La confessione di Scoot

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Forse lo vedo. In mezzo ai cespugli. Credo che si sia spostato. Scoot avanza e io faccio lo stesso ma rimanendo un po indietro.
-Scoot forse posso farlo calmare.-gli dico.
-no, devo provare da solo. Lui non mi ha mai abbandonato e io mi comporterò allo stesso modo.-mi risponde.
-ok hai ragione.-gli dico.
Scoot avanza e va verso Stiles.
-forza Stiles prendi il controllo di te stesso non lasciare che il demone ti controlli.-dice Scoot.
-no. Scappate per favore non voglio farvi del male.-dice Stiles.
All'improvviso Stiles si avvicina a Scoot e gli tira una schiaffo.
-Scoot posso parlargli io?-gli chiedo.
Se lo Stiles cattivo continua a picchiare Scoot non si arriverà da nessuna parte.
-no ho detto no!-mi dice.
Il demone ha è preso il controllo di Stiles è continua a picchiare Scoot. Mi dispiace, Scoot non vuole far del male a Stiles.
-ahhhhhhhh.-grida Scoot.
-Stiles fermo!!!-dico.
Stiles si avvicina a me e si ferma
-chi sei tu per dirmi quello che posso o non posso fare?-mi risponde il demone.
-un amico.-
-dai max tu non sei un licantropo se ti fa del male non guarisci.-mi avverte Scoot.
-non mi farà del male.-
Mi sbagliavo. Stiles mi tira uno schiaffo e io mentre cado mi afferro a lui.
-lasciami.-
Io mi rialzo. E lo spingo verso un albero, ricevo un'altro schiaffo.
-Scoot, Allison tenetelo fermo che adesso provo a farlo ragionare.-esclamo.
Allison e Scoot si avvicinano. Allison posa l'arco e si avvicina a Stiles. Ok tutto apposto Stiles o quello che è, è bloccato e posso provare a farlo ragionare.
-Isacc vieni e tienilo fermo.-dice Scoot.
-ok signore.-risponde lui.
-perché che vuoi fare?-chiedo a Scoot.
Scoot mi afferra per la mano e mi porta dietro un albero, si mette a sedere su un ramo abbastanza basso e mi fa cenno di seguirlo.
-tutto ok? Che cosa è successo?-
-vuoi la verità, non è tutto ok. Non capisco come possa Stiles stare così male. Soltanto un paio di anni fa ci comportavamo da veri amici normali. Adesso siamo una squadra composta da un licantropo adolescente e un ragazzo normale che trova sempre la soluzione. Nessuno di noi voleva trovarsi in questa situazione.- dice Scoot con le lacrime che gli scendono dagli occhi.
Gli prendo la faccia e la giro verso di me.
-ascoltami per favore. Non importa. Quel che è fatto è fatto è nessuno può tornare indietro. Dobbiamo affrontare i nostri problemi quando arrivano. Essere un licantropo e avere degli amici che nonostante tutto darebbero la vita per salvarti, è il miglior regalo che si possa chiedere. Non sei inutile. Anche io quando sono arrivato volevo una vita normale. Una vita senza pericoli e senza timori. Ma una vita così non è una vita vissuta.-
-io.......-
-che c'è ora?-
-io ho paura. Ho paura di non poter salvare Stiles e non posso proprio permettermelo.-
-dai. Andiamo tu parlerai a Stiles non io. Dopotutto è compito tuo e di nessun altro.-
Mi abbraccia e io lo appoggio. Scendiamo dall'albero e ci incamminiamo verso Stiles.

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