Capitolo 20

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Accidenti!! Continuavo a pensarlo dalla sera prima! La mia bacchetta! La mia bellissima e preziosa bacchetta, compagna di molte e molte avventure, si era spezzata... Ed anche in modo abbastanza ridicolo...
Tornando indietro: erano ormai passare le vacanze di natale, eravamo a gennaio; io e Draco ci frequentavamo ormai da un mese e... Era fantastico! Ero già innamorata di lui prima, ma ora poterlo baciare, stringere... Era qualcosa che mi dava talmente soddisfazione che... Beh era difficile anche spiegarlo a me stessa, ma sentivo come se tutto fosse possibile, il mondo era bello!!
I miei genitori erano ovviamente contentissimi e, tutte le volte che Draco veniva a casa, sembravano delle ragazzine innamorate... Anche mio padre! Ovviamente non mi avrebbero mai costretta ad un matrimonio combinato, ma se uscivo con un purosangue di buona famiglia meglio...
Daphne se ne andò dopo natale, come avevo sospettato, ma questa volta si portò dietro qualcuno: Blaise! Lei non sapeva dei sentimenti che lui provava nei suoi confronti; Blaise le disse solo che voleva un po' di avventura, e lei fu ben felice di partire con un amico
Per quel che riguardava me, ero tornata al Ghirigoro per chiedere di riottenere il mio posto, ma non avevo speranze: me ne ero andata appena prima di settembre, ovvero appena prima della partenza per Hogwarts, quando si lavorava di più; avevano assunto un altro ragazzo che se la cavava molto bene a detta del proprietario
Avevo provato a dare il mio curriculum (davvero misero) un po' a tutti, ed ormai stavo per cedere ed andare a chiedere un posto al ministero della magia: i miei gufo e mago erano ottimi, mi avrebbero sicuramente preso in considerazione per almeno una decina di uffici; il fatto è che io non volevo un posto in ministero... Non volevo passare le mie giornate dietro ad una scrivania... Senza contare che non avrei avuto tempo per disegnare
Così ero un po' pensierosa mentre andavo da Ollivander a spendere una parte dei miei ultimi risparmi per una bacchetta nuova; non racconterò che sia successo: basti sapere che è successo per caso, in modo davvero stupido e c'entrava Draco
Mi fermai davanti al negozio di Olivander: era rimesso a nuovo (era stato distrutto durante il mio secondo anno ad Hogwarts dai mangiamorte), ma aveva sempre quell'aria un po' mistica ed antica che mi faceva sospirare. Feci un bel respiro ed entrai
Cominciai a camminare adagio verso il bancone e, quando vi arrivai, sentii uno scalpiccio da dietro gli scaffali ed apparve la faccia sorridente di olivander
"Ah! Signorina Greengrass, che piacere!" Mi prese la mano tra le sue con premura; io adoravo olivander, l'aria da pazzo me lo rendeva solo più simpatico, notai che era invecchiato molto velocemente negli ultimi anni... Era stato tenuto prigioniero e torturato nella casa dei Malfoy durante la guerra... Io e Draco non parlavamo mai della guerra...
"È venuta qui per una nuova bacchetta?" Mi chiese dopo qualche secondo che non parlavo "si" mi riscossi sorridendo "mi scusi, si, la mia bacchetta si è rotta ieri sera in un incidente" presi la bacchetta spezzata dalla mia borsa e gliela porsi; lui la prese e la saggiò con le dita, scuotendo la testa "non c'è modo di ripararla"
"Lo sospettavo" sospirai "peccato, era una meravigliosa bacchetta"
"Lo era davvero signorina Greengrass" mi sorrise "oh, mi chiami Astoria per favore" quell'uomo mi piaceva troppo per farmi chiamare per cognome
"Astoria" riprese sempre sorridendomi "ebano e corda di cuore di drago, molto rara, come la ragazza a cui apparteneva"
"Lei capisce molto delle persone dalla bacchetta che le sceglie" affermai affascinata: l'arte della fabbricazione di bacchette mi aveva sempre incuriosita
"In realtà è così" il signor olivander sparì tra gli scaffali "ed è una cosa buona: così ho un'idea di quali bacchette proporre... Ne ho talmente tante qui dentro!" Tornò con un paio di scatole lunghe e basse "ad esempio, so che per lei devo cercare bacchette adatte ad una grande intelligenza, ma anche ad una sensibilità molto profonda"
"E questo lo ha capito dalla mia bacchetta rotta?" Chiesi sorpresa
"Certo che no" rise "l'ho capito quando ha detto 'le bacchette che scelgono il mago' e non 'le bacchette che il mago compra'" mi fece l'occhiolino "lei è molto cresciuta e diversa dalla bambina che era quando entrò qui la prima volta" mi porse una bacchetta ma sentii da subito che era sbagliata, non mi capiva
"Non credo sia questa" dissi subito restituendogliela
Parve sorpreso "lo ha capito solo tenendola in mano?" Mi guardava incuriosito "beh si" risposi, paurosa di aver detto qualcosa di sbagliato
"Beh, signorina Astoria, lei è molto più speciale di quello che pensavo" mi sorrise porgendomi una seconda bacchetta "sarebbe davvero una bravissima fabbricante di bacchette"
"Mi piacerebbe tanto" risposi saggiando la bacchette tra le dita... Anche questa sembrava sbagliata e la restituii
"Un momento!" Olivander sparì di nuovo tra gli scaffali infiniti della sua bottega e tornò dopo un paio di minuti
"Questa è una bacchetta molto vecchia" mi disse spolverando la scatola "più vecchia di me! La fabbricò mio nonno... La provi" me la porse
Presi la bacchetta e la sentii mia, più della prima; la agitai e dalla punta scaturì una nebbiolina argentata che riempì in pochi secondi tutta la stanza
Non mi era mai successo e non avevo neanche pensato ad un incantesimi in particolare; mi girai agitata verso Olivander, che però sorrideva piacevolmente colpito "11 pollici, sibilante, piuma di fenice e melo" mi guardò interessato "quando mio nonno la costruì disse da subito che non sarebbe stato facile trovare la persona adatta a questa bacchetta: doveva essere qualcuno che avesse in se una forte, fortissima magia, insieme ad un'intelligenza particolare ed un animo pacifico e sensibile" mi sentii lusingata
"Ma come mai questa nebbiolina?" Chiesi perplessa "beh" rispose lui con un'alzata di spalle "ci sono molte versioni su ciò che accade quando un mago o una strega agitano la bacchetta per la prima volta; quello a cui credo io e che la mia esperienza mi ha in qualche modo confermato, è che la prima scintilla di magia, rivela ciò a cui siamo destinati nella vita; per esempio, dalla prima bacchetta del signor Charlie Weasley, scaturì una bellissima fiammata di fuoco rosso sangue... Ovviamente non sapevo che avrebbe intrapreso una carriera nella cura dei draghi, ma sapevo che la sua vita sarebbe stata votata a qualcosa di pericoloso ed affascinante come il fuoco"
Rimasi affascinata dal racconto "chissà cosa significa una nebbiolina argentea" mi chiesi a voce alta guardando la mia bacchetta "beh, posso venirle in aiuto anche questa volta Astoria, poiché ho già visto questa nebbiolina"
"Davvero?"
"Si: in verità significa che la sua vita sarà votata all'arte, ma un'arte molto particolare visto che ha una sensibilità magica molto profonda, quasi religiosa... In realtà, era una nebbiolina che speravo di veder scaturire dalla bacchetta dei miei figli. Dalla mia bacchetta scaturì una nebbiolina simile a quella, ed anche da quella di mio padre e mio nonno e da quella di quasi ogni olivander dall'inizio dei tempi!"
"Vuol dire che...?" Chiesi col respiro accelerato "non vuol dire proprio niente, se lei non vuole: mostra l'attitudine, il nostro destino non è segnato... Ma se le interessa, Astoria, le vorrei offrire di lavorare qui con me nella mia bottega, dove potrò insegnarle il mestiere di fabbricante di bacchette" mi sorrise speranzoso
"Beh..." Ero scombussolata... Ma che dicevo?!? Certo che volevo! Era sempre stato un mio sogno nascosto ed avevo bisogno di un lavoro! "Certo!" Risposi entusiasta
"Bene!! Signorina Astoria... Sono davvero felice! Ora so che l'arte da tempo portata avanti dalla mia famiglia sarà in buone mani!" Mi prese le mani tra le sue stringendole grato
"Abbiamo un anno intero prima che arrivino i ragazzi di Hogwarts a cercare nuove bacchette e potrò insegnarle molto... Forse tra 2 o 3 anni, cominceremo già a vendere le sue bacchette!!"

