Capitolo 10

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James' POV

Mi sveglio di buonumore. Finalmente ci sono le vacanze natalizie e abbiamo qualche giorno di riposo, prima di partire per le amichevoli.
Il buonumore però diminuisce quando realizzo di essere solo. Daniela è in Colombia e sono totalmente solo, e a pensarci mi sale la nostalgia. Penso che andare da Cristiano oggi sarà d'aiuto.
Nelle ultime settimane non abbiamo più litigato, anzi abbiamo costruito un'amicizia piuttosto forte, tanto da cancellare quasi totalmente l'imbarazzo tra i due.
Dopo essermi messo una tuta esco tranquillamente di casa e mi dirigo verso la casa di Cristiano, optando per una passeggiata a piedi, dato che casa sua non è tanto lontana dalla mia.

Cristiano's POV

Al suono del campanello scatto verso la porta. Non so perché, ma è tutta la mattinata che aspetto questo momento, e stanotte in realtà ho anche sognato di essere in compagnia di James.
La causa di tutto questo dev'essere il fatto che in questo periodo mi sento solo, e lui è l'unico con cui sto legando molto in questi giorni.
Vado ad aprire la porta impaziente e mi ritrovo James davanti. Lo saluto con una pacca sulla spalla, un abbraccio sembrerebbe un po' esagerato.
-Come va?- mi chiede
-Boh, in questi giorni mi sento un po' solo, ma in generale tutto bene- gli rispondo sinceramente.
-Beh, a dir la verità anch'io- mi risponde.
A quanto pare Daniela è via. Dovrebbe dispiacermi per lui, ma sento quasi un'inaspettata gioia per il fatto che posso stare di più con lui, senza altre persone in mezzo.

~

-Gooooool!- urlo correndo con le braccia in aria.
-Non vale, mi ero distratto- protesta James.
-Scusami, sono troppo sexy e giustamente ti distraggo- faccio uno sguardo ammiccante cercando di non ridere. In risposta ricevo un "vaffanculo" da parte di James che scoppia a ridere.
Siamo nel campetto da calcio che ho nel grande giardino di casa mia. Spesso ci gioco a calcio con mio figlio e il mio amico Ricky.

Ad un certo punto metto la palla nell'angolo e cerco di fare gol da lì, con una rabona. Ci riesco e James rimane stupefatto.
-Come hai fatto?- ha lo sguardo meravigliato. Mi piace quando mi guarda in quel modo.
-Vieni a provare- lo invito ad avvicinarsi.
Ci prova una prima volta, senza successo.
Una volta che riposiziona la palla per riprovare una seconda volta lo fermo.
-Aspetta, prova a metterti più in qua- lo prendo per i fianchi e lo faccio spostare di lato. Ma solo dopo ciò mi accorgo di ciò che sto facendo.
Le mie mani, invece di togliersi subito esitano sui suoi fianchi e la mia testa si avvicina alla sua da dietro.
Gli parlo all'orecchio. Non ho idea di quello che sto facendo.
-Adesso prendi bene la mira e vedrai che ci riesci.

James' POV

La voce rauca di Cristiano nell'orecchio, invece di concentrarmi, mi distrae, grazie soprattutto anche alle sue mani. Non siamo in una posizione molto comune tra amici, ma non lo sposto.
Dopo quella che sembra un'eternità, lo sento muovere le mani per toglierle ma nel toglierle le sfrega facendole scendere, quasi fino alle cosce.
Cerco di concentrarmi per il tiro, e mi riesce molto difficile. Sento come se avessi le gambe rammollite.
Finalmente tiro.
La palla sfiora il secondo palo, andando al di là della porta. Non è entrata e mi sento terribilmente in imbarazzo. Borbotto qualcosa che dovrebbe essere un "uffa". Mi giro verso Cristiano, che mi sta guardando serio.
-Cosa ti dicevo? Ti distraggo - ritorna con lo squardo malizioso. Mi sento ancora più in imbarazzo, non posso ammettergli che quello che ha fatto prima mi ha mandato completamente in confusione, facendomi deconcentrare.
-Ho solo messo male il piede. Posso riprovare, stavolta ci riesco- dico distogliendo lo sguardo, ma con la coda dell'occhio vedo che Cristiano si sta trattenendo dal ridere- che c'è? - cerco di risultare più scherzoso e meno imbarazzato, quindi accompagno la domanda con una spinta a Cristiano, che di risposta  mi viene dietro e mi sale sulla schiena, facendomi piegare in avanti.
-Cosa stai facendo?- gli chiedo confuso ma sorridendo.
-Mi piace quando fai così- mi dice all'orecchio, ma non sussurrando.
-Così come?
Stavolta sussurrandomi all'orecchio mi risponde "quando vai in tilt per colpa mia"
Non rispondo, non so cosa rispondere. Dopo qualche secondo scende dalla mia schiena, facendomi respirare. Mi accorgo infatti di aver trattenuto il respiro, e non solo per lo sforzo.
-Vuoi mangiare qualcosa?- mi chiede cambiando discorso, per mia fortuna.
È arrivata l'ora di pranzo senza che neanche ce ne accorgessimo.
-Questa volta ho del cibo pronto, per fortuna- dice alludendo alla situazione di qualche mese fa, quando abbiamo fatto casino in cucina per cucinare qualcosa e scoppio a ridere al ricordo.

