Capitolo 7

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James' POV
Sono seduto su una delle tante poltrone del salotto di Cristiano a mangiare quello che siamo riusciti a cucinare insieme.
Cristiano è quasi sdraiato sul divano.
C'è silenzio. Cristiano ha di nuovo l'aria assente che aveva oggi durante gli allenamenti. Non so come rompere il silenzio.
Dopo poco è lui a romperlo.
-Irina è stata paparazzata nuda su una spiaggia con un tipo- lo dice guardando nel vuoto, ma come se stesse dicendo una cosa normalissima, e all'inizio ho l'impressione di non aver capito bene.
-Cosa? E lo dici così? -lo guardo stupito. Insomma, si tratta della sua ragazza.
- Mhh, già... -mugugna sempre con lo sguardo nel vuoto.
Ora capisco -Era per quello che l'altro giorno eri nervoso?-
Non mi risponde.

~
Sono passati circa 5 minuti e Cristiano non mi ha più parlato.
Nel frattempo ho finito di mangiare.
Mi sto per alzare per riportare il mio piatto in cucina quando la sua voce rompe il silenzio e comincia a parlare.

-A dire il vero, non so come mi sento riguardo a tutto ciò. Dovrei essere arrabbiato, sentirmi offeso... ma in realtà mi sento solo stupido. Cioè, insomma, non le è mai fregato niente di me, tranne che i miei soldi e la mia fama. Sono stato solamente quello che l'ha fatta diventare ancora più importante, non mi ha mai amato veramente. E io in alcuni momenti forse l'ho anche amata, e sono stato terribilmente ingenuo.
L'altro giorno avevo bisogno di qualcuno che mi distraesse da tutti questi pensieri riguardo me e lei, e ho colto l'occasione venendo a correre con te. Ma in realtà non sono mai stato abituato a trovare conforto nelle altre persone, a parlare ad altri di me stesso... per questo la tua insistenza mi ha colto alla sprovvista. - mi guarda- Per carità, ti sono veramente grato di essere così un bravo amico, e di essere così premuroso con me, solamente non ho un bel carattere, come vedi, e faccio fatica a relazionarmi con le persone come queste persone vorrebbero. Non sono per niente bravo, e se mi trovo in difficoltà tendo ad arrabbiarmi e a perdere la pazienza.-

Lo guardo, mi fa quasi tenerezza.
Continua -Scusami per averti aggredito e... grazie.-
-Grazie?- lo guardo stranito.
-Per essere così paziente e gentile con me- mi risponde- e per avermi fatto compagnia oggi -aggiunge sorridendo, probabilmente ricordando il casino che abbiamo fatto in cucina.
Mi alzo e mi siedo di fianco a lui.
-Non credo che tu abbia un brutto carattere. Sei solo poco abituato a persone che ti vogliono bene, ovviamente a parte i famigliari.
-Quindi mi vuoi bene?- mi guarda, con un accenno di sorriso.
-

Certo che ti voglio bene - gli sorrido e lo abbraccio. Lui ricambia l'abbraccio e mi stringe forte.
Non penso di aver mai provato una sensazione del genere. È particolare, mi sento così bene tra le sue braccia.

Cristiano's POV
Credo sia una delle prime volte che ricevo un abbraccio così tanto sincero, sento di potermi finalmente fidare di qualcuno.
La cosa è strana, ma starei abbracciato a lui tutto il giorno.
Ma forse è meglio che mi stacchi.
Oppure potrei rovinare questo momento tenero e depresso facendogli il solletico.
Scelgo la seconda opzione e in praticamente un nanosecondo me lo ritrovo a divincolarsi tra le mie mani ridendo e implorando di fermarmi. Scoppio a ridere anch'io.
Mi sento così tanto a mio agio con lui, è una cosa strana per me.

Alla fine decido di essere clemente e fermo la tortura. Ma mi accorgo solo ora della situazione in cui siamo finiti: lui, mentre gli facevo il solletico, è finito praticamente sdraiato sul divano e io gli sono quasi sopra a gattoni, con le mani sulla sua pancia.
Vedo che James è un po' in imbarazzo, perciò mi sposto quasi subito.
Non è il primo momento imbarazzante oggi, c'è stato anche quel momento in cucina. Devo avere un qualche potere che mi fa creare situazioni imbarazzanti, non lo faccio apposta. In realtà succede solo con James, non so perché.
Appena mi sposto da lui, sentiamo squillare una suoneria. È il telefono di James, che si alza subito e va a recuperare il suo cellulare per rispondere.
Dall'altra parte sento una voce femminile e presumo che sia la sua ragazza.
-Sì, come ti ho detto sono qui a casa di Cristiano, torno alle...?- mi guarda, in attesa che gli dia io un orario, ma faccio spalluce. Fosse per me, lo farei stare qui tutto il giorno, un po' di compagnia mi fa solo piacere.
-...oh cazzo, me n'ero completamente dimenticato- si mette una mano sulla fronte e lo guardo con un espressione confusa.
-Ehm... si, scusa, no no, certo che voglio, amore- sembra dispiaciuto, deve tenerci molto alla sua ragazza, anche se ancora non so qual è il problema.
-Cosa? Ma... sei sicura? - nel frattempo si gira verso di me, che ovviamente ho un'espressione ancora più confusa di prima.
-Okay... allora glielo chiedo, ciao - ho come l'impressione che c'entri io.
Appena chiude la chiamata mi guarda
-Ehm, io e Daniela stasera avevamo deciso di andare in un locale, tanto domani non ci sono gli allenamenti... vuoi venire con noi?- okay, non me l'aspettavo.
-Sarei il terzo incomodo- gli rispondo. Non sono molto convinto di voler andare con loro. Però da una parte mi fa piacere stare in compagnia di James.
-No, non ti preoccupare- mi sorride- dai, almeno ti distrai un po' - credo che si riferisca alla faccenda di Irina, intendendo che almeno, distraendomi, me la toglierei dalla testa, ma sinceramente non sto più pensando a lei, e comincia a fregarmene sempre di meno. Non lo ammetterò mai, ma stare con James mi ha aiutato e ora mi sento meglio.

