6-Nottebrava

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Io e Maggie dividiamo il piccolo bagno, siamo in preparazione per la nostra Nottebrava, come la chiamiamo noi. Adoro stare in questa casa, l'unica casa dove io mi senta tranquilla mentre fuori è buio. Le pareti sono colorate di un grigio chiaro, i mobili sono color legno scuro e la caratteristica che la rende tanto accogliente sono i colori caldi che adora Maggie. Tutto in casa sua è rosso e arancione, tende cuscini e coperte. Io non arrederei mai così casa mia ma, forse è per questo che sto meglio qui. Il mio appartamento è proprio stile minimal, c'è davvero il minimo indispensabile, ed è tutto bianco e nero, come la mia vita. Io e Maggie chiacchieramo guardandoci nel riflesso dello specchio, troppo concentrate a farci belle per poterci voltare l'un l'altra. Ha uno specchio abbastanza grande in proporzione all'ambiente, è uno di quegli specchi con le lampadine a lato che si trovano nei camerini dell showgirl, delle ballerine di successo, e delle squillo nei night. Mi scappa una risata, <Perchè ridi?> <Pensavo a questo specchio> <Che ha il mio specchio che ti fa tanto ridere?> <E' come lo specchio delle squillo dei night, e noi in questo momento sembriamo due squillo> continuo a ridere. Mi guarda con finta perplessità, <Io, Maggie Lyla Smith non sono una squillo!> ribatte con tono deciso, rido di gusto mentre lei ha ancora la piastra in mano e la punta come fosse un indice gigante. < Cara Maggie Lyla Smith lei si è accorta che le sue cosce sono completamente scoperte? E che le paillettes del suo casto vestito sono vistose come le luci di segnalazione ostacoli che ci sono sui grattacieli?> ora sono io che uso il mascara al posto dell'indice come indicatore, con fare da saputella. <Mmmmm.. ma che stronza!> esclama e scoppia a ridere. Quanto mi piace stare con lei, sembra la parte felice di me, non ha avuto tanto dalla vita, cioè giusto appena il necessario per star bene, eppure la sua felicità.. Be supera di gran lunga la mia. Ritorno al trucco, passo delicatamente il pennellino del mascara sulle mia ciglia folte e lunghe, benché non ne abbia davvero bisogno,ma, il risultato finale non ha prezzo. Maggie si sta ancora stirando i capelli biondi con la piastra mentre io passo alla fase 2. Labbra sempre perfette,il rossetto sarà rosso, ovviamente. <Pronte per un'altra folle serata?> lei mi fa l'occhiolino < Pronte!!> Usciamo di casa tutte tirate e fiere, c'è una festa un po' fuori città, a casa di Asher. Asher è un compagno di corso di Maggie, un tipo a posto, e lei vorrebbe poter entrare nella sua biancheria intima da un pezzo. Arriviamo all'imbocco del vialetto che ci conduce alla lussuosa casa Connor. Il giardino davanti all'ingresso è pieno di ragazzi, si sente rimbombare la musica alta dall'interno. <Ha trasformato casa sua in una discoteca> dico a Maggie, lei sorride emozionata <si si si, ci divertiremo un sacco!> Varchiamo la porta d'ingresso, ci saranno almeno 100 persone solo di sotto, chissà quante ce ne saranno nascoste nelle stanze. <Prima tappa cucina!> ordino senza esitare, al tavolo troviamo anche un addetto al dissetamento umano.. < Due Rum e Coca!> dico senza aspettare nemmeno la domanda. Il ragazzo ci serve e noi cominciamo a fare il giro della casa in cerca di Asher e gli altri. I divani sono pieni di ragazzi e ragazze sdraiati a scambiarsi effusioni un po' troppo spinte in pubblico, ma troppo bigotti per rinchiudersi nella loro intimità e combinare qualcosa di concreto. <Bevi.. bevi.. bevi.. bevi.. ooooooooollleeeeeee> dei ragazzi urlano in coro incitando una ragazza rimasta solo in reggiseno e mutandine, credo che se non riuscirà a calare giu tutto il boccale di birra in un sorso, le rimarrà solo la parte di sopra o quella di sotto. Finalmente vediamo Asher, e con la coda dell'occhio mi sembra di aver visto la ragazza gettare la spugna, forse quando ripasseremo sarà rimasta nuda. <Hey, bellezze!