"Okay ora scendo...supero la giornata...domani vado a scuola e sicuramente ciò che è successo ieri non influenzerà nulla"
Non aveva dormito nulla, continuava a pensare a quel bacio. Dopo anni ci era riuscito ma non era il momento giusto, sicuramente non lo era.
Dalla stanza di Lisa filtrava della luce, era sicuramente già sveglia.Sentiva delle risate provenire dalla cucina, stava ridendo. Ama quel suono. Sua madre e Lisa erano sedute che parlavano della scuola (o almeno quello era l'argomento di quel momento).
<< Mi state prendendo in giro per la mia incapacità di diplomarmi?>><<No tesoro mio ma del fatto che riesci sempre a litigare con i professori nel momento sbagliato>>.
Non riusciva a smettere di ridere. Era avvolta da una sua felpa, era la felpa che gli aveva rubato durante il primo campeggio, le stava enorme, nascondeva tutto: i tagli, le costole, le ossa sporgenti, tutto. Era la sua corazza. Butto giù un altro sorso di caffè.
<<Ah cavolo prima che me ne dimentichi!! Mi ha chiamato Claudia, vieni anche tu al centro commerciale?>>
Addentò una fetta di brioche
<< Ma si va bene...tanto domani finisce la vita sociale e si ritorna sui libri...e la sveglia alle 6.30>>Sua madre lo guardò storto <<Ah perché poverino non dormi abbastanza...meno porno figlio mio e più ore di sonno>>
Chiunque avesse qualcosa in bocca li andò di traverso e Lisa iniziò a battere i pugni sul tavolo da quanto rideva e lui cambiò colore senza riuscire a dire una parola.
<<Ah Mitch, dovremmo essere pronti tra tipo un ora?>>
<<Un'ora??? D'accordo capo.>>
Salirono entrambi a cambiarsi.
Di nuovo quella campanella, era cosi strano tornare a scuola dopo ogni periodo in ospedale. Gli sguardi, quelli sguardi di compassione che le trafiggevano l'anima, gli sguardi di chi la riteneva "quella malata". Le lezioni le seguiva sempre in maniera molto superficiale e voleva solo andarsene, oggi più che mai. Sentiva che qualcosa stava cambiando, di nuovo. Quel bacio, non doveva succedere oppure si.
10.50...ricreazione...era l'occasione giusta.
"Okay ora respira. Vai e ci parli. Tanto ormai più a puttane di così la tua vita non può andare".Prese un bel respiro profondo e andò verso il banco di Mitch.
Era totalmente perso via a disegnare, neanche si era accorto che si era avvicinata.
<<Ehm scusa Mitch..Mitch?>>
<< Oh cavolo, Lisy scusa, ero perso via. Dimmi tutto.>> Era nell'imbarazzo più totale sapeva che voleva parlare della notte precedente (anche se avrebbe preferito un calcio nei coglioni)<< Vieni fuori un'attimo?>>
Annuì e uscirono dall'aula. Andarono all'ultimo piano dell'istituto, fuori dall'aula magna, il posto più isolato. Si sentiva cosi in imbarazzo. Era appoggiata al muro coperta totalmente da quella felpa più grande di lei e quei leggins che sottolineavano quelle gambe troppo magre.
<<Ieri notte, quello che è successo, io io .. non posso dire che non mi sia piaciuto ma..>>
Non lo guardava, non ci riusciva sapeva che era in imbarazzo anche lui, continuava a passarsi le mani tra i capelli e avrebbe voluto solo abbracciarla.
<< Mitch, ma davvero ti piaccio?>>
<<Si>>
Di pietra. Non ci credeva. Non riusciva a metabolizzare la notizia. Ne era felice, almeno cosi pensava. Neanche il tempo di dare una risposta che lui l'abbraccio forte a se e la strinse.
<< Io voglio che mi credi quando ti dico che per te farei tutto, io non so cosa ti passa in quella testa, ma conosco le tue paure, o almeno ci provo a capirle. Sei l'unica cosa bella che mi sia capitata. Dammi una dannata occasione. Voglio salvarti>>
Tremava tra le sue braccia. Voglio salvarti. Dette da lui avevano un altro significato.
<<Sai che devo essere io la prima a volerlo>>
<<Lo so, è per questo che non ti abbandono>>.
Le prese il viso tra le mani e avvenne di nuovo: un bacio. Poteva indicare tante cose ma sicuro era un cambiamento che avrebbe potuto far succedere tantissime cose, cose che lei non avrebbe potuto controllare.
Drin Drin.
Mitch si mise a ridere e la guardò e lei sorrideva, adorava quel sorriso. Le spostò i capelli dal viso. Si chinò fino ad essere fronte contro fronte.
<<Direi che dobbiamo tornare in classe>>.
STAI LEGGENDO
Change
Teen Fiction"Potevi anche lasciarmi li, almeno avrei finito di darti problemi una volta per tutte" Lisa mille problemi: disturbi alimentari , una famiglia problematica, autolesionismo. Uscirne è dura,una vita normale sembra solo un sogno...ma non sempre tutto v...