Draco's pov

Ero un po' agitato: mi avevano chiamato in ufficio e non sapevo perché... Cosa poteva essere? Forse era una promozione?? Ah! Basta!! Probabilmente erano solo dei moduli compilati male, non dovevo farmi illusioni
Continuai a camminare nei corridoi ed i miei piedi mi portarono, senza che me ne rendessi conto, dove dovevo arrivare
Bussai alla porta ed entrai; mi ritrovai davanti un bellissimo ufficio con un caminetto, una bella scrivania, qualche poltrona ed un tappeto antico sul pavimento
"Buongiorno Malfoy" sentii una voce alla mia destra ed infatti vi trovai subito chi temevo, in piedi, con le mani dietro la schiena che mi osservava
"Signor Weasley" risposi senza emozioni nella voce; Bill Weasley si fece avanti, un uomo alto e robusto, i capelli rosso fuoco erano raccolti in una coda ed il viso sfigurato mi osservava con attenzione. Tra la mia famiglia e gli Weasley non correva buon sangue... Io da parte mia cercavo di comportarmi normalmente, ma il risentimento c'era ancora
"Saprai perché sei qui, Draco" continuò lui "stai facendo un lavoro impeccabile e il tuo superiore ti ha proposto per un avanzamento di grado; si è liberato un posto nella mia divisione, tu sei il primo in classifica" andò a sedersi dietro la scrivania "magnifico" risposi cercando di contenermi: era molto difficile fare strada alla Gringott
"Non così in fretta" rispose lui "alla mia divisione vengono affidate le missioni più complicate; quindi ti dovrai aspettare dei lavori il triplo più pericolosi di quelli che hai svolto finora" guardandomi negli occhi "Draco, il posto che stai per occupare era di un uomo molto esperto che è morto in missione"
Deglutii, ma sapevo tutto quanto: avevo desiderato quel posto da subito, forse anche con un'intenzione infelice di essere negligente e cancellare dal mondo i miei peccati insieme a me stesso; ma dopo, una volta ripresomi dalla guerra, lo volevo per dimostrare chi potevo essere, che cosa potevo fare... Potevo farmi perdonare "lo so signore" risposi calmo
"Non chiamarmi signore, Malfoy" rispose brusco "entrambi sappiamo che non lo fai volentieri, quindi niente facciate" "d'accordo" risposi serio, guardandolo negli occhi
"Se lo fai per riscattarti, non c'è bisogno che rischi l'osso del collo: sei stato perdonato e non devi dimostrare niente a nessuno" mi disse secco
"Senza offesa, Weasley, io devo dimostrare a tutti che non sono quello di prima... Dovrò dimostrarlo per tutta la vita, con ogni mia azione" risposi anche io diretto "se tu mi vorrai nella tua divisione, ti porterò rispetto ed eseguirò i tuoi ordini"
"Questo è certo" mi guardò dritto negli occhi "il posto è tuo; questo è il tuo primo compito, partirai tra una settimana, per le prime 8 missioni sarai affiancato da Danes" mi passò un fascicolo di pergamena composto di un solo foglio "sappiamo poco" osservai
"Tutti i nostri fascicoli sono così" mi rispose lui "è per questo che è difficile: non ti puoi preparare"
"C'è la farò" lo guardai dritto negli occhi e poi mi girai verso la porta
"Lo so" lo sentii dire prima di chiuderla alle mie spalle

Astoria's pov

"Ciao bellezza" sollevai lo sguardo dal mio libro e vidi che uno sconosciuto di era seduto nella sedia davanti alla mia, al mio tavolo
"Hai sbagliato persona" gli dissi con un mezzo sorriso, cercando di fargli capire che doveva andarsene
"Una ragazza seduta da sola in un pub? No, credo di aver trovato la persona giusta" mi fece l'occhiolino... Ovviamente non aveva capito!
"Senti" mi lanciai un'occhiata intorno "sto aspettando il mio ragazzo, è meglio se te ne vai"
"Non ci credo" rispose lui richiamando l'attenzione della cameriera per chiederle da bere "secondo me ti vuoi solo liberare di me"
Ero davvero stufa! Presi un bel respiro
"E se anche fosse?" Rimasi di stucco, ma riconobbi subito quella voce; infatti poi sentii le mano di Draco poggiarsi sulle mie spalle "ti ha chiesto gentilmente di toglierti dai piedi"
"D'accordo" si alzò l'altro "è tutta tua"
"Lo so" Draco si chinò verso di me è mi diede un bacio, poi si sedette nella sedia lasciata libera "ciao" mi sorrise prendendomi la mano
"Ciao amore" sorrisi "ti devo raccontare un sacco di cose" mi sorrise dolcemente
"Comincia" mi incitò me nutre ordinava il caffè
Gli raccontai tutto: della bacchetta, di Olivander, del mio nuovo lavoro
"È fantastico!!" Sorrise felice
Poi fu il suo turno di raccontarmi del suo lavoro, la sua promozione
"Caspita..." Non ero troppo convinta
"Dai! Io sono stato felice per te" cercò di sdrammatizzare "ed io sono felice per te, ma... Sarà molto pericoloso"
"Starò attento" mi accarezzò la mano
"Stai tranquilla, ti prometto che tornerò sempre"
Sorrisi: era inutile fare storie, lui aveva deciso... E sapevo che sarebbe stato attento "lo hai promesso" gli puntai il dito contro "non puoi deludermi"
Mi afferrò il dito e mi tirò verso di lui per darmi un bacio "prometto"

Scusateeeee per il ritardo stratosferico ma mi sono ammalata in modo orribile ed ho dovuto fare i salti mortali per recuperare con i corsi e gli esami...
Comunque spero che vi piaccia, cercherò di aggiornare prima possibile col prossimo capitolo per farmi perdonare
Ci stiamo avvicinando alla fine :(

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