"Non è possibile. Di nuovo. Non ne uscirai mai Lisy, rassegnati."
Corse fuori dalla pista, si allontanò il più possibile andandosi a sedere su una delle panchine nel prato che affacciavano sul lago. Senza che se ne accorgesse stava tremando, come se si trovasse in mezzo alla neve senza vestiti. Non riusciva a controllarsi ,neanche si era accorta che stava piangendo e le lacrime le segnavano le guance. Teo riuscì a raggiungerla solo dopo qualche minuto, si piegò davanti a lei.
<<Lisa? Ehi stai calma, non ha avuto neppure le palle di venirti a parlare. Non piangere>>
Lei si accovacciò ancora di più stringendosi le gambe tra le braccia iniziando a piangere sempre più forte, d'istinto Teo l'abbracciò forte a se. Voleva allontanare tutto ciò che poteva ferirla ulteriormente.
<<Ci siamo noi, siamo qua per te. Meriti di meglio e lo sai meglio di noi.>>
<<Teo il problema non è vederlo. Il problema è che non ha le palle di chiedermi scusa per ciò che ha fatto e mi ha fatto fare.>>
<<Cosa ti avrebbe fatto fare?>>
Lisa non riuscì a iniziare neppure la frase che arrivarono gli altri di corsa. Kiki prese da parte Teo per raccontargli cosa era successo e subito cambiò espressione , cercando Mitch per vedere come stava. Mitch arrivò poco dopo con Claudia.
<<Beh ragazzi direi che è il caso di andare>>
<<NO!>> Lisa si intromise nella conversazione <<No, la serata la continuiamo. Non posso permettere che uno come lui mi rovini ulteriormente la vita. Aspettatemi qui, vado in bagno a darmi una rinfrescata e iniziamo di nuovo a ballare!>>
Le ragazze erano ben contente di vedere la sua reazione , anche Teo, Mitch tuttavia non ne era convinto ma non poteva opporsi alla sua decisione.
Iniziò a specchiarsi: il mascara era un po' sbavato , la matita le colava sulle guance il rossetto quasi totalmente sparito.
"Abbiamo dato spettacolo anche stasera. Bravissima, sarai fiera di te". Era sola in bagno, non c'erano neppure i bestioni della security fuori. Le capitava spesso di rimanere sola: lei e i suoi pensieri e quando succedeva non era mai un bene. Chi sa come mai Lucas la stava fissando in quella maniera. L'aveva già vista ballare, l'aveva già vista con quei vestiti eppure nel suo sguardo c'era qualcosa di strano, come se fosse schifato da ciò che aveva visto. Forse era per come gli stava il top o i pantaloncini. Iniziò a guardarsi, a passarsi le mani sulla pancia, a controllare i fianchi e di colpo scattò in una delle toilette, chiuse la porta dietro di se e iniziò quel rito che ormai conosceva da anni : tirare indietro i capelli, legarli, piegarsi sul wc , due dita in gola e tirare fuori tutto il marcio che si sentiva in corpo. Due minuti. Due minuti fondamentali per farla sentire leggera, per convincersi che cosi aveva rimosso il brutto che era in lei. Appoggio la schiena contro la porta lasciando la testa cadere indietro "Non è cambiato un cazzo". Trattene nuovamente le lacrime, si sistemò velocemente. Mentre stava per uscire dal bagno si ritrovò Claudia ad aspettarla fuori.
<<Dimmi che sei entrata in bagno per farti una dose, mi farebbe arrabbiare molto meno.>>
<<Ne avevo bisogno..>>
<<Sai benissimo che stai bene cosi come sei, non devi farti ulteriormente male. Non far preoccupare Mitch ulteriormente e neppure Teo, per favore.>>
<<Mitch deve farsi un po' di cazzi suoi qualche volta..>> stava per andare quando si sentì tirare per il braccio da Claudia:
<<So che sei arrabbiata e farò finta di non aver sentito l'ultima frase. Stanotte parla con Mitch. Va bene?>>
<<Non dire a Mitch che ho ricominciato però>>
Claudia glielo promise, l'abbracciò e tornarono in sala assieme agli altri. Cercarono di far finta di nulla dimenticando la parantesi spiacevole della serata.
