Madness ||Crismes

Capitolo 17

~2 mesi dopo~

James' POV

-James, sei ancora tra noi?- vedo sventolarmi una mano davanti agli occhi, e riconosco la voce di Fabio. Mi giro con aria confusa verso il portoghese e incontro pure lo sguardo di Cris affianco a lui, che mi guarda in silenzio.
-Che c'è, siamo arrivati?- chiedo, raddrizzandomi. Non stavo dormendo, ma avevo la mente da tutt'altra parte.
-No, ma ci sembravi totalmente perso, tutto ok?- mi chiede Fabio con gentilezza.
-Si... tranquillo- gli rispondo cercando di sorridergli. Non sono per niente convincente, si capisce dalla sua faccia, ma annuisce andandosene, capendo che ho poca voglia di compagnia. Mi rigiro verso il finestrino dell'aereo a guardare la distesa di nuvole. Con la coda dell'occhio mi accorgo però che Cris resta immobile in piedi a fissarmi.
Dopo poco si siede accanto a me, dove fino a poco fa c'era Isco.
-Che hai?- si appoggia col braccio al sedile davanti e si sporge verso di me.
Non voglio sembrare freddo col mio migliore amico, solamente non mi sento dell'umore adatto, non c'entrano niente i miei compagni e non mi piace farmi vedere cosi, ma mi sento a pezzi.
-Perché non rispondi?- ha un tono tranquillo.
-Sto bene, Cris- cerco di sembrare convincente, accennando un sorriso.
-Ti sembro uno che crede a una cagata del genere?
-No, ma fai finta di crederci- non ho neanche voglia di parlarne, per cui lo congedo così.
-Va bene, quindi dovrei stare qui, a fare nulla mentre tu ti deprimi fissando il nulla come un vecchietto che pensa alla morte?

Conoscendolo, non smetterà finché non ottiene quello che vuole.
Chi l'avrebbe mai detto? Cristiano Ronaldo, il calciatore più arrogante sulla faccia della terra, il più presuntuoso, vanitoso ed egocentrico, che insiste per cercare di aiutare il proprio migliore amico. Quando sento che viene etichettato in tutti quei modi mi viene il nervoso e non ci vedo più. Lui non è affatto cosi, è il ragazzo migliore che abbia mai conosciuto, e chi ne parla così non lo conosce per niente.

Mi accorgo di non avergli risposto quando lo sento avvicinarsi al mio orecchio
-Facciamo che finché non mi dici qualcosa resto cosi, appiccicato a te- sento il respiro di ogni singola parola sul mio collo, facendomi distrarre dai miei pensieri.
-Dai, parla, cosa ti toglie la voglia di vivere?- mi supplica e decido di accontentarlo
-Ho litigato con Daniela- dico, abbastanza a bassa voce, ma essendo appiccicato a me sente bene, e lo sento allontanarsi.
-Mh solo questo?
-Si Cris, la mia relazione con lei non è come quella che tu avevi con Irina. Io amo Daniela, e non voglio perderla.
-L'amore è un sentimento molto grande- lo sento dire.
-Che intendi dire?
-Niente, pensieri a caso... io credevo di amare Irina all'inizio, ma ripensandoci ora non ne sono più sicuro. Non credo neanche di sapere bene cosa sia l'amore.
Prima che possa rispondere veniamo avvisati dell'atterraggio, e Cris torna al suo posto, lasciando quello di fianco a me a Isco.

~

-James, mi hai sentito?- mi richiama il mister
-Ehm no, scusa...- abbasso la testa
-Si può sapere che hai oggi?- mi mette una mano sulla spalla - non riesci a concentrarti o sbaglio?
-No, è cosi
-Vedi di esserci con la testa almeno domani sera, è una partita importante.
-Lo so, mister

Mi lascia e si avvicina a parlare con Cristiano, mentre rimango a rimuginare su quanto abbia fatto schifo in questo allenamento. Non posso permettere ancora ai miei sentimenti di distrarmi dal mio lavoro.

~

Cristiano's POV

Entriamo negli spogliatoi. James guarda per terra con una faccia per niente allegra e ci supera tutti andando velocemente verso il suo posto, per poi lanciare la maglietta sulla panca in un gesto di stizza.
Pepe mi guarda interrogativo, e così fanno altri. Ormai sanno che sono la persona con cui è più in confidenza, e si aspettano che dia loro delle spiegazioni, ma non parlo e mi limito ad alzare le spalle.
Si cambia in fretta ed è il primo a lasciare lo spogliatoio dello stadio per dirigersi verso il pullman che ci riporterà all'hotel, e resta per tutto il tempo in silenzio.