~
James' POV

Abbiamo deciso che sto qui da Cristiano finché non sarà ora di uscire, e a quel punto passeremo a casa mia a prendere Daniela.
Ma mi accorgo solo ora di un problema: non ho vestiti per stasera.
-Cris... ehm, forse è meglio che vada a casa mia prima...
-Perché?- mi guarda quasi dispiaciuto.
-Dovrei cambiarmi, e non ho vestiti per stasera
-Non per vantarmi, ma sono pieno di vestiti di ogni tipo, troverai qualcosa per te - ora invece la sua bocca si è aperta in un sorriso.
Senza neanche aspettare una mia risposta, si dirige verso quella che presumo essere la sua cabina armadio.
Lo seguo.

Rimango letteralmente a bocca aperta dalla quantità di vestiti che ha. Ha di tutto, sportivo, elegante, casual... di tutto.
-Questi sono gli abiti più adatti per le serate nei locali- mi indica una parte dell'armadio- prendi pure quello che preferisci.
-Cris, non so se ti sei accorto, ma non credo che i tuoi abiti possano andarmi bene- gli faccio notare.
Passa un paio di secondi a squadrarmi dalla testa ai piedi, per poi trarre le conclusioni -Nah, sei solo un pochino più basso di me, ma ci sarà sicuramente qualcosa che va bene anche anche a te.
-Beh, in realtà ho anche un fisico un po' diverso dal tuo, cioè, tu hai... più muscoli - mi sento un po' a disagio a parlare del suo corpo, cioè, parlare del fisico di altri uomini non è una cosa che normalmente faccio.
Si mette a ridere -da quando stai a guardarmi il fisico?-
Ecco, lo sapevo, si è creata una situazione un po' equivoca, e probabilmente arrossisco, come faccio spesso quando mi sento a disagio.
-Sto scherzando James, lo so che non sei gay- mi da una sorta di pacca sulla spalla sorridendo -e comunque vedrai che qualcosa lo trovi. Intanti che cerchi vado a farmi una doccia, poi puoi farla tu.
-Okay- rispondo e se ne va verso il bagno.

Cristiano ha veramente tanti vestiti.
Dopo aver curiosato in praticamente tutto l'armadio, decido di prendere una camicia e un gilet, e come pantaloni terrò i jeans che ho già addosso, mi sembra già troppo prendergli in prestito queste due cose. Non mi vesto mai troppo elegante, se non quando devo andare a delle cerimonie. Per andare nei locali mi piace mettermi piuttosto semplice.

Dopo qualche minuto, in cui sono stato al cellulare a guardare alcuni social network, vedo Cristiano uscire dal bagno con un asciugamano in vita, mentre si asciuga i capelli con un altro asciugamano.
Rivedo confermato ciò che dicevo prima riguardo al suo fisico. Mi accorgo che spesso lo guardo, non per altro, ma probabilmente perché lo invidio. Lo ammetto, ha un bel fisico.
-Ora capisco perché conosci così bene il mio fisico, mi guardi di nascosto -mi dice togliendo l'asciugamano dalla testa, con una voce scherzosa, ma colgo un leggero tono malizioso.
-Ma dai... - gli rispondo togliendo lo sguardo.
Si avvicina a me guardandomi.
-Non so se te ne rendi conto, ma anche tu non scherzi mica.
Alzo lo sguardo per ritrovarmelo davanti agli occhi, leggermente piegato per avere lo sguardo alla mia stessa altezza, dato che mi trovo seduto su una poltrona.
Ha la pelle ancora bagnata e si vedono delle gocce scendere sul suo petto. Ovviamente, da sbadato, lo sto fissando di nuovo, e me ne accorgo solo quando vedo Cristiano sorridermi.
Si rimette dritto e mi guarda sorridendo quasi con aria di superiorità, con un sorriso che secondo me non ha ancora perso quell'aspetto misterioso e quasi malizioso.
-Ti conviene andare a fare la doccia, se non vuoi uscire troppo tardi.

#spazioautrice
Scusate veramente se non aggiorno da un casino...
Niente, spero vi piaccia, e sorratemi per eventuali errori :3
A presto
||Diax

Ah, scusatemi se l'immagine fa schifino, ma non ne ho trovate di migliori a tema :c

Madness ||CrismesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora