"Ehy Gemma sai con chi ho parlato e di chi ho il numero al concerto?" Le chiesi appena fummo in macchina.
"No, con chi?" Chiese lei ancora eccitata per il concerto.
"Durante la pausa sono uscita un attimo e mi sono scontrata con un ragazzo che lavora per i The Vamps accordandogli le chitarre, ha detto di essere un amico del bassista lì come si chiama il tizio, abbiamo parlato e alla fine mi ha dato il suo numero anche se sa che ho il ragazzo"
"Oddio davvero? Hai parlato con l'amico di Connor? O mio Dio, hai anche il suo numero? Ti prego me lo dai?"
"No che non te lo do, non so neanche se lo incontrerò e non voglio che lo spaventi povero" dissi poi.
"Antipatica, ma almeno sai in che città abita?"
"So che è di Birmingham, ma dovrei chiamarlo per accordarci e dovrei chiedere anche a Mike se per lui non è un problema" dissi riflettendoci su.
"E da quando devi chiedigli il permesso per uscire con un amico?"
"Da quando questo amico non lo conosco neanche io" sbuffai. "Comunque, ti sei divertita?"
"Sì un sacco Evelyn, grazie mille, non so cosa avrei fatto senza di te"
"Non ci saresti andata, semplice"Qualche giorno dopo dovevo andare al mio corso di fotografia. Era il mio ultimo anno di liceo, poi sarei andata a studiare fotografia al college. Era da sempre stata una mia passione, già da qualche anno frequentavo un corso serale di fotografia ed ero abbastanza portata, il mio sogno era quello di fare la fotografa per un'agenzia giornalistica di New York. Fin da piccola mi piaceva fare foto, con qualsiasi strumento avesse una fotocamera, facevo foto a tutto, in tutte le occasioni.
Stavo appunto andando al corso a piedi giusto per farmi una passeggiata finché vidi un ragazzo familiare, Barry, il ragazzo con cui avevo parlato al concerto, con altri tre ragazzi, stava chiacchierando animatamente con loro e io, non volendo farmi vedere da lui perché non gli avevo ancora scritto, aumentai il passo, ma ovviamente la fortuna non sa neanche che io esisto.
"Hey Evelyn" lo sentii, mi fermai e mi girai lentamente verso di lui con un sorriso tirato.
"Ehy Barry, come va? Niente più concerti per ora?" Chiesi mentre lui si avvicinava e gli altri tre si guardavano confusi per chissà quale motivo, uno di loro mi sembrava familiare, mi pareva di averlo visto da qualche parte.
"È finito il tour e per un po' non mi muoverò da qui, che ci fai in giro?" Chiese mentre gli altri tre tornarono alla loro espressione normale forse essendo ancora un po' confusi.
"Sto andando al mio corso di fotografia serale e sto per fare ritardo, quindi ora vado, ci sentiamo, ciao Barry e amici di Barry" dissi salutando anche loro per educazione prima di girarmi e continuare per la mia strada."Quindi lo hai incontrato anche per strada, ma non gli hai ancora scritto? Ma sei scema?" Mi sgridò Arianna un pomeriggio che fummo tutte e due a casa.
"Non so che cosa scrivergli mi sembra che uscire con lui sia sbagliato, insomma io sto con Michael" dissi scettica.
"Ma ti ha detto lui stesso che non vuole provarci con te, che ti costa?"
"Non lo so, ma scusa se non vuole provarci con me allora che mi chiede a fare di uscire?"
"Se te lo ha chiesto vuol dire che gli stai simpatica, non tutti cercano quello, poi magari è fidanzato anche lui, che ne sai?"
"Probabile uno bello come lui non ha difficoltà a trovarsi una ragazza di certo" dissi prima di tapparmi la bocca con le mani per quello che dissi.
"Aspetta un attimo... Hai appena ammesso che un ragazzo che hai appena conosciuto è bello?" Chiese incredula.
"Beh che problema c'è? Se uno è bello è bello, non ci posso fare niente e comunque ora gli scrivo" presi il telefono aprii Whatsapp e gli scrissi un semplice:
IO -Ehy ciao Barry, sono Evelyn, è ancora valido l'invito per un gelato?-
Mi rispose solo dopo un paio di minuti, quasi che stesse aspettando il mio messaggio.
BARRY -Allora non ti sei dimenticata oppure non volevi, da come sei scappata l'altro giorno mi sembrava di sì, comunque, dove vuoi che ci incontriamo?-
IO -Dipende da dove andiamo, Starbucks va bene? Ci troviamo direttamente lì?-
BARRY -Okay, domani alle 15.30 va bene?-
IO -Perfetto-
BARRY -A domani-
IO -A domani-
"Fatto, ci troviamo da Starbucks domani pomeriggio" le dissi.
"Guarda che gli occhi li ho, ho visto quello che scrivevi"
"Brutta impicciona" sbuffai facendo finta di imbronciarmi.
"Beh adesso non ci resta che decidere cosa mettere per domani, su forza alza il culo" disse tirandomi un cuscino.
"Ma se neanche tu sei in piedi"
"Ma io non devo provare le cose" disse ovvia.
"Che palle che sei"
Dopo due ore riuscimmo a trovare un accordo anche se non capisco il motivo di preoccuparsi tanto, era solo un'uscita tra amici.
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Give me love // Bradley Simpson
FanfictionUna comune diciannovenne si ritrova obbligata dalla madre ad accompagnare la sorella minore, di quattordici anni, ad un concerto di un gruppo che neanche conosce. La cosa la irrita parecchio visto che quella sera doveva vedersi con il suo ragazzo Mi...