Capitolo 10

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Arrivati nei giardini ridevamo come due ragazzini, mi girai a guardarlo ed era veramente bello vederlo contento... Mi piaceva come la luce che veniva dalla casa gli illuminava il profilo affilato... Sarebbe stato bello disegnarlo... Basta!
Mi accorsi che lo stavo guardando ed abbassai gli occhi continuando a ridacchiare e poi arrossii quando mi accorsi che le nostre mani erano ancora intrecciate
Di colpo, la mia mano divenne il centro di tutte le mie emozioni: il piacevole contatto con la pelle fresca di lui, il modo in cui le nostre dita si incastravano... era una sensazione talmente piacevole che quasi sentivo solletico
Avrei dovuto rompere il contatto: ormai non ci vedeva più nessuno, non c'era motivo perché ci tenessimo la mano... Ma non volevo rompere quel contatto.
Sollevai gli occhi verso Draco che mi sorrise "sei mai stata nei giardini?"
"No" risposi "non sono mai venuta a Malfoy Manor"
"Già, dimenticavo" guardò un attimo davanti a se "ti faccio fare un giro" tornò a guardarmi negli occhi sorridendo "sono sicuro che ti piaceranno"
"Ok" annuii facendogli segno di precedermi; così Draco cominciò a camminare, ma incredibilmente neanche lui mi lasciò la mano...Non poteva non essersene accorto..
Comunque venni presto distratta da quel pensiero poiché davanti a me si aprì un magnifico spettacolo di fiori ed alberi e fontane... Tutto illuminato da milioni di luci... Adoro la magia
Mi avvicinai ad occhi spalancati al giardino e non riuscivo a fare altro che sospirare di meraviglia
Sentii Draco ridacchiare accanto a me "lo sapevo che saresti stata contenta"
"Come potevo non esserlo?!" Feci una giravolta lasciandogli la mano " questo posto toglie il respiro"
"Non hai ancora visto il meglio" mi passò vicino e mi afferrò il polso cominciando una corsetta " vieni!"
Lo seguii attraverso tutto quello splendido posto, poi svoltammo a sinistra in fondo al viale e ci ritrovammo in una specie di corridoio tra due siepi altissime, continuammo ancora un po' in avanti e poi ci fermammo davanti ad un'apertura sulla destra
Draco passò oltre quella "porta" e mi fece cenno di seguirlo così entrai; mi ritrovai davanti un posto ancora più bello del giardino precedente, più bello a dire il vero, di ogni posto in cui ero mai stata: le siepi altissime formavano uno spazio chiuso, come una stanza d'edera; il pavimento era una distesa di morbido muschio verde con una stradina di ciottoli tondi e grigi; c'erano fiori argentati ed altri che splendevano di luce propria, gli alberi erano pieni di foglie fruscianti e sotto uno di essi c'era una bella panchina di ferro battuto; vicino, un laghetto simile ad una pozza d'argento liquido e non c'era un angolo in cui non brillasse silenziosa una lucciola... Bellissimo!
"Cosa ne pensi?" Chiese Draco allargando le braccia "wow..." Riuscii a dire
"Lo so" disse dirigendosi verso la panchina per poi sedersi "questo è il giardino di mia madre: mio padre glielo ha regalato dopo la guerra, perché venisse qui a non pensare"
"Un gesto molto dolce" dissi avvicinamdomi per sedermi di fianco a lui "la ama molto" disse guardando il vuoto " ed era dura per lei... Per via della gente, sai... Non eravamo..."
"Posso immaginarlo" dissi, visto che non andava avanti "è stato difficile per noi quindi... Capisco perché tuo padre l'ha fatto" continuai a guardarmi intorno "potrei dimenticarmi di tutto in questo posto"
Ci fu qualche secondo di silenzio nel quale sentii i suoi occhi su di me è quando mi girai mi stava ancora guardando... Ma non mi sentii in imbarazzo e non distolsi lo sguardo, ci guardammo semplicemente negli occhi per qualche secondo
"Allora..." Si riscosse "che bella notizia hai ricevuto?"
