Un Invito al Ballo

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Liam rimane in silenzio che viene spezzato dal rumore secco di qualcuno che bussa alla porta, un ragazzo è venuto a chiamare Liam.
L'indomani come per magia non ho più nessun dolore ne cicatrici quella pomata, è miracolosa.
Non ho più visto Liam e nemmeno Sara, poco fa è venuto Louis a dirmi che sono stata convocata dal Re.
Cosa cavolo vuole da me?
Ho già abbastanza problemi così. Ripenso a Liam, anche se è passato poco tempo, ma quando qualcosa cambia lo senti dentro, nell'anima, nel cuore.
Mi sistemo al meglio e seguo Louis in silenzio.
Giunti alla Sala del Trono vedo il Re e alla sua destra la Regina.
Il Re ha un bell'aspetto alto, capelli scuri, occhi blu e nonostante l'età ostenta un fisico perfetto così come la Regina magra, occhi verdi, capelli biondi semi raccolti in parte cotonati, in parte tirati sopra la testa e poi lasciati ricadere sulle spalle in morbidi boccoli.
Lui uno sguardo duro, lei uno sguardo dolce, materno sembrano compensarsi a vicenda.
"Vieni pure avanti "
Dice la Regina con un tono gentile.
"Tu devi essere Denise, giusto?"
Questa volta è il Re a parlare, ha un atteggiamento e un tono di voce autoritario.
"Si...Sire"
"Intanto ti chiediamo scusa per l'increscioso incidente, ti assicuro che non è come sembra, non siamo tutti dei pazzi violenti, purtroppo la signorina ha uno scarso autocontrollo, ma stai tranquilla che non succederà
più "
Be se lo dice lui, anche se ho i miei dubbi.
"Noi siamo un popolo tranquillo, ma c'è sempre l'eccezione alla regola, anche noi abbiamo la nostra pecora nera e ultimamente abbiamo anche qualche piccolo problema al di fuori del Regno"
Dice sottovoce più a se stesso che a me.
"Purtroppo...non possiamo bandirla "
Dice la Regina.
"Tu lo capisci giusto? Lei è predestinata a sposare mio figlio...il Principe",
Noto nel suo sguardo una profonda tristezza.
"Be Sire, sua Maestà emm Signor Re...non faccio i salti di gioia ma rispetto la sua decisione, visto che ho la sua parola che quella specie di gatta in calore non mi rompe piu' i co..."
Non riesco a finire la frase che qualcuno mi tappa la bocca con la mano, è Louis.
"Sire la perdoni, è una ragazzina, un'umana e non sa quello che dice, è molto stanca"
Continua a giustificarmi, io tolgo la sua mano e lo guardo in maniera truce scandendo bene ogni parola.
"Io...non...sono...una ragazzina. L'ho detto e ripetuto migliaia di volte in questi giorni e si sono un'umana e sono fiera di esserlo"
Parlo senza nemmeno pensare che davanti a me ci sono persone in grado di condannarmi a morte per una parola sbagliata.
"Oh insomma...sono caduta in un buco, il che mi ricorda molto la favola di Alice nel paese delle meraviglie, ma non c'era nessun coniglio in cambio però c'è Sara che è peggio, ho anche incontrato un mostro e mi ricorda la Bella e la Bestia, c' era il gigante che per un pelo non mi sbranava e non dimentichiamo i sette nani e le fate, ma manca Piter Pan e a me sembra di impazzire"
Dico tutto d'un fiato ma ad un certo punto mi arriva un cazzotto sul braccio.
"Io non sono un coniglio"
Mi giro e la mia amica è accanto a me.
"Ahia Sara, ti ha dato di volta il cervello? Lo so che non sei un coniglio. Comunque ciao si io sto bene"
Con uno slancio mi abbraccia e quel gesto per me vale più di mille parole, ricambio e poi ci allontaniamo l'una dall'altra sorridendo.
"Ti ha dato di volta il cervello? Ti comunico che sei davanti al Re e alla Regina, non puoi parlare in quel modo"
"E io ti comunico che non sono cieca e so quello che dico"
Le rispondo in tono sarcastico, ma una voce ci fa sussultare.
"Ragazze...per favore...un po' di contegno"
È la Regina, ma non è un rimprovero piuttosto un ammonimento materno infatti sorride.
"Certo con voi due non ci si annoia mai"
Continua a dire.
"Ci perdoni Maestà "
Dice Sara ma io continuo a parlare.
"Mi perdoni mia Signoria"
Sara mi da una gomitata nel braccio.
"Ahia ma che ti prende? Cosa ho detto? "
"Si dice sua Maestà "
Mi sussurra.
"È io cosa ho detto? È la stessa cosa"
"Non è la stessa cosa, non sai parlare in modo più educato e...civile?"
"Adesso basta! "
Dice il Re.
"Si Sire ci perdoni un'ultima domanda, perché siamo qua e perché non possiamo ritornare a casa? "
"Ne parlerò questa sera al ballo del perché siete qua, naturalmente voi siete invitate.
Per quanto riguarda te Denise devi parlare con mio figlio, è lui che non vuole mandarti a casa anche se devo dire che non eri tra i selezionati. Adesso potete andare ci vediamo più tardi"
Facciamo un inchino e andiamo via.
Devo trovare il mostro, voglio una spiegazione.
"Ehi Denise...non ci sei rimasta male giusto? "
"Per che cosa? "
"Per il discorso dei selezionati"
Effettivamente mi chiedo perché sono qua se non sono stata scelta, anche se un po' in effetti questa cosa mi ha delusa.
"Be un po' si, ma preferisco tornare a casa"
"Senti Denise ...devo dirti una cosa..."
Mi dice ma quando apro la porta della mia camera vedo il mostro seduto comodamente in poltrona.
"Ehi Denise io vado ci vediamo dopo"
Mi dice Sara e si allontana, io entro e chiudo la porta.
Sono furiosa.
"Proprio te cercavo"
"Eccomi , sono tutto tuo"
Mi dice con un sorriso malizioso. Divento rossa come un peperone
" Non mi interessano quel genere di cose adesso"
Dico senza riflettere.
"Allora quando? Dopo
il ballo? "
Mi chiede e nel frattempo si alza e si avvicina minacciosamente.
"Cosa? No...ecco...io...non intendevo quello...veramente..."
Farfuglio parole senza senso.
"Tranquilla...non sentirai dolore, cercherò di fare piano e vedrai dopo sarà piacevole e non ne potrai più fare a meno"
Ho il sangue che mi bolle nelle vene, ho il cervello in tilt per la rabbia.
"Brutto maniaco pervertito pedofilo ignorante...non...non intendevo quello"
"A no? E cosa allora?"
Mi sta prendendo in giro?
" Dimmi perché sono qua? Perché non vuoi che me ne vado a casa? E non azzardarti a dire che non è vero...tuo padr...il Sire...Sua Maestà, oh insomma me lo ha detto il Re che è colpa tua"
Dico puntandogli il dito contro.
Si avvicina ed io indietreggio fino a toccare il muro con la schiena.
"Io non ti devo nessuna spiegazione"
"Invece si, la vita è mia e ho tutto il diritto di sapere"
"Senti mocciosa "
" Mocciosa a chi?"
Ribatto.
"Allora senti pulce"
"Cosa ? Pulce?"
"Adesso stai zitta!"
Dice con un tono di voce così alto che trema tutto nella stanza.
Io mi faccio piccola piccola.
"Io sono il Principe ! Io decido!
Io do gli ordini e tu rimani qua"
E si allontana derigendosi verso la porta.
"Dov'è Liam? Cosa gli hai fatto?"
Si gira e mi guarda.
"Ti preoccupi per lui?"
"Certo, è mio amico..."
"L'ho mangiato"
Mi risponde tranquillamente.
"Non ci credo brutto stupido e prepotente che non sei altro"
Si avvicina mi solleva da terra afferrandomi dalla vita.
Adesso il suo viso è esattamente di fronte al mio viso.
"Tu rischi di brutto, cosa non hai capito di tutto quello che ho detto? Tu rimani qua e stai zitta o ti sbatto su quel letto e ti faccio urlare come una pazza"
Mi dice poi mi poggia a terra e si allontana, intanto io sento il viso andare a fuoco.
" Intanto tu non mi tocchi, poi spiegami cosa rimango a fare la candela?"
Si gira e sorride.
"Sei gelosa?"
"Io? Figurati e poi di chi? Di te? Di un mostro ?"
"Ma tu non puoi sapere chi si nasconde dietro a questo mostro"
Mi dice mentre esce e sbatte la porta.
"Nemmeno tu"
Rispondo ma lui è già lontano.

Allora cosa ne pensate quale personaggio vi piace di più commentate. Secondo voi chi si nasconde dietro al mostro?

IL RISVEGLIO DELL'ALPHADove le storie prendono vita. Scoprilo ora