Capitolo 13

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Sono seduta sul divano .
Osservo attentamente la casa di John .
Le pareti della sala sono bianche, monotone e la mobilia moderna rende tutto così regolare e geometrico..non mi piace la sua casa.
Pensavo che John fosse più creativo...più interessante.
Abbiamo ordinato la pizza per cena ,visto che nessuno aveva voglia di cucinare e la domestica non c' era.
Osservo delle foto della madre di Julian, i capelli biondi gli incorniciano il viso e gli occhi grandi sono sorridenti..é una bella donna, perchè allora John ci prova con me?
La porta della sala si apre e John si siede affianco a me.
Le guance sembrano andare a fuoco e tutto diventa più caldo.
-Julian si è appena addormetato..dopo 3 fiabe diverse..-
Sorrido.Adoro Julian , è un bambino così intelligente ed intuitivo..ad un certo punto della cena ha chiesto a John perchè mi guardava di continuo ...
-Allora , dove pensi di dormire..i tuoi nonni hai detto che ti potrebbero uccidere se ritornassi ora-
Lo guardo negli occhi..non resisto , voglio baciarlo ..ma non posso.
-Boh..magari sto sul divano-
Sono seria , invece lui ride..
- No..dormi tu in camera mia e io sul divano , ok?-
Fuori sta piovendo...anzi diluviando.
Annuisco a John , che mi osserva mentre faccio una fotografia con la mia mente alla parete bianca.
Entra un gatto dalla finestra , quello che l' altra volta era in camera mia .
-Oddio , Paul dove eri finito?-
John si alza e prende in braccio il felino grigio che tranquillo chiude gli occhietti verdi e gli fa le fusa.
Ascolto il gatto e intanto John esce con Paul lasciandomi sola di nuovo.
Mi alzo e mi avvicino a un disegno tutto colorato  ma un po' sbiadito, è stato fatto da un bambino però è vecchissimo sarà degli anni 40..
Ritrae un bambino e una donna per mano con sopra scritto Julia...che bel nome..magari è la sua bisnonna e ha chiamato Julian in memoria di Julia..boh!.
- Vieni Jo !-
Seguo la voce di John fino a una stanza tutta colorata con tappeti e parei con li jing e lo jang e con vari segni di pace...ecco il mio vero John♡.
- Questo è il mio studio !-
Wow..stupendo..sia la stanza ..sia lui.
- Che lavoro fai ?-
- Lo scrittore di poesia e libri .. scrivo canzoni per i cantanti..-
- Wow..tipo per chi ?-
- Paul Mccartney e Richard Starkey -
- Cosa ?...Omg io gli adoro!-
- Si ..bè gli aiuto a scriverle-Abbassa lo sguardo ..sembra come se pensasse di aver sbagliato a dir queste cose..
- John ?-
- Si ..- Alza lo sguardo e ha gli occhi lucidi..
- Stai bene?-
Annuisce .
- Puoi restare a casa tua io esco a fare una passeggiata ..devo prendere una boccata d' aria..-
Faccio di sì..sono preoccupata per lui.
Mi lascia di nuovo sola nella sala e chiude lo studio a chiave ....cosa dovrà proteggere.
Pernde la ciacca e va via.
Resto sul divano sdraiata ..cosa devo fare?
Appoggio le mani sul mio viso e le lacrime mi escono quando penso alle mie mamme..a mio fratello.
-Ho fatto un brutto sogno !- Una dolce vocina triste ferma i miei singhiozzi  e mi asciugo la faccia bagnata.
- Vieni qui-
Julian corre da me e si siede sule mie gambe..
- Cosa hai sognato ?-Il bambino si stroppiccia gli occhi e poi mi racconta l' incubo in cui lui venica rapito da dei mostri con le zampe da gallina.
- Allora erano dei polli!- Dico cercando di tirargli sul il morale mentre Paul si avvicina a noi facndo le fusa.
Julian ride e io sono felice .
- Vuoi vede la mia camela-
-Certo-
Prendo la sua manina e mi guida .
Ha un letto a forma di auto e sulle pareti ci sono appiccicate le stelline che si illuminano al buio.
Sorrido e gli dico so mettersi nel lettino, gli rimbocco le coperte e prendo un libretto nella sua piccola libreria ...sono tutti libri vecchi ...molto vecchi .Guardo la data di pubblicazione dietro al libro " 1944" .
Saranno tutte cose dei nonni di John...e bello che conservi le cose.
Accarezzo i capelli di Julian e gli leggo una storia finche non chiude i suoi ochietti vivaci ...quando mi piacerebbe essere sua mamma...però lui ha già una mamma.

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