Capitolo 13

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Cristiano's POV

C'è qualcosa in James che mi fa uno strano effetto, che lo rende diverso dagli altri miei amici. Non riesco a capire cosa sia, ma questo qualcosa mi colpisce ogni volta che sono solo con lui, ogni volta che lo osservo,ogni volta che penso a lui, senza altre preoccupazioni. Ed è questo che ogni volta che lo guardo, come ora, mi tiene lo sguardo incollato su di lui. Dovrei fare qualcosa invece di stare a fissarlo, ma ancora non riesco a capire cosa la mia mente - o forse il mio cuore-  voglia fare.
Nel dubbio lascio andare il mio corpo spontaneamente e allungo una mano verso la sua fronte. È un po' che non si taglia i capelli e ha un minuscolo ciuffo piegato all'ingiù. Gli passo le mani tra il ciuffo, tirandoglielo su, e intanto gli sorrido. All'inizio sembra confuso ma poi mi sorride pure lui, con quel sorriso calmo, lo stesso con cui durante una partita difficile è capace di tranquillizzarmi e darmi la forza per non mollare.
Tirando via la mano gli sfioro le guance con le dita.
Restiamo a guardarci ancora per qualche minuto, starei cosi tutta la notte.
Però purtroppo non si può.
-Forse ci conviene tornare prima che vengano a cercarci- affermo, a malincuore.
-Hai ragione- mi risponde James alzandosi e porgendomi la mano per aiutarmi ad alzarmi.
Appena messa la mia mano nella sua abbiamo entrambi un attimo di esitazione. Da quando il contatto con qualcuno mi fa questo strano effetto?
Scaccio via la domanda dalla mia testa e mi alzo ringraziandolo, ma senza guardarlo negli occhi, perché ormai so che se lo faccio non riesco a staccare lo sguardo per diverso tempo. Ogni volta che guardo i suoi occhi mi ci perdo dentro.

-Alla buon'ora- dice Marcelo appena ci vede tornare. Non lo giurerei ma vedo nei suoi occhi una sorta di luccichio divertito, o malizioso, accompagnato da un sorriso quasi impercettibile. Credo di essere l'unico a notarlo, ma d'altronde lo conosco troppo bene per lasciarmi sfuggire queste cose.
Sono molto attento ai piccoli particolari e alle caratteristiche anche più nascoste dei miei amici. Tanti non ci riescono, ma io riesco a "leggere" tutti i miei amici come se fossero dei libri aperti, conosco tutti i loro sguardi, i loro atteggiamenti. O almeno, quasi tutti i miei amici. Con James è diverso, James è l'unica persona che mi manda in "confusione" sotto questo aspetto. A volte riesco quasi a leggere nel pensiero agli altri miei amici, solamente guardando le loro espressioni, invece con James non ci riesco, e la cosa mi manda in confusione. Sento come il bisogno di dover scavare ancora più a fondo. Credo che mi assomigli in questo. Neanche io sono uno che mostra il proprio "interno" del tutto, credo che spesso pure i miei amici facciano fatica a leggermi.
E il fatto che in questo aspetto mi assomigli mi attira.

~

James' POV

-Raga, ora che il film è finito che si fa?- chiede Raphael.
-So che è una cosa stupida e da bambini ma se giocassimo a obbligo o  verità?- propone Marcelo.
-Ti prego no- Iker sembra quasi disgustato
-Brutti ricordi eh?- il brasiliano lo guarda come per prenderlo in giro.
-Non ti ho ancora perdonato per dell'obbligo, sappilo- Iker lo guarda minaccioso.
-Che obbligo?- chiedo.
Iker guarda sempre minaccioso il brasiliano - Non dire niente o ti castro. Mi dispiace James, ne sono già a conoscenza in troppi, e ci tengo alla mia reputazione.
-Va bene non dirò niente, però giochiamo?- incalza Marcelo
Alla fine accettano tutti e ci sediamo in una specie di cerchio sui materassi. Alcuni nel frattempo bevono alcolici.
-Iniziano i nuovi- dice Marcelo, e già ho paura- Comincia Toni- guarda il tedesco.
Toni sceglie obbligo e Marcelo e Raphael gli chiedono di mostrare le sue chat con Gareth.
-Cosa volete insinuare?- chiede Toni indispettito e mostra le chat. Marcelo e Raphael sembrano non trovare niente di interessante, anche se non ho ben capito cosa si aspettassero.
-Uffa, che noia- dice Marcelo ridando il cellulare a Toni -Ora tocca a James-
Scelgo anche io obbligo, anche se me ne pento subito dopo.
-Sbaglio o non hai ancora bevuto niente?- mi chiede Karim
-Si, è vero- rispondo
-Bene bene- mi passa la bottiglia che ha tra le mani, che scopro essere vodka- bevi, mi sembri un po' troppo rigido, colombiano. Ti obbligo a bere ogni volta che ti passo la bottiglia.-
Sinceramente preferirei non bere, non ho mai retto molto l'alcol e di solito evito, ma mi stanno fissando tutti e mi conviene portare alla bocca la bottiglia.
-Ma che cazzo di obbligo è?- Vedo Cris protestare.
-Eddai Cris, rilassati, è per divertirsi un po'- gli risponde Karim.

Madness ||CrismesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora