Manca meno di mezz'ora al nostro arrivo.
C'è un sole che spacca le pietre ma io sono con una felpa.
È piena estate eppure sono appoggiata al finestrino dell'auto come se piovesse e fosse pieno inverno.
Per strada non c'è anima viva apparte qualche vecchietta che fa una corsa mattutina.
L'avevo detto io, ci sono solo vecchiette.
Faccio un respiro profondo e sono immobile fuori mentre dentro di me il cuore a pezzi sta ballando con la tristezza e la rabbia sulle note di Lettera.
Non so quante volte io l'abbia ascoltata ma questa volta senza un apparente motivo mi ha fatto piangere.
Piangevo in silenzio con le lacrime che scendevano a livello delle lentiggini.
Tutto il viaggio lo passo poi con le cuffie senza ascoltare niente,voglio solo un po di silenzio.
Non finisco nemmeno di pensare la frase "tra quanto arriviamo?" Che una scritta "Benvenuti a villa Scampi" si vede da lontano.
Prima arriviamo prima mi butto sul letto a vedere qualche film dal Mac.
Scendiamo dall'auto e mentre io e la mamma andiamo a prendere il nostro piccolo appartamento, papà va posare la macchina.
Facciamo il giro di tutto il villaggio e prima di trovare la nostra casa.
Una sola cosa era buona.
La mia stanza,al secondo piano, era con vista mare. Così anche se non avevo voglia di scendere potevo vedere il tramonto che finisce a mare. È davvero una cosa bellissima...
Tornando al mio disagio,appena entrata in casa non avevo visto lo scalino e sono inciampata io e tutte le 3000 valige che mi portavo dietro.
#MaiNaGioia :)