Capitolo 11

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Sono ormai le 5 di pomeriggio quando ritorno a casa, trovando Martina distesa sul divano.

"Ciao Cam!"  mi saluta accennando un gesto con la mano. I suoi occhi sono circondati da tremende occhiaie, capisco subito che deve ancora riprendersi dalla festa della notte scorsa.

"Com'è andata la festa?" 

"Bene, mi sono divertita tantissimo! Ma ho fatto after e ti assicuro che ora come ora vorrei morire, mi fa male tutto. A te invece com'è andata la serata? Era bella la musica?"

"Sì, i ragazzi cono stati bravissimi, più di quanto mi aspettassi e sono sicura che ti piacerebbe la musica che fanno"

"Allora facciamo così: se faranno un'altra esibizione vengo a sentirli con te e la prossima volta che i miei amici danno una festa, vieni con me! Ti piacerebbero un sacco, ne sono sicura!"

Annuisco e mi dirigo verso la mia stanza per cambiarmi, non vedo l'ora di indossare una tuta e stendermi sul letto, dato che la testa ancora mi pulsa.
Improvvisamente Martina mi chiama dal salotto "Cami! Mi stavo dimenticando che ci sono delle cose che mi devi assolutamente raccontare!"
Il suo tono è elettrizzato e so che quando è così curiosa non c'è niente che io possa fare per sottrarmi al suo interrogatorio.

Mi metto velocemente la tuta e la raggiungo sul divano.

Sposta le gambe per farmi spazio e non appena mi siedo sento i suoi occhi osservarmi con attenzione. Non si trattiene più "Riferiscimi tutto! Dall'inizio alla fine"

Non sono troppo entusiasta di raccontarle tutto, poiché non mi è mai piaciuto sbandierare ciò che faccio in privato, ma per lei sono disposta a fare un eccezione, e inoltre ho ancora nitida nella mente l'immagine dei quegli occhi blu, scuri e intensi come gli abissi; devo dirle come mi hanno guardato quegli occhi, come mi sono sentita.

Comincio a raccontarle della serata al locale, del ragazzo col dilatatore e di come Genn abbia avuto una specie di sbalzo di gelosia quando il ragazzo si è proposto di accompagnarmi a casa..

Le descrivo velocemente il silenzio che mi rimbombava nelle orecchie durante il viaggio in macchina e poi il modo in cui si è comportato da stronzo mentre eravamo in cucina.

Una luce guizza negli occhi di Martina "Sarei pronta a mettere la mano sul fuoco, sono sicura che avete combinato qualcosa! Ormai ti conosco abbastanza per sapere che nonostante apparentemente odi i ragazzi prepotenti, infondo  ti sono sempre piaciuti"

Abbasso lo sguardo e istintivamente sorrido, così che lei capisce.

"Lo sapevo! Grande Cam! Fino a che punto siete arrivati?"

Le do un leggero schiaffo sulla coscia "Ci siamo solo baciati! Ma ti assicuro che è stato un bacio intenso. Forse era l'alcol, non so dirlo con certezza, ma la mia mente è davvero andata in tilt"

Martina scoppia in una risata, sembra realmente più emozionata di me.

"Dovrai farmelo conoscere allora"

Il mio stato d'animo si rabbuia quando mi viene in mente quel nome: Kate. Mi sembra si chiamasse così la ragazza che lo aveva chiamato quella notte dopo l'alba. 
Cazzo.
Spiego brevemente la situazione a Martina, che, dopo qualche secondo, come personificandosi in un boss mafioso, mi dice "Troveremo un modo per sbarazzarcene".

Le nostre risate riempiono la stanza.


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Esco dalla lezione insieme a Luca e ci dirigiamo verso il bar, dato che sono fermamente convinta che senza un cappuccino non riuscirò ad affrontare le prossime 2 ore di lezione.

Beviamo con calma e, mentre stiamo aprendo la porta per uscire, ritrovo davanti a me un paio di ragazzi, senza guardarli in volto li supero, proseguendo oltre.

"Venerdì pensavo che si potrebbe andare..." comincia a dirmi Luca, quando sento una mano prendermi il polso.

Quando mi volto vedo il viso di Genn, due fossette si creano ai lati della bocca quando proferisce parola "Ah quindi dopo quello che è successo neanche mi saluti? Pensavo di essere io quello stronzo tra i due"

Sento le mie guance assumere un colorito roseo e rido alla sua battuta "Da quando l'altra notte hai mangiato la mia torta, rimarrai sempre tu lo stronzo tra i due".

Cerco di concentrarmi sulla conversazione, per non farmi distrarre da quei suoi maledetti occhi.

Ride anche lui, sembra più dolce del solito oggi, forse per quelle fossette che non avevo mai notato prima.

"A proposito dell'altra sera, noi abbiamo ancora una scommessa in ballo, e io non voglio perdere. Questo è uno dei motivi per cui ho una proposta da farti"

"Ho quasi paura" dico, cercando di sdrammatizzare.

Sento gli occhi di Luca su di me, non gli ho ancora raccontato niente di ciò che è successo 4 giorni fa con Genn e so quanta sia la sua voglia di sapere in questo momento.

"Dai, dimmi"

"Io e Alessio diamo una festa a casa nostra venerdì, vieni?"

Come la metà delle volte che mi trovo faccia a faccia con Genn, le mie emozioni vengono attirate in un vortice e non capisco più quale sia la cosa migliore da fare, dovrei andare alla festa o no?
Tutte queste emozioni sono contrastanti, ma una riesce a prendere il sopravvento: ha perfino detto ad alta voce che ha in mente la scommessa. E' il solito egoista, mi ha chiesto di venire per accontentare il suo ego. L'ha detto chiaramente, non dovrei andare, dovrei far valere la mia dignità e rifiutare.

Sento un buco nello stomaco, mi sta davvero facendo male questo pensiero? E' solo un presuntuoso, non dovrei sentirmi così.

Guardo Luca per cercare un appiglio.

Appena poso lo sguardo sul mio amico, Genn interviene "Puoi venire anche tu, non c'è alcun problema"
Prima che riesca a dire qualcosa, Luca annuisce contento "Ci saremo sicuramente!"

Merda.

"Perfetto allora ci vediamo venerdì, ti farò sapere indirizzo e ora" dice, avvicinandosi in modo tremendamente veloce al mio viso.
Le sue labbra sfiorano l'angolo della mia bocca e giuro che se non ci fossero gli altri con noi e se non si trattasse di lui e di quel suo carattere testardo, prenderei il suo delicato viso tra le mani e lo bacerei.

Ma no, il gioco è in mano a lui e per il momento è lui che lo guida.

Così lascio che un brivido mi attraversi la spina dorsale, per poi prendere il braccio di Luca e allontanarmi da Genn e dal suo amico.

Ho già capito che vincere questa scommessa sarà un'impresa durissima.





How deep is your love? // Genn ButchDove le storie prendono vita. Scoprilo ora