> ci fa cenno Asher che è insieme a Simon e Nathan. Maggie è super eccitata al pensiero del suo minivestito, del tanto alcol, e delle tante stanze da letto. <Ciao ragazzi..Ciao Asher! Quando deciderò di organizzare una festa di compleanno mi rivolgerò sicuro a te!> gli dico facendo notare l'apprezzamento. <Ci conto!> risponde lui facendomi anche l'occhiolino. Mi avvicino all'orecchio di Maggie <Ovviamente sarà il tuo di compleanno, il mio viene dopo> le dico giusto per chiarire che non ho interesse in lui, lei mi abbozza un sorriso <non avrò mai dubbi su di te, nemmeno quando saremo ubriache marce> <allora torniamo a prenderci da bere> la prendo sotto braccio e ritorniamo verso il dissetatore. Mentre torniamo con altri due Coca e Rum, noto che la ragazza di prima non ha piu il reggiseno, ma forse le mutandine le difenderà con più tenacia. Torniamo al tavolo dai nostri amici e Maggie va a sedersi vicino ad Asher offrendogli il suo drink. Lui la ringrazia sfiorandole anche una coscia, e io da lontano le faccio segno di spingersi a fare qualcosa pur di non rimanere impalata come una bella statuina. Con mia sorpresa vedo che lei le sussurra qualcosa all'orecchio e lui le riaccarezza la coscia. In quel momento mimo ad Asher di tenerle compagnia per andare a fare un giro. Mi fiondo a prendere un altro bicchiere e il cameriere mi fa l'occhiolino mentre mi porge il bicchiere e volutamente mi tocca la mano. Mi sporgo in avanti per chiarire due cose <So perfettamente che non sia stato un caso.> cerco di guardarlo dritto negli occhi e fargli capire che non mi intimorisce affatto < stai cercando di rimorchiarmi o proprio non riuscivi a tenere a bada la tua mano?> lui esita un attimo a ribattere per cercare forse la risposta migliore. < Stavo cercando di rimorchiarti..> replica con il sorriso di uno che ha risposto in modo corretto alla domanda del prof. <Risposta sbagliata!> gli faccio l'occhiolino e me ne vado. Salgo al piano di sopra a vedere cosa e chi si nasconde in quelle stanze. Sono in cima alle scale, bene bene, da che parte vado? partiamo dalla sinistra, mi attira perchè vedo dall'ultima camera in fondo uscire uno spiraglio di luce. Speravo di trovare qualcosa di interessante, invece c'è solo una ragazza sbronza riversa nel letto e il suo ragazzo che le fa la guardia, chiedo scusa riaccosto la porta e busso alla camera affianco, non risponde nessuno, busso ancora ma nulla nessuna risposta, apro. Vuota! Continuo e busso alla porta dopo <Occupato!> rispondono e io sogghigno busso ancora <Un attimo> replica la voce di un ragazzo, dopo qualche istante apre la porto un ragazzo nudo che tiene una maglia accartocciata proprio li sopra il suo gioiello. <Emm scusa, sto cercando mia sorella> <Non so se dentro ci sia tua sorella, ma se quella è tua sorella sappi che fa dei pompini da paura> <Mia sorella ha i capelli blu> <Quella puttanella lì dentro è rossa, mi spiace> <Oh, a me no, però potresti giocare un po' con me e lasciar perdere la tua "puttanella" > <aspetta un minuto> la povera ragazza si lamenta del comportamento, ma credo che mi ringrazierebbe se sapesse che quel bel tipo è un vero pezzo di merda. La ragazza rossa esce con ancora la maglia un po' sbottonata, mi guarda inferocita <Stronza> abbaia, ma poi si avvia verso le scale. Io entro. <Sei proprio bella> comincia il signor educazione < Da cosa vuoi cominciare tesoro?