Esco dalla stanza e la nonna mi da una forte pacca sulla schiena.
-Cammina dritta-
Che pallosa..
Feci colazione e poi uscimmo di casa.
In macchina un silenzio assordante e il profumo di lavanda della nonna fluttuavano.
Ero tentata a prendere il telefono per mettermi le cuffie nelle orecchie ma i nonni me lo hanno ritirato prima .
Resto tra i miei pensieri per un po' poi il nonno si ferma.
Un uomo mi apre la portiera ...che cazzo fa?
-Buon giorno signori Smith e signorina Fornaciari , vi stanno aspettando nella sala delle visite i signori- tossisce e lascia in sospeso la frase mentre ci accompagna dentro.
Questa famiglia sarà amica dei nonni..però che villazza ..è enorme sta casa .
Il giardino sembra non avere fine..oddio hanno anche i cavalli.
Gli vedo correre lontani in un recinto..poverini sono come me..anime selvaggie rinchiuse in una gabbia.
Quando il maggiordomo apre il portone resto con la bocca spalancata per la grandezza di questa abitazione ..da fuori si vedeva che era enorme ma non così tanto.
Seguamo il maggiordomo in silezio che cammina retto e a tempo di una marcia fino a una sala e qui ci saluta con il capo.
Una donna bionda sui 50 è seduta sul divano con il marito di circa 60.
Affianco all ' uomo c'è un ragazzo con i capelli scuri e ordinati , gli occhi marroncino chiaro e ha le guance leggermente rosa sul suo viso elegante e raffinato.
Si alza e incominciano le presentazioni e quando lui mi stringe la mano la sua trema leggermente come se gli avessi dato la scossa.
-Padre , ritengo che io e la signorina Fornaciari dovremmo conoscerci meglio ? Potrei fargli vedere la nostra casa e il giardino.-Mi sorride.
- Certo figliolo ,andate che noi e i signori Smith dobbiamo parlare di affari-
Usciamo dalla sala e nel corridoio si presenta come farebbe un ragazzo normale.
- Chiamami George quando non ci sono i miei genitori-
- Ok, George e tu chiamami Jo-
Annuisce, poi mi prende per mano e corre.
Entriamo in una camera dove dischi e poster dominano le pareti e sul letto c' è la coperta con la faccia di David Bowie.
-Oddio..David, io lo amo -Mi aggrappo al braccio di George senza accorgemene e lui mi sorride.
-Vuoi ascoltarlo mentre resriamo qui a conoscerci-
Arrossisce e un po' anche io.
-Ok.-
Gli album "The man who sold the world"," Pin ups"," Hunky Dory" e tanti altri partono e accompagnano la nostra conversazione.
-Dunque tu fai il Liceo Musicale..anch' io volevo farlo ma i miei mi hanno obbligato a frequentare il Liceo Classico e ora sto facendo un' università particolare...però Wolly , il maggiordomo mi ha insegnato a suonare la chitarra-
Tira da sotto il letto la chitarra in legno e fin dalle prime note so che è una canzone di David Bowie.
Lo guardo cantare ..mi piace questo George.Termima dolce e poi mi guarda negli occhi..ora forse so cosa sentiva Francesco per me.
George mi sistema una ciocca dietro l' orecchio e mi accarezza il viso che poi incornicia con le mani e si avvicina assaporando le mie labbra ..riestiamo così per un po' ..abbracciati poi ci stacchiamo sorridenti mentre il maggiordomo entra avvisandoci che devo tornare a casa dunque lo saluto con un altro bacio..però veloce e scendo le scale velocemente ancora con la voce di David Bowie in testa.
Poi torno a casa pensando a George e alle sue dita mentre accarezzava il mio viso o quando pizzicava le corde.
Sorrido pensando peró anche a John il papà di Julian.
Quando arriviamo a casa la nonna prepara la pasta( non la fa bene con gli italiani) e pranziamo mentre penso al ragazzo che abita nella casa oltre la parete dello sgabuzzino.
Rido é immagimo Johh ..che mi bacia.SPAZIO DELLO SCRITTORE:
CON QUESTO CAPITOLO VOGLIO RICORDARE DAVID BOWIE MORTO IERI..IL 10 GENNAIO 2016 ..DUE GIORNI DOPO IL SUO COMPLEANNO E LA PUBBLICAZIONE DEL SUO ULTIMO ALBUM.
RICORDERÒ PER SEMPRE DAVID BOWIE CON LA SUA MUSICA NEL CUORE.
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La ragazza Hippie
RandomQuando stai bene con te stesso nulla ti può portar via la voglia di vivere, neanche la morte