La sveglia suona, mi stropiccio gli occhi per svegliarmi e penso subito che sia meglio correre a vestirmi altrimenti Claire mi pianterà il muso se farò tardi, ma prima di tutto devo accendere il ferro da stiro. Ritorno in camera e indosso un paio di boxer aderenti, e prendo la camicia nell'asciugatrice per stirarla, in quell'istante mi rendo conto che dovrò assolutamente cercare una lavanderia. Sono stufo di stirarle io, poi tra poco userò camicie tutti i giorni non sarà più fattibile.
La camicia bianca sembra fatta su misura per me, lascio aperti i primi tre bottoni per poter spruzzare il profumo sul petto senza sporcarla. Mi infilo i jeans scoloriti e un po' strappati sulle cosce, e vado alla ricerca della mia cintura nera. Passo di corsa dal bagno per spettinare un po' i capelli con la cera, una carezza di dopobarba sulle guance e il profumo. < Sono pronto!> esclamo a me davanti allo specchio. Riguardo l'ora sul polso, mancano dieci minuti all'arrivo di Claire, mi sistemo bene l'orologio e l'elastico prima di infilarmi le scarpe e prendere la giacca per poi chiudere la porta alle mie spalle.
Claire arriva davanti al portone nello stesso istante in cui io esco. < Continuo a chiedermi perché non usi le scale esterne, ti farebbe proprio più figo> io rido e salgo in macchina. Claire è fissata con le scale esterne ha sempre desiderato abitare in un palazzo che le avesse, ma non ha mai avuto quella fortuna. < Se avessi avuto le scale esterne vicine alla finestra della mia camera Sam sarebbe entrato e uscito da casa mia tutte le sere> < O forse non solo Sam> la stuzzico io, < Hhh ma come osi? Dovrai offrirmi parecchi drink per farmi dimenticare quest'insinuazione, sappilo! > mi punta il dito con gli occhi serrati anche se è divertita.
< Ok, quindi tu ti sbronzerai e io dovrò riportarti a casa sana e salva? > non mi sembra un ottima idea, cosa potrebbe pensare Sam?
< No ti ubriacherai anche tu e potremmo tornare a piedi o fare autostop> la mia bocca si spalanca, < Claire ti senti bene? > < Scherzi? Mai stata meglio, ho solo bisogno di be.re> scandisce piano l'ultima parola.
Sono pronto per una serata senza limiti? < Fanculo! Anch'io andiamo a divertirci!>
Il parcheggio della vecchia Università è pieno zeppo, ma Claire parcheggia l'auto dietro quella di una sua compagna di corso.
Mentre scendiamo dalla macchina Claire si accorge che non ho la cravatta, < E se non ti fanno entrare? Pensi di rovinarmi la serata? Ti lascio qui fuori eh.> so che sta scherzando ma credo ci sia una punta di verità nel suo tono. < Ho il papillon tranquilla, ora lo metto>.
Ci troviamo all'entrata di questa grande struttura che non viene più utilizzata. Per fortuna non c'è coda quindi scendiamo le scale per andare nella gigantesca palestra ormai spoglia di attrezzi. Ci sono tavoli colmi di bottiglie di vetro, liquori di ogni colore e per la cronaca nessuno a controllare l'entrata, nè per l'alcool nè tanto meno per la camicia.
La musica è davvero alta, non sono abituato a feste così 'movimentate', ma ci ritroviamo a farci riempire il primo bicchiere dal ragazzo al banco attaccato all'entrata dove un cartello a penzoloni mostra la scritta 'Drink Me'. < Per me un Sex on the beach> ordina Claire, mi si ferma il cuore, vorrei dire' per me un On the beach senza Sex ' però evito di farmi prendere per il culo tutta la sera. < Anche per me lo stesso> in realtà non so nemmeno che gusto abbia.
Claire mi incita a fare un brindisi urlando < Oooooleeeee> per dare inizio alla nostra pazza serata.
Do un lungo sorso, e l'alcol mi graffia la gola, questo cocktail non mi piace sicuro non ne prenderò un altro uguale.
Giriamo in mezzo a tutta la gente Claire saluta di qua e di là, chissà, magari quando riuscirò a iscrivermi anch'io avrò dei nuovi amici, e poi qui sono molto più cordiali.
Prima di uscire dal retro della palestra dove un grande giardino ospita altrettante persone Claire si ferma a un altro banco per prendere altri due drink. < Non lo stesso di prima> la supplico io < Due Rum & Cola per piacere > < Claire mi deludi, pensavo più a un Sex in the Sky >, l'alcol mi gioca brutti scherzi, non sono mai stato il tipo da battute piccanti. Claire mi scoppia a ridere in faccia, < Non credo che esista ma ora che usciamo inventeremo gli ingredienti e quello sarà il nostro cocktail per tutta la serata> < E se farà schifo? > chiedo seriamente preoccupato < Allora sarà il nostro schifoso cocktail per tutta la serata> e ride ancora senza riuscire a calmarsi.