Capitolo 3

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Quel sussurro mi fa rabbrividire.

La sua voce graffiata, bassa. Il suo respire che è più vicino al mio orecchio di quanto mi aspettassi.

Cami ricomponiti! E' tutta colpa di quei drink, l'alcol mi fa partire l'ormone e non c'è più nulla da fare. Devo resistere alla tentazione di baciarlo. Devo.

E' solo uno sconociuto.

"Rimarrò qui questa volta" gli rispondo, accennando un sorriso

"Sono Genn" 

"Cami, piacere" dico offrendogli la mano

La stringe. Ha delle mani gelide. Rabbrividisco, di nuovo. Non so se per la sua temperatura o per il contatto.

"Hai detto che vuoi che resti qui fuori con te questa volta. Allora perché l'altro giorno in cortile non mi hai considerata?" chiedo, lasciando che l'alcol parli al posto mio.

"Ehm" sembra sorpreso dalla domanda, sicuramente non si aspettava che questa fosse la prima cosa che gli dicessi "Non so spiegarlo bene. In sostanza ho qualche freno ad aprirmi con le persone da un po' di tempo a questa parte" la sua voce è incerta, anche lui si stupisce di come sembra indifeso, tanto che si affretta ad aggiungere  "Ma non sono cose che ti riguardano" , guardandomi con quegli occhi che ora mi sembrano più glaciali che mai.

Eccolo, di nuovo fa calare un muro tra se e le persone.

Tra lui e me. 

Sono combattuta tra la volontà di lasciarlo qui da solo e il desiderio di approfondire la conoscenza. 

Ma ho bevuto e l'alcol fa la scelta al posto mio.

E l'alcol mi porta ad infastidirmi, non mi va che qualcuno mi parli in questo modo. Non mi va che succeda ogni qual volta io e lui abbiamo una conversazione.

"Non riesco a capirti. E ora per piacere lasciami andare a divertirmi, perché ho bevuto troppo per stare qui a parlare con te che mi sembri infastidito dalla mia presenza, nonostante sia stato tu a portarmi qui fuori" dico prima di andarmene, incrociando lo sguardo di un amico di Genn che gli sta andando in contro.

"Alex, che ne dici di andarcene?" sento pronunciare al biondo.


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Ballo con i miei amici.

Non sono più dell'umore giusto.
Penso alla conversazione con Genn, i brividi per la sua vicinanza, il fastidio per il suo atteggiamento.

Tutte emozioni contrastanti.

Si sono fatte le 4 quasi.

Chiedo agli altri di uscire.

Passo dal bancone a prendere un ultimo gin lemon, e usciamo. Sono abbastanza iperattiva e ben poco sobria, tanto che l'ultima cosa che ho voglia di fare è andare a casa a dormire. 
Così, guardandomi intorno per cercare una qualche distrazione, alzo la testa verso il cielo stellato e mi viene un'idea.

"Ho voglia di vedere l'alba!" dico a Giulia e Luca.

"Cami non è il momento. Siamo distrutti" risponde Luca, cominciando ad avviarsi verso la macchina.

Guardo Giulia "Ha ragione Luca, non ce la farei ad arrivare fino all'alba, sono troppo stanca. e poi la macchina è di Luca, si sa che chi guida detta legge".

Guardo sconsolata i miei due amici, e mi fermo per legare i capelli ricci, ormai fuori controllo, in una coda.
Mi incammino per raggiungere Giulia e Luca, che vanno verso il parcheggio, quando improvvisamente sento una man posarsi sulla mia spalla.

Quando mi volto vedo occhi blu e il suo amico.

"Ti ho sentito parlare dell'alba, anche noi abbiamo voglia di vederla, vieni?" chiede il ragazzo coi capelli scuri.

Sorrido, "Perche no?"

Che situazione surreale.

Ci presentiamo, lui sia chiama Alex e ha un anno più di me.

E' simpatico, apparentemente molto più del suo amico.

"Vado a chiamare Margherita" dice Alex, dirigendosi verso il locale.

Rimaniamo io e occhi blu. Di nuovo soli. 

"Pensavo che te ne fossi andato" gli dico, guardando altrove.

"Avrei voluto. Ma Alex ha incontrato qui la ragazza che sta frequentando e mi ha costretto a rimanere, dato che stasera guida lui". mi dice, sempre senza che ci guardiamo negli occhi.

"Sai, ho bevuto troppo per mettermi al volante, un po' come te mi sembra di poter dire" sussurra divertito. 

Gli do una pacca sul braccio, ma finisco per ridere anche io alla sua frecciatina. E' chiaramente vero quello che ha appena detto.

"Sì, effettivamente non sono esattamente sobria al momento, ma tu mi sembravi sobrissimo quando siamo usciti a parlare un paio d'ore fa" rispondo

"Infatti ho cominciato dopo a bere.." comincia a dire, quando viene interrotto da Alex "Siamo pronti, andiamo a vederci quest'alba!" dice, prendendo per mano la ragazza che è con lui e avviandosi verso la macchina.

Genn ed io li seguiamo. 

Camminando, per sbaglio, per un attimo le nostre mani si sfiorano.

Brividi.

Di nuovo.






Fatemi sapere cosa ne pensate.

Sono nuova su questi sito e non so bene come funzioni, cosa piaccia etc.

Se avete consigli sono assolutamente ben accetti!















How deep is your love? // Genn ButchDove le storie prendono vita. Scoprilo ora