Capitolo 2

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Mi trovo in aula studio con un amico, sono passati almeno 3 giorni da quando ho incontrato il ragazzo dagli occhi blu. Ma di lui più nessuna traccia.

"Allora tu Cami, in quanto a ragazzi come stai messa?" esordisce Luca

"Da quando mi sono lasciata con Marco, non ho più posto l'attenzione sui ragazzi. E' stato un duro colpo anche se sapevo che doveva andare così. E' passato un po' di tempo, ma ora come ora voglio solo ingranare con tutti gli impegni dell'università" rispondo

"Vorresti dirmi che ora lo studio è al primo posto e non vuoi sentire nessuno? Ma a chi la vuoi vendere!" Scherza Luca, scoppiando in una fragorosa risata.

"Giuro che è così. Te lo dimostrerò" dico, facendogli l'occhiolino.

Vado un attimo in bagno e, al mio ritorno, trovo Luca seduto con un sorrisone stampato in viso.

"Ho paura quando fai quell'espressione Luca! Cosa c'è?" domando

Senza dire una parola mi indica con lo sguardo il tavolo.

C'è una sigaretta.

"Mi stai chiedendo di andare fuori a fumare?" chiedo, un po' confusa

"Ma no, cosa hai capito! Non è mia" continua a sorridere

All'improvviso intuisco.

"Biondo, con degli occhi blu da capogiro?" chiedo a Luca

"Risposta esatta. L'ha lasciata qui mentre eri in bagno. Poi è uscito" mi spiega, poi continua "Purtroppo mi sembra davvero etero, se no gli chiederei di uscire senza pensarci due volte!"

Rido, quel ragazzo sa sempre farmi divertire.

"Dici che dovrei raggiungerlo fuori a fumare?" chiedo "Magari me la voleva solo restituire, dato che glie ne ho offerto una un paio di giorni fa"

"Fila, Vai fuori!" mi urla Luca, mentre comincio ad avviarmi verso l'uscita "Ah comunque hai proprio cominciato col piede giusto riguardo a 'mi concentro sull'università e niente ragazzi', brava!"

Arrivata in cortile, lo intravedo tra un gruppo di ragazzi. Sembra assorto nella conversazione. Non mi presta attenzione, così dopo un po' decido di andarmene.
Chi volevo prendere in giro? Quella sigaretta non voleva che la fumassi insieme a lui.
Me l'ha semplicemente restituita.
Che stupida.

Mi avvio alla fermata dell'autobus.

"E' davvero arrivato il momento di pensare all'università" scrivo a Luca su Whatsapp.


La sigaretta decido di non fumarla; a causa di quella sigaretta mi ero creata delle aspettative, per questo non voglio fumarla in questo momento, non da sola.

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E' sabato sera, ed eccomi alla prima festa universitaria.

La 'Festa delle matricole', così la chiamano. E' pieno di persone. Noi siamo in 3 fuori dalla discoteca, in fila per l'ingresso.

Giulia, una compagna di corso, continua a parlare delle sue aspettative sulla serata, quando Luca improvvisamente mi afferra per un braccio "Cami cazzo c'è il ragazzo della sigaretta! Non mi sembrava il tipo da venire a queste serate, ma speravo per te che ci fosse!"

Mi volto ed effettivamente è lì, con una felpa nera ed una cuffia grigia.

Un po' trasandato, eppure lo trovo dannatamente bello.

Ritorno a guardare Luca "Te l'ho già detto che non gli interesso per niente. Dai, quando sono scesa in cortile nemmeno mi ha salutata" ribatto "E non so neanche il suo nome".

Intanto siamo arrivati all'ingresso, entriamo e io decido di fiondarmi al bancone per bere qualcosa.

Gin Lemon. Cosa c'è di meglio per dare il via a una serata?

Le luci, i colori, i suoni. L'atmosfera mi assorbe. Ballo, ballo per liberare la mente, ballo perché ho bevuto, ballo perché voglio sentirmi leggera.

In questa mia alienazione, non mi accorgo che 3 ragazzi cominciano a ballare con me e a cercare contatto.

Per fortuna sento qualcuno prendermi il polso e trascinarmi via.
Uscendo dal locale noto che questa persona indossa una cuffia. Grigia.

Finalmente riusciamo ad uscire.

Si volta. Mi guarda.

E per quanto so che non andremo mai d'accordo a causa dei nostri caratteri contrastanti, per quanto non lo conosco e da quel poco che gli ho parlato non mi va giù la sua arroganza, in questo momento riesco solo a perdermi nei suoi più piccoli particolari: la pelle candida, il piccolo ciuffo biondo che esce da sotto la cuffia, e quegli occhi blu con le pupille dilatate per il buio.

Socchiude le labbra, avvicinandosi al mio orecchio "Questa volta non mi sfuggi, la sigaretta la fumi con me"











How deep is your love? // Genn ButchDove le storie prendono vita. Scoprilo ora