Ci mettiamo a mangiare sul divano e lui decide di mettere un film che non conosco.
Ma appena comincia capisco che è un horror. Non mi sono mai piaciuti i film di questo genere, ma non dico niente e cerco di seguirlo con interesse, almeno fino a quando non compare uno spettro all'improvviso. Ovviamente faccio uno scatto per lo spavento e Cris scoppia a ridere e mi prende in giro.
-Aww il colombiano ha paura- mi guarda sorridendo.
-Non ho paura, solamente non me l'aspettavo- gli rispondo.
Detto ciò, lo vedo avvicinarsi e inaspettatamente mi mette un braccio intorno alle spalle e di nuovo mi parla all'orecchio.
-Scommetto che tra le mie braccia non avrai paura
Non capisco dove voglia arrivare. Perché continua comportarsi così? E soprattutto, perché lo lascio fare?
Vorrei domandargli qualcosa ma non so da dove iniziare, e il suono del campanello mi salva.

Cristiano's POV

Aprendo la porta trovo l'ultima persona che avrei voluto trovarmi davanti ora, accompagnata da mio figlio.
- I-Irina...- non mi aspettavo una sua visita, ma mi accorgo di non essermi più fatto sentire da lei, dopo che avevo visto quelle foto, probabilmente vorrà una spiegazione.
-Ah ma allora sei vivo- mi guarda con espressione quasi sprezzante- sono passata a prendere tuo figlio a casa di tua madre, per farle un favore.
Mio figlio mi guarda e mi abbraccia sorridente, ma, staccandosi, si accorge della presenza di James.
-Papá ma lui è James Rodriguez? - mi chiede quasi stupefatto e pronunciando con un po' di fatica il cognome del mio amico.
-Ehm si, sono io- gli risponde timidamente James al posto mio e Junior corre da lui con ammirazione, probabilmente per riempirlo di domande, lasciandomi solo con Irina.

-Come mai non ti sei fatto vivo?- quasi mi aggredisce e mi fa innervosire, perché quello arrabbiato dovrei essere io.
-Beh scusa, in effetti avrei dovuto chiederti spiegazioni sul perché ti trovavi nuda su una spiaggia con un tipo, ma sai, avresti tirato fuore scuse senza senso e sinceramente non avrei voluto ascoltarle- ora sono anch'io col piede di guerra.
-Come se tu non mi avessi mai fatto le corna...-  mi dice in risposta. Purtroppo non posso negare ciò che sappiamo entrambi essere vero, così mi limito ad alzare gli occhi e incrociare le braccia.
Decido anzi di virare il discorso, prendendo una decisione inaspettata, che mi salta in mente nel momento in cui la dico.
-Non ho molta intenzione di continuare una relazione del genere, sappiamo bene entrambi che non è come ci si dovrebbe aspettare una vera relazione, e come se non bastasse tu e la mia famiglia... - prima che finisca la frase Irina intuisce che stavo alludendo al fatto che nella famiglia la odiano un po' tutti e mi interrompe
-Non me ne frega niente della tua famiglia, ma sai cosa? Va bene, interrompiamo questa relazione, ma i media non ne devono sapere niente, ok? Non voglio lasciarti così, prendiamoci una pausa, ti prego.

Il suo addolcito "ti prego" finale stona con il resto di ciò che mi ha detto. Mi ha praticamente reso palese che lei sta con me solo per convenienza, per questo non vuole che i media vengano a sapere di una rottura. E per questo dovrò ancora sopportarla. Ma una pausa è meglio che niente, e poi sappiamo entrambi che prima o poi ci lasceremo, non è neanche molto appropriato chiamarla "pausa". Mi sta praticamente rendendo "libero" a patto che io dica di stare ancora con lei.
Decido di accettare.
Ma prima di andarsene mi fa notare una cosa -Non ti ricordavo così freddo, Cristiano, una volta avrei quasi giurato che mi amassi- mi lascia senza parole, in effetti potrebbe essere vero, all'inizio potrei averla amata, ma ora, per quanto possa sembrare crudele, non provo più niente per lei.
-Beh comunque a presto- mi dice uscendo e, come se si accorgesse solo ora della presenza di James, aggiunge -e divertiti col tuo amichetto.
Il modo in cui dice "amichetto" mi lascia confuso, sembra quasi una presa in giro ma non ne capisco il senso.

Una volta chiusa la porta mi dirigo verso James, che sta parlando con Junior. Sono talmente concentrati che non si accorgono che mi sono avvicinato. Scommetto che James sarebbe un bravissimo padre.
Sento la loro "discussione":
-Tu sei bravissimo a calcio- afferma mio figlio al colombiano, che sorride
-Grazie piccolo, scommetto che anche tu diventerai un campione- gli risponde
-Sei amico di mio papà?
-Si certo, sono suo amico
-Più di Irina? - gli chiede ingenuamente. Non sembra che Irina sia riuscita a rendersi simpatica a Junior
James ovviamente non sa cosa rispondere e gli risponde "non lo so" ridendo.
-Tu sei più bravo di Irina- afferma mio figlio inaspettatamente.

-Wow- intervengo io -sei riuscito a farti piacere da lui più tu in qualche minuto che Irina in anni, complimenti.
James si accorge solo ora di me e si gira verso di me sorridendo imbarazzato
-Beh grazie- dice grattandosi dietro la nuca.

#spazioautrice

Ciao! Scusate se non sono molto veloce ad aggiornare, ma sono sempre strapiena di cose da fare :c
Spero che il capitolo vi piaccia ^^
A presto

Madness ||CrismesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora