Poco dopo arrivano i piatti.
Vedo Miriam che non so se mangia mentre dorme o dorme mentre mangia, giuro.
La sveglio per bene con uno schiocco delle dita.
Strofina gli occhi e poi accenna ad un sorrisino.
"Oggi pomeriggio shopping?" Le chiedo per iniziare una conversazione.
"Oh certo.. Per me va benissimo."
"Passi da me o ti passo a prendere io?"
"Nah passo io da te"
"Va bene"
"Sta sera hai intenzione di fare qualcosa di carino o restiamo al parco e poi dormiamo sugli scogli?"
"No ti prego sugli scogli no, sono scomodissimi!"
Ridiamo insieme.
"Beh potremmo andare in centro,prendere un gelato e andare in discoteca sta sera"
"Ma va, tu così addormentata vorresti andare in discoteca?"
"Hai ragione.. Facciamo un film a casa mia?"
"Perfetto."
Parliamo un altro po', il tempo di finire il pranzo.
Guardo l'ora e vedo che sono le 15:30.
"Senti io devo riposare 1 oretta, che ne dici se paghiamo.. CAZZO IL PORTAFOGLIO A CASA!" Urlo quasi. Anche lei sgrana gli occhi ricordandosi di non averlo mai portato.
Ci avviciniamo al bancone per spiegare la situazione al cassiere.Miriam sarebbe andata a prendere il portafogli mentre io sarei rimasta lì ad aspettarla, ma una voce MOLTO familiare ci interrompe.
"Pago io". E ovviamente come sempre me li ritrovo davanti.
"No davvero non è necessario,ora corro a casa e.."
"Il conto grazie." Dice senza volerne sapere.
Ebbene sì.
C'era Federico che uscito DALL'UOVO di Pasqua ci offre il pranzo.
Ovviamente io non dico più niente ma Miriam si sente presa per il culo e vuole andarsene ma per la seconda volta viene bloccata. Non fa in tempo a girarsi che si ritrova a pochi centimetri dal viso di Ben.
Si irrigidisce e siccome sento nell'aria un po' di tensione alzo i tacchi (in realtà sono sandali ma okay) e mi allontano.
Anche io però,non è che vado molto lontana.
Una volta pagato il conto sento stringermi il polso.
"Se non hai di meglio da fare, potemmo andare a fare due passi sulla spiaggia".
Rimango con un po' di battito accellerato ma quando mi giro e incrocio il suo sguardo rimango pietrificata. Dio solo sa quanto sono belli quegli occhi.
"Ehm in realtà.." Rispondi incerta.
"Ti prego. Sarai qui quando dovrai andare a fare shopping con la tua amica, promesso".
Annuisco poco con il capo e iniziamo a camminare verso la spiaggia.
"E così ci segui? Da quanto?"
"Più o meno 1 anno e mezzo."
"Woh.."
"Eh già. Posso farti una domanda?"
"Certo"
"Perché ve ne siete andati senza avvisare? Perché quando ci avete visto in acqua non siete venuti anche voi? Non abbiamo saputo più niente. Tutto il tempo a telefono.."
"Oh beh, ti spiego. Mi è dispiaciuto davvero tantissimo di non aver avvisato ma noi..ci siamo fatti prendere dall'emozione" dice grattandosi la nuca con il capo abbassato.
Lo guardò un po' interrogativa.
"La nostra casa discografica aveva chiamato e ci aveva comunicato che a fine mese partiremo per la Spagna, andremo a proporre la nostra nuova canzone.. È la nostra carta vincente che ci permetterà di entrare nel mercato latino. Poi dovremmo partire e andare anche a Miami. Tutto questo non lo abbiamo retto e abbiamo "giocato" a rincorrerci. Era passato un bel po' e noi avevamo fame per cui.. Beh ci siamo ritirati tardi e non ci siamo nemmeno ricordati di avervi lasciate sulla spiaggia. Volevamo aggiustare le cose e spiegare ieri sera ma non ci avete dato la possibilità. Almeno adesso vi è più chiaro.. Non è stato di nostro proposito ma noi..avevamo la testa da tutt'altra parte.''
Rimango in silenzio.
"Siamo stati degli idioti e lo sappiamo ma .. Se possiamo scusarci facendo qualcosa, lo faremo. Sta sera ci siete?"
"Io davvero sarei già impegnata con mir-"
"Aaah, quel film lo potrete vedere dopo o un altro giorno. Sulla spiaggia gli scogli sono scomodi, il bar non è proprio l'ideale per due ragazze assonnate ..beh direi che il parco sia un posto perfetto."
*silenzio*
"Ti va..??" Dice quasi sottovoce.
"Oh beh.. diciamo che si potrebbe fare."
"Stai dicendo che potreste darci buca?"
"Dipende se riusciamo a svegliarci."
Accenniamo ad una risata.
Dio il suo sorriso..