> e intanto si avvicina <Dal prenderti a calci credo, e sta pur certo che dopo non mi tratterrò a leccarti le ferite> lui sposta indietro la testa rimanendo un attimo disorientato <Hey, ma che ti prende?> <Forse testa di pomodoro non era mia sorella, ma potrebbe essere sorella di qualcun'altro, e tu le hai dato della puttanella mentre lei ti stava dando piacere, penserai davvero che potrei fare qualcosa con te oltre che rovinarti la serata?> esco prima di incazzarmi di più e dargliele di santa ragione, uff speravo finalmente di trovare qualcuno di interessante e invece nulla. 31 giorni di astinenza, mi ripeto. Torno al tavolo da Asher e Maggie, ma, loro non ci sono, sono rimasti i suoi due amici e se ne sono aggiunti altri due, Mark che conosco già e un altro che mi dice <Ciao io sono Sam> <Piacere di conoscerti> e nel suo sguardo vedo una luce di speranza che mi fa credere di non poter festeggiare il 32esimo giorno di siccità. Gli faccio l'occhiolino e lui alzandosi in piedi mi chiede se bevo qualcosa con lui. <In realtà ho dimenticato il mio bicchiere di sopra, mi scusi?> lo guardo con gli occhi intriganti e lui... < Ti accompagno?> <Non aspettavo altro>. La porta si apre, la luce ancora accesa, la stanza è vuota, lui entra, si volta a guardarmi e io richiudo la porta a chiave dietro di me,e appoggio la borsetta sulla scrivania dopo aver preso un preservativo. Mi viene incontro mi sbatte sulla mia ormai amica porta, e infila la sua lingua nella mia bocca. Le sue mani si fanno spazio sotto il mio vestito corto, mi stringe l'interno della coscia quasi nell'inguine, io fremo, sono carica di voglia, la sua mano non si ferma, va su <Hai perso le mutandine?> io rido divertita <Zitto e soddisfami> toglie la mano da sotto il mio vestito e cerca di farmela leccare, ma io gliela prendo e la metto davanti alla sua bocca, lui cerca di recuperare più saliva possibile e la passa sul palmo della sua mano che dopo un secondo è già in mezzo alle mie gambe. L'altra mano mi abbassa il vestito e scopre il mio seno <Hai perso anche quello?> chiede riferendosi al reggiseno <Se sarai bravo avrai qualche risposta> rispondo, poi lo prendo per la nuca e comincio a baciarlo con forza. Gli porgo il preservativo, lui si inginocchia davanti a me e mi abbassa del tutto il vestito che io scalcio via con un piede. Mi allarga le gambe e comincia a baciare le mie labbra carnose, fino a far rigonfiare il clitoride sotto di loro. La sua lingua fa piccoli cerchi sul mio punto X, nel mentre affonda un dito e poi due dentro di me. Gli metto le mani sopra la testa e mi aggrappo ai suoi capelli, mentre le gambe cominciano a tremare glieli tiro un po' di piu. Lui continua a tormentare la mia voglia, il piacere si fa strada fino su nell'addome e quando sono vicina al culmine lui si stacca e si infila il preservativo, io gli avvolgo le gambe sui fianchi e mi riempie così, sospesa, con la schiena appoggiata alla porta, spinge, spinge sempre più forte fino a farmi venire e viene con me. Mentre scendo dalla sua presa, mi assicuro che non cerchi di chiedermi di rivederci o robe varie <Non sentirti in dovere di dirmi niente> <Solo che è stato bello> ribatte e mi sorride.. <Com'è che ti chiami già?> <...Sam...>


"QUESTA STORIA E' FRUTTO DELLA MIA IMMAGINAZIONE, VI PREGO DI LASCIARE UN PARERE NEI COMMENTI, UNA STELLA SE VI PIACE E PERCHE' NO ANCHE DEI CONSIGLI" ;-)  


I'LL NEVER LOVE  -Evan Peters-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora