Poteva andare meglio

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"Davvero, forse non sono cosi totalmente persa come credevo"

Ciò che avveniva intorno ormai non importava più. Sentiva una sensazione strana, un calore simile a una febbre e provava una leggerezza nuova.
Non era la leggerezza della malattia, causata dal volersi punire per poter scomparire totalmente e liberarsi da ogni suo ipotetico peccato, era finalmente leggera, leggera da quel peso che portava da sola, ma una parte di lei sapeva che ora, un'altra persona avrebbe vissuto quel dolore ancora più affondo, la sua tragedia: la sua famiglia, le abbuffate , di digiuni punitivi, le sedute dalla psicologa, i farmaci. Tutto. Tutto quel casino che era la sua vita.

La settimana stranamente prosegui in una calma e una pace quasi magica. Lisa non ricordava assolutamente una settimana cosi: riusciva a disegnare, riusciva a ridere, se usciva con gli altri si divertiva ( senza però uscire dalla sua zona sicura) e con Mitch, beh, i suoi baci erano l'unica cosa dolce che riusciva a concedersi.

Sabato. Il weekend. Uscire con gli altri era d'obbligo. Bisognava staccare.
Il programma era il solito: incontrare il resto del gruppo, pub e poi ballare. Semplice. Sarebbe andato tutto bene.
"Ma si. Cosa potrà andare male? Nulla. Forza"
Doveva essere pronta ormai da ore ma trovava sempre qualcosa che non andava bene: la maglietta, i pantaloncini, le scarpe o il trucco. Quel dannato specchio era la sua maledizione. Le lacrime erano pronte a rigarle e rovinarle nuovamente il trucco.

Toc,toc.

Mitch. Sempre bello e solare, nonostante tutto. Invidiava cosi tanto la sua capacità di non farsi sopraffare da tutto ciò che accadeva intorno a lui.
<< Lis sei pronta?>>
<<Se per pronta ti riferisci alla possibilità di buttarmi sotto le coperte si...comunque dammi ancora 3 minuti e ci sono. >>
Gli sorrise, voleva tranquillizzarlo perché aveva già capito che stava per crollare. Si avvicino a lei, la abbracciò da dietro la strinse a se. Appoggiò il mento sulla spalla di lei, cosi esile e le ossa troppo evidenti.
<<Vai benissimo anche cosi. Devi solo aggiungere una cosa>><<Cosa?>>
Le diede un bacio sulla guancia
<<Un sorriso. Dai andiamo, se no tuo cugino mi prende a calci se ritardiamo>>.
<<Più che di lui io avrei paura di Kiki>>
Iniziarono a ridere. La prese per mano e uscirono di casa.

<<Ma quei due dove cazzo sono finiti???>>
Era almeno una mezz'ora che li stavano aspettando. Teo era alla terza sigaretta e Claudia tentava di calmare Kiki prima che si agitasse ulteriormente.
<<Vedrai che arriveranno! Sicuro Mitch si sarà addormento e Lisa non avrà avuto il coraggio di svegliarlo>>.
Teo buttò a terra la cicca della sigaretta e notò subito che la macchina era appena arrivata. Non disse nulla e si diresse verso l'auto. Le ragazze non riuscivano a capire quel atteggiamento.<<Teo ti giuro che , si siamo in ritardo, ma non ho fatto quello che credi>>
Lisa iniziò a ridere e anche Claudia e Kiki ma Teo no, salutò sua cugina e prese da parte Mitch.
<< C'è Mirella,>>
Panico.
<<Dove??>>
<<Nel pub. Né Claudia Né Ciara l'hanno vista. Dimmi che quella mattina non è successo nulla.>>
<<Non è tanto per quella mattina ma...>>
<<Ma perché ora stai uscendo, finalmente, con Lisa. Ci parlo con mia cugina, scemo. Pensi che farà qualcosa di stupido?>><<Lisa no, Mirella non posso assicurarlo.>>
<<Sta attento.>>
Gli diede una pacca sulla spalla e fecero come se nulla fosse ed entrarono nel locale tutti assieme. Mitchell teneva Lisa stretta a se.
Lisa continuava a ridere con Claudia e Kiki.
<<No va beh ragazze non mi sta bene sta cosa!!! Ora siete tutte coppiette gni gni e io resto single!?>>
Claudia era leggermente brilla e quando succede stra parla.Teo la fulminò con lo sguardo, Kiki a momenti si strozzava e iniziò a ribattere.
<<Ma coppietta gni gni cosa?! Io sto qua lo voglio strozzare>><<Si come ieri a letto.>>
Risate. Era tutto quello che sentiva. Ed era bellissimo.
Mitch stringeva a se Lisa, non doveva più trattenersi con lei ma era teso: continuava a guardarsi in giro.
<<Ehi tutto apposto?>>
L'aveva riportato con la mente li. Lo stava fissando, con quei suoi occhi grigi che, dio quanto amava.
<<Si si tutto apposto, solo che... Teo vieni a fumare?>>
<<Eh? Okay okay>>
Appena usciti dal locale Mitch si accese subito una sigaretta e iniziò a strofinarsi le mani sul volto e tra i capelli in piena ansia.<<Ma stai calmo o ti do un cazzotto?>>
<<Cazzo ora che finalmente mi decido. Faccio una cagata, rivedo Mirella e io ora voglio solo darmi del coglione.>>
<<Ah tranquillo lo faccio io.>>

Dopo qualche minuto ritornarono dentro.
C'era una persona in più al tavolo.
Tacchi alti, capelli mossi lunghi.
Mirella e stava parlando con Lisa.

"Merda"

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