Capitolo 7

1.4K 96 32
                                    


"Cosa ti faccio?" mi chiede la ragazza al bancone

"Un cuba libre"

Si può sapere cosa diavolo mi è passato per la testa quando ho deciso di venire qui?
Non conosco nessuno, tranne i due piccioncini, e il mio umore è talmente cupo che per socializzare ho veramente bisogno di mandare giù qualche drink.

Così appena finisco il primo bicchiere, ne ordino un altro.

Appena finito, sento già le gambe più leggere e i nervi che si sciolgono.

Esco, decido di chiamare Martina.

"Hey Cami!"
"Marti, com'è la festa ?"
"Sta cominciando proprio adesso. Ho detto agli altri che forse passi dopo, hanno voglia di conoscere la mia coinquilina!"
"Mi sa che un salto lo farò, per il momento qua non stanno ancora suonando e mi sento un po' abbandonata a me stessa. Vediamo come si evolve"

"Raggiuncici allora!"

"Aspetto ancora un po' e poi vedo. Ciao Marti"


Metto il telefono in borsa e cerco le sigarette. Cazzo, le ho lasciate a casa, decido quindi di chiederle ad un gruppetto di ragazzi vicino a me.

"Scusate, avete una sigaretta?"

"Sì, certo" mi risponde un ragazzo con la barba e un dilatatore nero all'orecchio. Lui è veramente bello e sembra anche socievole, così decido di scambiarci due parole dopo che mi ha dato la sigaretta e me l'ha accesa.

"Bello il dilatatore, ce l'avevo anche io"
"Sì? Perché l'hai tolto? Adoro le ragazze che ce l'hanno!"
"Non lo so, ogni tanto mi viene in mente di rifarlo, ma sai tutta la menata di allargare il buco di nuovo mi fa sentir male al solo pensiero" rispondo.
Ride. Ha una risata piacevole, che rimbomba nell'aria.

"Comunque sono Giovanni, ma chiamami Giò"

"Camilla" gli stringo la mano.

Rimango con lui e il suo gruppetto di amici un attimo.
Pochi minuti dopo sento Giò esclamare "Genn, finalmente ti fai vivo!"

Merda.

Genn si avvicina a lui e si scambiano un breve abbraccio, poi mi vede.

"Lei è Camil..." cerca di introdurmi Giò, ma occhi blu lo interrompe "Ci siamo già conosciuti"

"Ciao Genn"

"Ciao Cami"

Ci salutiamo freddamente.

"Dove vi siete conosciuti?" chiede Giò con la sua estrema solarità, per cacciare la tensione che si è appena creata nel piccolo spazio tra me e Genn.

Aspetto che risponda lui.

"Siamo andati a vedere l'alba insieme qualche giorno fa" sorride forzatamente Genn

"Uuh, detto così suona molto romantico" scherza Giò, alzando leggermente le sopracciglia

"Ehm, non esageriamo" cerca di minimizzare occhi blu

"Figuriamoci se Butch perde la sua apatia. Vabé vado a bere qualcosa con gli altri, a dopo ragazzi!" saluta Giò, andando a raggiungere i suoi amici e lasciandoci soli, apposta.

Cosa gli dico adesso?
Vorrei dirgli che è un idiota e che con gli occhi che si ritrova non può permettersi di essere carino per una notte intera per poi farmi scoprire che ha una ragazza.
Ma non glie lo dirò, non dirò niente di tutto quello che sto pensando perché credo sia proprio quello che vuole sentirsi dire. Forse per narcisismo, ma so che vuole solo essere adulato.

Non ho ancora capito perché.

"Perché sei venuta questa sera?"
"Mi ha invitato Alex, sembrava che lui e Margherita ci tenessero che venissi quindi ho accettato"
"O hai accettato per conoscere e flirtare con qualche mio amico davanti hai miei occhi?"
Cosa? Cosa sta dicendo? Non capisco come possa pensare che sia venuta per questo, e non capisco perché debba essere così acido, cosa glie ne interessa?

"Scusa? Se parli di Giò, sappi che l'ho conosciuto casualmente perché gli ho chiesto una sigaretta. Comunque sì, non è affatto male lui" sorrido compiaciuta, cercando di tenergli testa.

Genn abbassa gli occhi, prende una sigaretta e l'accende.

"Dovresti smetterla di fumare, conosci troppa gente grazie alle sigarette. Me, Giò e chissà chi altro" mi dice, Prendendosi la sua sigaretta dalla bocca e lasciando nell'aria una densa nube.

Che ipocrita. 

"Beh se non fumassi non sarei qui stasera. Non starei parlando con te e soprattutto non starei per sentire la tua musica" nonostante tutto, sono davvero incuriosita da cosa suoneranno lui e Alex.
"Allora forse è un bene che tu fumi" 
"Per quale delle motivazioni che ti ho elencato?" lo sfido "Forse per il fatto che sto parlando con te?" cerco di sdrammatizzare.
"No, perché stai per sentire la nostra musica. Solo per la musica, sai siamo talmente bravi che sei fortunata a poterci ascoltare" dice serio, per poi aprirsi in un sorriso sghembo.
"A proposito, temo che la mia pausa sia finita, dobbiamo salire sul palco adesso" dice, buttando per terra il mozzicone.

Sembra si sia un po' lasciato andare, è meno gelido rispetto a qualche minuto fa.

Si avvia verso l'entrata del locale. Si volta "Vieni?"

Lo raggiungo e appena entriamo va verso il palco.

"Sappi che se non mi piace la vostra musica, ho una festa a cui andare" gli dico.
"Farò del mio meglio allora!" mi grida, salendo gli scalini di legno del palco.


Ma chi lo capirà mai?

Credo si tratti di bipolarismo, o qualcosa del genere. Sicuramente ha qualche disturbo.

Come può essere sempre così glaciale, e un ad intervalli quasi simpatico.

Magari sentendo le canzoni scritte da lui e da Alex capirò qualcosa di più sulla sua complicata esistenza.

I ragazzi sono sul palco, mi si avvicina Margherita. 
"Dove eri finita Cami? Ti ho cercato tutto il tempo"
"Ero fuori"
Tra le nostre teste spunta Giò "Era con Genn"
"Oh" risponde Margherita, aprendo leggermente le labbra.
"No ma noi..cioè io.." cerco di elaborare una spiegazione di senso compiuto ma Giò mi invita a fare un sorso dalla bottiglia di Jagermeister che ha in mano. Credo abbia capito la situazione complessa e inspiegabile di chi si confronta con Genn Butch.
Ne bevo un bel sorso.

Comincia la musica.

I don't know the words
I don't know the reason
a voice inside of you
screaming "help, I just want the freedom"

Your brain like a prison
A nail in your mind
But you've already made
you've already made
your decision

This place is too cold
now you're covered with white wood
nothing can keep you warm

When I lift up my eyes to the sky
I can see you dancing on the moon

The rage, the choice you've taken let us with no words
you were young,even in age, it's a pillow that he holds
the worst, this is the worst way to express your thoughts
that feeling,nobody managed to catch it, to see it

Everybody knows or they just say to know it
they keep talkin' and sometimes they keep screamin'
you tried, you failed
they've been only criticize you
You fell, it's too late, there was no help when you fought   

















How deep is your love? // Genn ButchDove le storie prendono vita. Scoprilo ora