Capitolo 1

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Apro gli occhi lentamente mentre appoggio i piedi nudi sul tappeto.
Sbadiglio ancora assonnata e poi ispiro lentamente il profumo di cannella che c'è nella mia stanza.
Stroppiccio gli occhi e rimango incantata a guardare il giardino fuori dalla finestra.
Sul prato scintillanti le gocce di ruciada e il vetro sul quale appoggio la mano è leggermente bagnato.
Quanto inizio a connettere il cervello mi si disegna un sorriso e mi alzo in piedi saltellando scalza sul tappeto.
Ancora una settimana e inizieranno le vacanze estive.
-Stupendoooo-
Io e la mia band faremo un sacco di concerti, andremo in vacanza nelle Marche, sono convinta che ci divertiremo un sacco nella piscina di Elena.
Non riesco a crederci, avrò l'estate più bella della mia vita.
Apro l' armadio e nella mia mente i vestiti incominciano a litigare per essere indossati.
Fisso i jeans, le gonne, i vestiti e mi piace tutto.
È impossibile decidere sono tutti bellissimi i miei vestiti.
Chiudo gli occhi e sfiorando gli indumenti con un dito scelgo, vincono degli short, una t-shirt, che lascia scoperto l' ombelico, e il cardigan scamosciato con le frange.
Felice corro in bagno a farmi una doccia fresca, oggi fa davvero molto caldo. Appena entro in bagno noto che sul viso ho una striscia bianca e scoppio a ridere, non sapevo che di notte sbavassi.
Mi denudo e svelta mi lavo, adoro sentire le coccioline fresche che corrono sulla mia pelle.
Ogni tanto regolo la temperatura per non ci gelarmi troppo e dopo 15 mi avvolgo in una salvietta.
Mi vesto e seduta davanti alla mia specchiera mi sistemo i capelli,
legando in treccie due sottili ciocche di capelli, come fosse una coroncina poi mi metto un filo di mascara e, prima di fare colazione, allaccio le all star bianche con le citazioni di John Lennon scritte sul tessuto.
Quando sceldo i brontolo della pancia si fanno sentire rumorosamente e quindi prendo il succo, una mela e dei biscotti integrali, e torno in sala per sedermi sul tappeto a mangiare.
Dieci minuti dopo mio fratello Fabio scende dalle scale di corsa sistemandosi la giacchetta di pelle e facendo così svolazzare i suoi rasta a destra e sinistra.
Amo i suoi capelli, gli ha sempre avuti così che io ricordi e io non gli ho mai avuto più lunghi dei suoi.
-Ti accompagno a scuola , se vuoi?-
mi dice sistemandosi il dilatatore che gli ho regalato quando sono andata in Egitto con le mamme.
-Certo, grazie - urlo mentre sistemo e poi entro nel bagno a lavarmi i denti.
Quando finisco prendo lo zaino con il gufo e gli elefanti e seguo mio fratello fino al parcheggio del condominio in cui abitiamo.
Fabio apre le portiere del suo T2, con il viso disegnato di Janis Joplin sulle portiere, e lo mette in moto.
Lo osservo mentre guida. Non ci avevo mai pensato, ma mio fratello è veramente bello: i suoi occhi blu, come il mare, quando il sole caldo sta morendo immergendosi nelle acque, e le sue labbra sono di un rosa che pare zucchero filato alla fragola, mentre i capelli lunghi sono di un biondo fantastico che sotto la luce diventa preziosissimo oro.
Accendo la radio e Red Hause di Jimmy Hendrix parte a tutto volume, mentre Fabio apre i finestini per rinfrescare il furgone, dopo poco si ferma davanti alla mia scuola.
-Fa' la brava a scuola!- Mi urla strizzando l'occhio, appena mi dirigo sul muretto dove i miei amici mi aspettano .
-Ok, e tu fai il bravo a lavoro! -
Rido, è anche lui.
" Quanto è bella la vita"
Mi saluta con la mano e poi se ne va. Elena mi corre subito incontro per abbracciarmi assieme a Michele, che lancia la cartella a modo buchè di una sposa.
Restiamo un po' fermi in questo intreccio di braccia ma poi suona la campanella così ci dividiamo .
Io e Michele nella classe del Liceo con indirizzo musicale mentre Elena e Estefan vanno in quella con indirizzo artistico.
Prima ora abbiamo Solfeggio , la seconda Italiano , poi Tecnologie musicale ,matematica e scienze.
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-Direi che la giornata è andata bene, no?-
Parlo con Michele ma penso che non ascolta .
-Hey , ci sei ?-
È come imbambolato, seguo il suo sguardo fino ad arrivare ad una ragazza con dei tacchi vertiginosi.
Io non ho mai messo i tacchi perchè mi sembrano scomodi..come il reggiseno, cosa serve metterlo se ci sono i top?
-Uhmm...chi é quella?-
Finalmente il ragazzo ragiona .
-Non saprei ma non capisco perchè è vestita come una che deve andare a una sfilata di moda?-
Io odio la moda ..le persone secondo me si devono vestire come voglio ,cioè intendo che se io voglio mettere i pantaloni a zampa di elefante nel 2015 io gli metto senza avere le persone che mi guardano male.
Senza accorgemene io e Michele ci siamo avvicinati alla ragazza sconosciuta.
-Ciao,sei una nuova studentessa?-
La ragazza si gira legandosi i capelli in una coda da cavallo .
-Ehm..sì-
Io e Michele gli sorridiamo.
-In che indirizzo sei ?-
-Scienze Umane-Di colpo sembra un po' triste Michele.
-Wow, bello-
Adoro quelli delle scienze umane , sono sempre così pazienti e quando ritornano dall asilo hanno in mano i disegni che gli fanno i bambini.
-Co..conosci , già qua..qualcuno della tua cla..cla..sss..sse?-Michele balbetta?
- No , ma non importa sono solo venuta a provare la scuola , le lezioni le inizio a settembre-
-Si, certo.È stato un piacere parlare con te..ehm..-
- Marianna, voi come vi chiamate?-
-Mi mi..-Ancora balbetta?
-Lui è Michele e io Jo...noi facciamo il liceo Musicale quindi visto che le nostre classi sono sullo stesso piano ci vedremo spesso..ora dovremmo andare, ciao! -Parlo molto velocemente perchè sono giá le una e se non ci sbrighiamo io e Michele perdiamo l'autobus.
Salutiamo Marianna e ci avviamo verso la stazione.
-Da quando balbetti?-
Rido.
-Da quando mi sono preso una cotta per Marianna-
Io ho avuto solo una cotta in tutta la mia vita e io e lui ci eravamo anche messi insieme ma dopo tre mesi che eravamo fidanzati lo trovai con le labbra sopra quelle di Ugo, un mio amico gay.
-Wow..non si vedeva -
-Davvero?-
Michele sorride contento .
-era ironoco -rido fragolosamente.

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