"Oh!" Distolsi lo sguardo "mi hanno presa all'accademia" sorrisi
"Wow!" Sorrise Draco "congratulazioni As!" "Grazie" risposi automaticamente tornando a pensarci
Draco saltò su e mi tese la mano
"Vuoi ballare per festeggiare?" Mi chiese alzando un sopracciglio
"Ma non lo abbiamo già fatto?" Risi
"Ma ora so per cosa festeggiamo!" Protestò rimanendo con la mano tesa
"Va bene" poggiai la mano sulla sua e lui mi fece alzare dalla panchina e mi afferrò per la vita
"Madam" ammiccò con la testa alla sua spalla per indicarmi di poggiarci la mano
"Messere" risposi "non c'è musica"
"Se parliamo piano si sente la musica da dentro il salone" rispose alzando l'indice
Ascoltai attentamente e dopo qualche secondo sentii i violini che suonavano
"Bene" disse Draco a bassa voce prendendomi la mano e cominciammo a danzare lentamente in cerchio
Bisbigliammo un po' di tutto e di niente, ma era bello vedere come potevamo parlare all'infinito senza annoiarci mai, di qualsiasi cosa; e di come non ci fosse imbarazzo a parlare di cose personali come se fossimo dei vecchi amici
Gli avevo raccontato che adesso ad Hogwarts era diventato materia di studio anche l'incanto patronus ed io ero molto orgogliosa di riuscire a produrne uno corporeo
"É un delfino" gli dissi aspettando la reazione "wow" spalancò gli occhi "molto insolito un animale acquatico"
"Già è curioso" risposi, me lo avevano detto in molti, a partire da Harry Potter: era lui infatti che veniva ad insegnarci l'incantesimo un paio di volte la settimana
"Me lo aspettavo da te" Draco interruppe il mio treno di pensieri
"In che senso?" Chiesi incuriosita
"Non poteva essere qualcosa di ordinario" mi sorrise "il patronus rappresenta l'anima in forma animale: tu non sei certo normale!" concluse
"Ah no?"Ridacchiai scherzando, "no" rise anche lui "sei decisamente partcolare!" Continuai a ridere, lasciando vagare lo sguardo; ero particolare! Sempre meglio di niente... Era calato il silenzio tra noi ma non mi dispiaceva: non era un silenzio imbarazzato... Ma decisi di romperlo comunque perché mi ero appena accorta di una cosa:
"Stiamo ballando da 4 canzoni te ne sei reso conto??" Mi girai verso di lui e lo vidi riflettere un secondo
"No" poi continuò sorridendo "in realtà, è più di quanto abbia mai ballato con una ragazza"
"Davvero?" Non potevo credere alle mie orecchie! Il grande ruba cuori Malfoy... Beh suppongo non abbiano avuto il tempo di ballare. Comunque lui sembrava divertito dalla mia perplessità ed infatti cominciò a ridere "Si sei la prima ad aver resistito fino al quarto ballo" la sua risata mi metteva allegria
"Quindi ho già il primato" sorrisi mio malgrado. La canzone terminò ed all'improvviso mi resi conto di quanto tempo doveva essere passato
"Forse adesso dovremmo tornare alla festa" dissi staccandomi (controvoglia) dalle braccia di Draco "siamo spariti da un po'... Forse ci staranno cercando"
"Si giusto" annuì lui; mi girai per dirigermi verso la porta
"Ma mi concederesti un'ultimo ballo?" Mi fermai e mi girai; era ancora vicino al laghetto con le mani nelle tasche della veste che mi guardava... Ma non sorrideva stavolta, era serio
"Vuoi festeggiare ancora?" Scherzai cercando di alleggerire l'atmosfera
Probabilmente se ne accorse e mi sorrise "Stavolta non è per festeggiare" tese la mano verso di me "stavolta è perché sei bellissima"
Non riuscivo neanche a capacitarmi dell'effetto che quelle parole ebbero su di me; mi avvicinai a lui come in trance e posai la mano sulla sua tesa, lui mi attirò dolcemente a se, io posai il mio braccio sulla sua spalla
Cominciammo a muoverci lentamente, guancia contro guancia: in questo ballo non c'era spazio per le parole, era un ballo diverso da quelli precedenti, di sicuro non era un ballo tra due amici
La canzone volò velocissima: finì ed io non ero ancora riuscita a far abbassare la mia frequenza cardiaca e mi imbarazzava molto perché lui sicuramente si era accorto del mio battito accelerato; ci fermammo e staccammo i nostri volti per ritrovarci immobili, sempre stretti a guardarci negli occhi. Poi Draco si avvicinò al mio viso e mi dette un bacio delicato sulla guancia
Il mio cuore saltò un battito
Si tirò indietro e mi sorrise "beh, dovremmo proprio andare"; sorrisi a mia volta anche se non ero completamente lucida: avevo la testa leggera e le farfalle nello stomaco
Ci tenemmo per mano mentre tornavamo verso la villa, e via via che ci avvicinavamo, la mia mente si schiariva e tornavo padrona di me; parlammo come avevamo fatto all'andata, come se quell'ultimo ballo non ci fosse stato ed arrivati in sala ci riunimmo al gruppo dei nostri amici
Poco dopo io, Daphne ed i miei genitori andammo a casa ed una cosa mi era ormai chiara mentre mi scioglievo la pettinatura davanti allo specchio del bagno: ormai ero innamorata di Draco Malfoy

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