Buio, soltanto il buio intorno a me.
In lontananza vedo una luce e inizio a correre.
Ci sono quasi, intravedo la figura di un uomo che mi aspetta e sorride.
Sono così felice, questo è il sogno di ogni ragazzina ...è il mio sogno.
Sono così emozionata.
Corro all'impazzata e finalmente lo raggiungo ma qualcosa và storto perché inciampo e finisco con la faccia spiaccicata per terra.
Sento un rumore in lontananza, come una campana, no accidenti. Tutto svanisce all'improvviso inghiottito da una nuvola grigiastra.
Mi stropiccio gli occhi e li apro.
Non era una campana ma soltanto una stupida sveglia che ha interrotto il mio fantastico sogno.
Spengo quell'affare infernale ma lei dopo pochi minuti inizia a suonare imperterrita.
"Altri cinque minuti "
Dico a me stessa.
Ma una voce poco gentile mi fa aprire gli occhi ancora una volta.
"Denisee, svegliati "
È mia mamma che urla dal piano di sotto, certo che quella donna non ha tatto, né delicatezza ma neanche un briciolo di pietà per me.
"Si mamma sono sveglia"
Uffa che barba, mi rigiro per trovare una posizione più comoda e cercare di rifare quel sogno fantastico.
Dormire pochi minuti, altri cinque miseri minuti cosa sono?
Ma un gran tonfo sordo fa gridare mia madre ancora più forte.
"Denise Sanchez, che cosa hai combinato? Cosa hai rotto questa volta? "
"Niente mamma...io mi sono rotta questa volta.
Ahia che dolore!
Arcangelo Benedetto."
Mi tocco il fondo schiena, intanto la porta si apre di colpo e la figura di due ragazzi dall'espressione alquanto preoccupata emerge davanti ai miei occhi.
Rimango imbambolata, la bocca aperta e lo sguardo fisso su uno di loro in particolare, l'altro è mio fratello Luca, ha
diciannove anni, capelli castani, occhi verdi, ha già una fila di ragazzine che gli corrono dietro.
Ma colui che attira la mia attenzione è Liam.
Alto, un corpo da urlo, muscoli scolpiti e il ventre piatto.
Spalle larghe e due braccia muscolose.
Carnagione dorata, baciata dal sole.
Il viso allungato un naso perfetto, occhi blu come il cielo contornati da lunghe ciglia, bocca carnosa capelli color oro lucenti e lunghi fino alle spalle.
Mi guardano come fossi un aliena.
Dopo un attimo di smarrimento si svegliano, ma anziché aiutarmi iniziano a ridere come due scemi , si piegano in due per il troppo ridere.
Liam si avvicina prontamente per aiutarmi ma io offesa lo allontano con il braccio.
"Non c'è niente da ridere "
Basta...mi sento umiliata e offesa.
"Ce la faccio anche da sola"
"Dai pinguina"
Lo guardo torva.
"Intanto si dice pinguino e poi ti ho detto un trilione di volte di non chiamarmi in quel modo "
Mi guarda alzando un sopracciglio.
"Sei sempre la solita, combini solo guai "
Nel frattempo entra Fabio, l'altro mio fratello, come Liam ha un fisico scolpito occhi blu come il mare, capelli neri lunghi raccolti in un piccolo codino, la barba incolta gli conferisce un aspetto sexy, attira le donne dice lui.
Nessuno dei due ha una relazione seria, giocano a fare i play boy scapestrati.
Io somiglio a Fabio, stesso colore degli occhi, stesso colore di capelli, i miei sono lunghi e li lego spesso in una coda alta.
Fabio ha ventidue anni e Liam è suo coetaneo.
Si conoscono da quando sono piccoli, essendo anche stati compagni di scuola nonché vicini di casa, viene spesso da noi a dormire.
Io sono la piccola ed ho diciotto anni.
Ho un fisico asciutto e un seno che mi piace coprire con delle
t-shirt enormi.
"Ehi piccola, cosa ti è successo? Stavi sognando il principe azzurro? "
Mi dice Fabio ironicamente.
"Ma quale principe del cavolo, stavo sognando Totti"
"Totti? Il calciatore? Sul serio? Tu sei malata sorellina. Dovresti essere un po' più femminile, invece sei soltanto un maschiaccio "
"Mi sembri la mamma "
Gli dico.
Mi rialzo e vado a fare una doccia.
Non è la prima volta che cado dal letto, sono proprio un disastro.
E per l'appunto mia madre oltre che maschiaccio dice che sono una pasticciona e che combino soltanto guai.
Amo il calcio e faccio parte di una squadra femminile.
La mia camera si trova alla fine di un lungo corridoio.
C'è una finestra che illumina la stanza, da lì riesco a vedere il campetto dove vado spesso ad allenarmi.
Il letto è di fianco alla finestra, le pareti sono tapezzate di poster dei vari giocatori di calcio.
Un ampio armadio é posto nella parete di fronte al letto, vicino c'è la porta che conduce al corridoio.
Di fronte c'è una libreria e a fianco una scrivania con un computer e vari libri sparsi qua e là alla rinfusa.
Poi c'è il bagno annesso alla camera, abbastanza grande.
Dopo aver fatto una doccia mi vesto e scendo in cucina ma quando arrivo nel corridoio inciampo nel tappeto.
Due forti braccia evitano una mia rovinosa caduta.
"Liam "
Sussurro.
Non so perché ma rimaniamo a guardarci negli occhi per non so quanto tempo. Il suo profumo è così buono, il suo sguardo così intenso che rimango incantata.
Il suo corpo è caldo ed il mio è attraversato da brividi solo al contatto delle sue mani sulla mia pelle.
Ma che cavolo mi sta succedendo?