Verso le 4.30 si salutarono e tornarono a casa. Lisa si era addormentata in macchina e Mitch pur di non svegliarla la portò in braccio in casa, cercando di essere il più delicato possibile. La lasciò sul letto e si sedette accanto a lei. L'aveva vista dormire molte volte : in ospedale, in tenda, a casa. L'aveva vista dormire con il sorriso sulle labbra, con la sofferenza che le segnava il viso, con il corpo rigido per la paura. Quella notte però non riusciva a capire come stava. "Se come amico non riesco neppure a difenderti , se mi dichiaro come posso sperare di farcela" . Le spostò i capelli dal viso e stava per uscire quando Lisa lo chiamò chiedendoli di stare lì con lei. Era ancora vestito ma si sdraiò comunque accanto a lei , iniziarono a parlare del più e del meno, fino a quando iniziarono a trattare argomenti che tiravano fuori sempre con molta cautela.
<<Mitch, ma tuo padre? Non si è fatto più sentire?>>
<<No, dopo la telefonata per il matrimonio di Sarah non ha neppure mandato mezzo messaggio. Per quanto mi riguarda può anche non tornare.>>
<<Beh ti mancherà, come a me manca mia madre.>>
<<L'unica cosa che mi manca e non poterlo insultare per ciò che ha fatto. Tuttavia , mi ha anche insegnato qualcosa d'importante cosi.>>
Lisa lo guardava un po' perplessa. Si girò verso di lei sorridendo :
<<Mi ha insegnato che tipo di uomo non voglio essere : codardo, traditore e bigamo>>
<<Tu non lo sei infatti>>. Accese la lampada che si trovava sul comodino e diresse la luce contro il soffitto e iniziò a fare le ombre cinesi.
<<Come quando eravamo piccoli. Quando non avevamo problemi, le nostre famiglie erano semi normali e io facevo finta di essere un maschio perchè se no non mi lasciavi giocare con te e i tuoi amici>>
<<Si certo, e tu però correvi da Sarah in lacrime per farti aiutare. Eri una piagnucolona allucinante >> le tirò un pugno sulla spalla.
<<Dai vado a letto che sono le....cazzo sono le 6 ahahaha domani io non esco giuro, buonanotte>>
<<Buonanotte, grazie ancora di tutto>> Sorrise uscendo dalla porta.
Si lasciò cadere sul letto, iniziò a guardare il telefono e scrisse un messaggio. Cosa pensasse realmente , neppure lui lo sapeva. Sapeva solo che non poteva andare avanti cosi. Probabilmente stava provando ad andare oltre ma nella maniera sbagliata. Se non ci avesse tentato avrebbe avuto il dubbio per molto tempo. Riprese il telefono
'Ehi Teo. Scusa l'orario, senti, tra una mezz'ora al campo di basket ti andrebbe bene? Ho bisogno di distrarmi. D'accordo, grazie amico'
10:00. Aveva dormito solo 4 ore, scese in cucina cercando Mitch ma c'era solo sua madre. L'adorava quella donna, si prendeva cura di lei come una figlia.
<<Tesoro, sicura di aver mangiato abbastanza? Hai mangiato solo una mela e uno yogurt.>>
<<Si si,assolutamente. Svegliandomi a quest'ora preferisco non rovinarmi il pranzo.>>
Bugie su bugie, "bugie alimentari" le aveva soprannominate cosi. Terminata la colazione si diresse verso il bagno ma dovette passare davanti allo specchio dell'ingresso e ciò che vide era ciò l'aveva portata per 6 mesi in quel maledetto reparto e che ancora la tormentava. Corse su per scale e si chiuse in camera tremando. Prese il cellulare e cercò la conversazione su Whatsapp più importante che aveva aspettandosi una risposta immediata, che non arrivò.
"Mitch puzzola <3
Dove sei? "
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Change
Teen Fiction"Potevi anche lasciarmi li, almeno avrei finito di darti problemi una volta per tutte" Lisa mille problemi: disturbi alimentari , una famiglia problematica, autolesionismo. Uscirne è dura,una vita normale sembra solo un sogno...ma non sempre tutto v...