Passarono due mesi e poco meno di un mese dopo avrei dovuto ricominciare scuola, l'ultimo anno di liceo. La mia relazione con Michael funzionava ancora bene, Arianna era sempre con me, mentre con Barry le cose erano migliorate di molto, eravamo diventati molto amici e ci sentivamo spesso, ci incontravamo e passavamo alcuni pomeriggi insieme, capitò anche di passare del tempo anche con gli altri tre suoi amici con cui condivideva la casa.
Quando andavamo in giro però, sembrava quasi paranoico per qualcosa, si guardava spesso intorno, soprattutto nei luoghi dove vi erano più persone e la maggior parte dei posti dove andavamo erano quasi deserti, con poche persone, quando gli chiedevo se c'era qualcosa che non andava lui cambiava sempre discorso o liquidava l'argomento. Era abbastanza sospetto a dire il vero, ma mi ci abituai presto non facendoci più molto caso. Stavo appunto andando da lui per passare il pomeriggio a casa sua con lui e i suoi amici che scoprii chiamarsi Cameron, Jordan e Trevor.
Quando arrivai alla villa, che ho sempre pensato troppo grande per quattro ragazzi, probabilmente qualcuno di loro era di una famiglia abbastanza benestante, bussai e aspettai che quei nullafacenti mi vennero ad aprire, aspettai un paio di minuti prima che si spalancasse la porta e mi si presentarono davanti tutti coperti di farina, dalla testa ai piedi, quando mi videro mi stritolarono in un abbraccio che mi sporcò completamente.
"Ma che diamine ci fate conciati così?" Risi.
"Tentavamo di fare una torta, ma non è stata una buona idea, ci daresti una mano?" Disse Barry.
"Mmm...okay, tanto sono già lercia, cosa volete che prepari?"
"Qualcosa di italiano" rispose Cameron.
"Okay, allora vi farò una torta al cacao tipica brianzola, dovete sapere che io non sono proprio milanese, ma vengo da un paese piccolo in mezzo al verde per fortuna, peccato che mi sia dovuta trasferire, certo non vi avrei incontrato, però mi piaceva davvero molto quel posto. Durante le vacanze andiamo sempre un paio di settimane dai nonni e dagli zii, abbiamo ancora la casa là, non siamo riusciti a liberarcene, era troppo importante per noi" spiegai mentre preparavo l'impasto.
Dopo mezz'ora la torta era nel forno e dopo altri trentacinque minuti era pronta, la lasciammo raffreddare per poi tagliarla e mangiarla.
"Allora? Che ve ne pare? È buona?" Chiesi curiosa.
"Dovremmo assumerti come cuoca, eh ragazzi?" Disse Jordan.
"Concordo" Trevor.
"Già" Barry.
"Assolutamente" Cameron.
"Beh modestamente sono troppo brava" dissi vantandomi teatralmente e tutti risero.
"Io però ora devo andare dalla mia ragazza, quindi ciao ragazzi, ciao Evelyn" si alzò Trevor.
"Pure io vado...a dormire però, fare torte mi ha sfinito" rise Jordan.
"Io vado a fare una doccia invece" si dileguò Cameron.
"Ti va di andare a fare due passi?" Mi chiese Barry quando rimanemmo soli.
"Certo"
Uscimmo di casa e andammo un po' in giro per la periferia della città, ma Barry continuava a guardarsi attorno fino a quando non gli chiesi perché.
"Barry ma c'è qualcosa che non va? Perché continui a guardarti intorno? Cerchi qualcuno?"
"Eh? No, no tranquilla, nessun problema"
Dopo un'oretta e mezza arrivammo davanti a casa mia, mi abbracciò e si allontanò salutandomi, ma io ancora mi chiedevo il perché di tutto quel guardarsi attorno.Qualche giorno dopo stavo studiando a casa quando mi arrivò un messaggio da parte di Mike.
MIKE <3 - Vieni a casa mia, per favore-
Risposi subito allarmata.
