PREMESSA, QUESTO CAPITOLO CONTIENE UNA SCENA CHE HO PRESO DALLA MIA SERIE PREFERITA, NON VI DIRÒ QUALE PER CERCARE DI NON FAR CAPIRE LO DIRÒ A FINE CAPITOLO. BUONA LETTURA E MI SPIACE ANCORA PER IL RITARDO.
"Ev"
"Eeeeev"
"Okay l'hai voluto tu" Furono le ultime parole che sentii prima di essere sbattuta letteralmente con il culo per terra.
"Ma che diamine?" Dissi irritata. "Che problemi hai?" Le sbraitai contro, dopo avermi amorevolmente buttato giù dal letto e guardandola truce.
"Non ti svegliavi, ho dovuto usare le maniere forti" disse semplicemente alzando le spalle sorridendo come un angioletto.
"Sai dove le ficco le tue maniere forti la mattina?" Le risposi ancora sul pavimento.
"Che ore sono?" Le chiesi dopo essermi alzata.
"Le sette"
Che cosa?! Ma stiamo scherzando? Le sette?
"Tu. Che hai detto?" Le urlai dietro mentre lei scappò dalla camera, la rincorsi fino al tavolino dove i ragazzi già vestiti stavano facendo colazione mangiando come dei maiali come al solito, tranne Bradley che straordinariamente stava seguendo la dieta mangiando una mela. Ci guardarono stralunati poiché continuai a urlare in italiano contro Arianna che invece rideva di gusto a tutti i miei originali insulti.
"Ehi, ehi, ehi" ci interruppe Tristan.
"Che diamine stai blaterando?" Rise Bradley guardandomi.
"La sto insultando" spiegai incrociando le braccia ancora arrabbiata.
"E per quale assurdo motivo lo stavi facendo? In italiano per di più?" Chiese Connor.
"Perché mi ha svegliata alle sette di mattina, le sette! Lo sa che io quando posso dormire dormo fino alle dieci e poi in italiano gli insulti suonano meglio" spiegai alla fine alzando le spalle.
"Seriamente? Quali sarebbero questi insulti? Se possiamo saperlo?" Rise James.
"Non potete saperlo" affermai decisa.
"Dai solo uno" Chiesero tutti insieme, erano talmente sincronizzati che mi fecero paura.
"Okay, microcefali in calore" dissi per poi scoppiare inaspettatamente a ridere per le loro facce.
"Da dove li tiri fuori?" Rise Connor.
"Dalla mia testolina e ora, volete spiegarmi perché siete vestiti alle sette di mattina e
perché diamine mi avete svegliato?" Sbottai dopo che smisero di ridere come dei deficienti."Oggi abbiamo il giorno libero grazie a dio e andremo a fare un giro per la città e se volete potete fare shopping" spiega Tristan.
"Oh, okay allora mi vesto" dissi e mi diressi verso la nostra camera. Ma non potevano dirlo ieri, che cavolo non mi si dice mai niente.
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Passammo tutta la mattina a girare per la città di Newcastle e in quel momento ci trovammo in un fast food a mangiare, io e Bradley ovviamente mangiammo la cosa più sana che un fast food avrebbe potuto avere: un'insalata ed erano dieci minuti che Bradley si lamentava del fatto che gli umani non dovrebbero mangiare erba, perché ovviamente secondo lui non siamo delle capre e che l'insalata, gli spinaci e tutti gli ortaggi verdi siano in realtà erba coltivata, secondo me l'erba se l'è fumata altro che capre e insalaterba.
Dopo una lunga serie di minacce da parte mia, Bradley finalmente finì l'insalata e noi potemmo uscire da quel posto schifoso pieno di cibo spazzatura.
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Give me love // Bradley Simpson
FanfictionUna comune diciannovenne si ritrova obbligata dalla madre ad accompagnare la sorella minore, di quattordici anni, ad un concerto di un gruppo che neanche conosce. La cosa la irrita parecchio visto che quella sera doveva vedersi con il suo ragazzo Mi...