Ci allontaniamo di colpo e sento il mio viso andare in fiamme.
Denise riprenditi!
Ha quattro anni più di te inoltre è il migliore amico di tuo fratello.
Dico a me stessa.
"Hei pinguina, siamo al solito? "
Ecco la magia è finita, lo guardo con gli occhi storti.
"Io non mi chiamo in quel
modo "
Dico gridando .
"Ma tu sei così goffa
e imbranata "
Gli tiro un pugno nel braccio.
"Ahia...sei scema?"
"È tu sei uno stronzo
patentato "
"Denise allora? È tardi"
"Arrivo "
Che noia questa scuola, stare seduti per ore su un banco.
Vado in cucina e Fabio sta già facendo colazione.
"Buongiorno mamma"
"Finalmente, nemmeno con le bombe ti svegli "
"Ehi peste, c'è l'hai fatta finalmente! "
Si intromette mio fratello.
"Stai zitto tu, piuttosto mi dai uno strappo a scuola?"
"Soltanto se ti muovi, o te ne vai a piedi "
"Sono pronta "
"Ehi sorellina non mi
saluti? "
Mi dice mio fratello Luca, oggi parte per una gita scolastica.
Lo abbraccio forte.
"Ciao fratellone, ci vediamo presto "
"Fa la brava, mi
raccomando "
"Agli ordini capitano "
Mi mancherà tanto.
Bevo al volo il latte, prendo lo zaino e seguo Fabio.
"Mamma oggi ho una
partita "
"Sei una ragazza e ti comporti come un maschiaccio, a cosa stavo pensando quando ti ho messa al mondo? Proprio non capisco "
"Ciao Emma"
Le dico, si arrabbia moltissimo quando la chiamo in quel modo.
"Non chiamarmi così "
Mi dice mentre alza la mano per colpirmi, ma io sono più veloce di lei e scatto in avanti raggiungendo mio fratello, mi nascosto dietro di lui e uso il suo corpo come scudo.
Liam nel frattempo si guarda la scena e ride a crepapelle.
"Abbi un po' di rispetto, sono tua madre "
Mi dice ma io sono già fuori.
"Vuoi crescere una buona volta? Comportati come una ragazzina e fai contenta tua mamma "
Mi dice Liam, ma chi cavolo si crede di essere?
"E tu almeno una volta in vita tua puoi farti gli affaracci tuoi?"
"Alice nel paese delle meraviglie, svegliati ragazzina, sei soltanto una pinguina viziata"
"Stai zitto troglodita, o ti lincio"
Non lo sopporto, è proprio uno stronzo.
"Smettetela voi due, sembrate cane e gatto "
Dice mio fratello, ma io non mollo.
"Si, io sicuramente sono il gatto e graffio, sono fatta così e tu lo sai, prendere o lasciare "
"Meglio lasciare, sei proprio una signorina...irascibile...
sgorbutica e litighi sempre...quante volte sei arrivata a casa con un occhio nero, quante volte mamma e papà sono stati richiamati dal preside a causa del tuo comportamento? "
Mi dice mio fratello.
Accidenti sono tutti contro di me.
"Mi provocano"
Dico per discolparmi.
"Scendi, siamo arrivati "
"Ciao peste"
"Andate a quel paese tutti e due"
Ecco la mia prigione.
Entro e attraverso il cancello e sento una voce familiare, mi giro é la mia amica.
Capelli castani ricci lunghi fino alle spalle, occhi castani e lunghe ciglia, viso allungato, naso piccolo e labbra sottili aperte in un sorriso stupendo, tutto accompagnato da un corpo esile.
"Sara...ciao "
Lei è il mio opposto, allegra solare e molto cordiale con tutti, forse anche troppo.
"Ehi Denise, hai studiato inglese? Sai che oggi abbiamo il compito in classe? "
"Già che barba"
" Dimmi un po' quel figo di Liam è ancora a casa tua?"
"Smettila Sara, ha qualche anno in più di noi"
"Che importa? L'amore non ha età "
Effettivamente ha ragione, è troppo...con un fisico da mozzare il fiato, quella labbra da baciare...
"Ehi Denise a cosa pensi? "
"Emm...niente, alla partita "
"Guarda, ti si sta allungando il naso come pinocchio "
Colta in fragrante!
"Non dirmi che piace anche a te?"
"Sarà ma cosa dici? Hai la febbre? "
Sento il viso andare a fuoco.
"Sei rossa...come un peperone...allora è vero "
Mi dice cantando.
"Smettila Sara di dire stupidaggini. Sento caldo, tutto qua"
"Denise Sanchez, smettila tu di raccontarmi frottole, Liam fa impazzire chiunque a meno che..."
"Cosa? A meno che cosa?"
Le chiedo.
"Ti piacciono le donne "
Le tiro un colpo sulla spalla.
"Ahia...che ho detto? Mi hai fatto male "
"Non mi piacciono le donne, non mi piace Liam né altri ragazzi. Adesso basta! Non penso a queste cose, non mi interessa l'amore né tutto il resto"
"Il resto chiamasi sesso
sfrenato "
Continua con quel discorso, che noia.
"Sei una ninfomane, pensi solo a quello "
"Be penso che è una cosa normale. Solo tu sei anormale Denise. Secondo me dovevi nascere maschio "
"Be...non sei l'unica a dirlo"
Menomale che siamo arrivate in classe, così adesso si sta zitta almeno per un po', ogni volta con questi discorsi stupidi mi fa venire il mal di testa.
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IL RISVEGLIO DELL'ALPHA
Werewolf"Non si sceglie di avere una persona accanto per poggiare la propria vita, ma per migliorarla. E se l'amore non porta a questo o non è amore o è un amore malato" (Osho) Il vero amore deve fare sempre male. È doloroso amare qualcuno...