IO - Mike va tutto bene? -
MIKE <3 - Non proprio, tu vieni-
Presi le chiavi della macchina, la borsa, il cellulare e uscii di casa diretta verso la sua. Appena arrivai suonai, aspettai pochi secondi prima che mi venisse ad aprire, ma non era felice di vedermi, il contrario, appena mi vide i suoi occhi si scurirono e mi fece entrare scostandosi, senza dirmi niente, appena entrai lo seguii in soggiorno e lo vidi chinarsi sul tavolino da caffè e prendere in mano quella che sembrò una rivista e senza dirmi niente ma sempre perforandomi con lo sguardo me la passò.
"Che cos'è questo?!" Chiese abbastanza irritato, ma non riuscii a capire finché non vidi una foto mia e di Barry sulla copertina, ma cosa ci faceva una nostra foto sulla copertina di una rivista? Lessi la didascalia sotto e non potei credere ai miei occhi:
«Il cantante Bradley Simpson ha finalmente trovato la sua anima gemella? Il ragazzo infatti è stato visto più volte in compagnia di questa ragazza per le strade della periferia di Birmingham, sarà una nuova fiamma della popstar o semplicemente un'amica?»
Che cosa?! Bradley Simpson? Popstar?
"Mi stai per caso tradendo con un cantante? Certo che sei proprio stupida a pensare che non sarei venuto a saperlo visto che è uno famoso, bella scelta congratulazioni, stavo scherzando io quando, due mesi fa ti lamentavi del concerto di tua sorella e io ti dissi che magari ti saresti innamorata del cantante, non pensavo succedesse davvero"
Ma di cosa sta parlando?!
"Ma di che-"
"Fammi finire, perché a quanto pare è inutile continuare questa cosa visto che neanche io ti amo più e penso sia ragionevole finirla qui, tu con il tuo ragazzo famoso e io con la mia ragazza" Mi sentii crollare il mondo addosso, io amavo Micheal, lui pensava che io non lo amassi e che lo tradissi, invece era lui che non mi amava, era lui che mi tradiva, avvertii il mio viso bagnato di lacrime e lui che mi domandò:
"Perché piangi? Non è quello che vuoi anche tu? Stare con il tuo ragazzo?" Chiese confuso.
"Non c'è nessun ragazzo Michael, quello era il ragazzo che ho conosciuto al concerto è quello che è diventato mio amico, non ti ho mai tradito, io ti amo, qui quello che mi ha tradito sei tu, non io, solo...da quanto tempo?" Sembrò sorpreso e dispiaciuto nel vedermi così in lacrime.
"Tre mesi" altro colpo al cuore, tre mesi che mi tradiva, tre mesi di menzogne.
"Quando ero al concerto...e ti avevo chiamato, t-tu non eri andato a correre...tu stavi scopando con quella troia della tua ragazza! È così, ammettilo sporco bastardo" gli urlai dietro in lacrime, lui abbassò il capo e annuì leggermente.
"Addio Michael, mi fai schifo" presi la rivista che lasciai cadere qualche istante prima e uscii da quella casa dove avevo passato dai momenti più intimi a quelli più divertenti nei mesi passati, appena salii in macchina avviai il motore e partii verso la casa di Barry, o meglio Bradley e i suoi amici, ma mi fermai poco prima per cercare su internet il suo nome e trovare che era lui il cantante della band che tanto amava mia sorella e i ragazzi erano il resto dei componenti della band. Non riuscii a crederci, mi avevano mentito tutto il tempo, mi avevano presa in giro per due mesi, ecco perché quando andavamo in giro si guardava sempre attorno, aveva paura che lo avrebbero riconosciuto, peccato che però non sia servito a niente, in quel momento non sapevo più cosa pensare, la notizia che il mio ragazzo mi tradiva da tre mesi e quella che i quattro ragazzi che avevo conosciuto mesi fa mi avevano mentito per tutto il tempo mi avevano sconvolta, quando fui fuori casa loro mi chiedevo la ragione per la quale mi avessero mentito, se mi avessero mentito anche sulla loro personalità? Se tutto quello che ho passato con loro non fosse vero? Ovvio che era così, che senso avrebbe mentirmi solo sul proprio nome? Erano finti, non erano i veri loro e mi dispiaceva, eccome se mi dispiaceva, ero davvero felice di stare con loro, erano davvero simpatici. Mi decisi dopo qualche minuto a suonare il campanello cercando di mantenere la rabbia che si accumulò durante l'attesa, ma fu del tutto inutile visto che appena Barry o almeno, quello che pensavo fosse Barry, mi aprì la porta con un'aria sorpresa e innocente mi intrufolai all'ingresso senza nemmeno lasciarlo parlare ed esplosi:
"Tu brutto bastardo, come ti sei permesso tu e i tuoi amici? Per colpa vostra non ho più un ragazzo e sai perché? Te lo dico io il perché: pensava lo tradissi con te! Tu non puoi immaginare come mi sono sentita e come mi sento tutt'ora quando mi ha detto che anche lui non mi amava più e che da tre mesi aveva un'altra, tre fottuttissimi mesi! Tu lo sai come ci si sente Barry? O forse dovrei dire Bradley Simpson?" Detto ciò frugai nella borsa e quando trovai ciò che cercavo glielo lanciai contro come avevo fatto in precedenza con quello che adesso era il mio ex ragazzo. Lo guardai sgranare gli occhi quando vide ciò che c'era scritto sulla rivista e quando i suoi occhi scuri tornarono nei miei ancora più scuri per la rabbia, li vidi pieni di dispiacere, aprì la bocca per parlare, ma non lo lasciai neanche iniziare
"Non voglio sentire le tue scuse, non voglio sapere perché lo hai fatto, non voglio sapere perché tu e gli altri mi avete mentito per tutto questo tempo, mi fidavo di voi, ma forse l'unica cosa che so di voi è che siete dei bugiardi perché anche i vostri comportamenti, ciò che mi avete detto piacervi, amare fare, è tutto una bugia! Non voglio più saperne né dei tuoi amici, né della vostra band e specialmente non voglio più sentir parlare di te, non ti voglio più vedere e se mai mia sorella verrà ad un vostro prossimo concerto, stai pure sicuro che questa volta non sarò io ad accompagnarla" detto questo uscii da quella casa sbattendo la porta, salii in macchina e guidai per una meta ancora sconosciuta.BRADLEY P.O.V.
Sono un grandissimo idiota, un'emerita testa di cazzo, come ho fatto a non accorgermene? Avrei dovuto diglielo tempo fa, forse non avrei mai dovuto mettere in piedi questa messa in scena, mi misi le mani nei capelli e tirai un pugno alla parete che non fece altro che farmi male, imprecai e chiamai i ragazzi e gli spiegai cosa successe, loro d'altronde non fecero altro che dar ragione a Evelyn e del fatto che erano sorpresi che non lo avesse scoperto prima visto che sua sorella era una nostra fan e che poteva avere dei poster o foto in giro per casa. Le mandai talmente tanti messaggi che persi il conto, ma lei non ne visualizzò neanche uno, avevo combinato un grande casino, però quello stronzo del suo ragazzo poteva tirare fuori le palle e lasciarla invece di continuare quella farsa e tradirla per tre mesi facendola soffrire ancora di più, ma dovevo fare qualcosa, dovevo riprendermela, ci avrei provato in tutti i modi possibili, presentandomi anche a casa sua da sua sorella pur di riuscire a parlarle e spiegarle.
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Give me love // Bradley Simpson
FanficUna comune diciannovenne si ritrova obbligata dalla madre ad accompagnare la sorella minore, di quattordici anni, ad un concerto di un gruppo che neanche conosce. La cosa la irrita parecchio visto che quella sera doveva vedersi con il suo ragazzo Mi...