Capitolo 2

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Federico sospirò, lasciando che il fumo scappasse veloce dalle labbra. Le nuvole grigie si aggrovigliavano in una cortina scura nel cielo di una Milano dormiente; le luci dei lampioni si spegnevano e i primi mattinieri percorrevano le fredde strade invernali.
Federico aveva dormito bene quella notte, ma il pensiero di aver desiderato Mika gli tamburellava in mente dal momento del risveglio. Si era acceso la seconda sigaretta e, abbandonato sul divano quella elettronica, Federico lasciava vagare lo sguardo dai tetti alti di Milano sino allo schermo del proprio cellulare. Un paio di volte aveva aperto la conversazione con Mika, il suo ultimo messaggio risaliva a due settimane fa: si salutavano, si promettevano di vedersi presto, ma Fedez non vedeva Mika dalla finale di X-Factor e quei mesi, in cui la sua rottura con Giulia aveva scandito i giorni, erano passati lentamente e con una strana sensazione di nostalgia nel petto. No, non era per Giulia: si erano lasciati, non si amavano più ed era più giusto in quel modo che in un altro.
Federico sapeva che c'era altro e ciò che era successo ieri sera lo mandava sempre più in confusione.
Un conto era eccitatarsi con una bella ragazza, un altro era farlo con un ..bel ragazzo?
Federico non sapeva se era giusto pensare che Mika fosse un bel ragazzo, perché ora non riusciva ad essere obiettivo. Sapeva che non era brutto, ma dire che era bello cambiava tutto. Quel "bello" si affiancava ad un altro concetto, ad un altro pensiero, ad un altro ..
Il vibrare del suo iPhone lo destò bruscamente dai suoi tormenti: sua madre gli aveva appena scritto che Beautiful Disaster era diventato disco di platino. Federico richiamò la madre ululando al telefono e ricevendosi un paio di insulti, ma Federico poco gli importava: era un'altra vittoria.
Immediatamente si collegò su Twitter e caricò una foto: lui e Mika nei camerini di X-Factor. Il riccio aveva un mezzo sorriso sulle labbra e Federico una delle sue tante espressioni da finto duro.
Si, poteva andare.
Ora doveva dirlo a Mika. Beh, l'avrebbe saputo .. o era meglio informarlo ?
Aprì ancora una volta la conversazione con Mika ed ebbe un tuffo al cuore quando vide che la giraffa in questione gli stava scrivendo un messaggio.

Happy for u .. Devo scoprire le cose da Twitter?? Haha ..e quella foto è orrenda.

Federico sorrise, rispondendo velocemente.

Non volevo disturbarti, giraffa. Quella foto la rovini solo tu..io sono al TOP.

Federico si accorse di avere i polpastrelli sudati quando premette l'indice sulla nota vocale: scoppiò a ridere, mentre il fanculo di Mika sembrava riempire la stanza.

Allora, dove sei ? Parigi, Londra, NY, Narnia?

Milano

Ah si? Cosa aspetti a farti vedere? L'invito a cena?

Si, aspettavo questo sono un uomo all'antica .. Voglio essere corteggiato.

Allora, signora Giraffa .. le andrebbe di venire a cena con me stasera?

Sure.

Federico si squadrò un'ultima volta nel finestrino della propria auto e arricciò il naso poco convinto. Indossava dei pantaloni scuri, una felpa della propria collezione #NoGodz e un cappello schiacciato sui capelli che quella sera avevano deciso di aver vita propria ed essere improponibili.
Beh, mica doveva vestirsi elegante stava semplicemente per cenare con un suo caro amico e l'eleganza poteva andare a farsi benedire.
Conscio di quel fatto, Federico si diresse verso l'ingresso del ristorante, in via Montenapoleone e il suo sguardo venne catturato dalla figura alta -quasi chilometrica- di Mika che avanzava verso di lui, avvolto in un completo blu scuro.
Federico sentì improvvisamente la gola arsa: non era una cena elegante, ma Mika qualsiasi fosse l'occasione era sempre impeccabile: lui invece si vestiva sempre in versione ti rapino la nonna o il piccolo bianco del ghetto.

-Ehi..- , Federico tese la mano in un gesto amico, ma dovette ricredersi quando le grandi braccia di Mika lo avvolsero in uno stretto abbraccio. L'odore del riccio gli invase piacevolmente le narici e Federico si sentì come una verginella alla sua prima cotta: doveva smetterla, assolutamente.

"I miss you!"
Sorrisero entrambi ancora stretti nell'abbraccio.

Federico sorrideva, rideva, versava vino in entrambi i calici e rideva ancora, beandosi dopo tanto -troppo- tempo della compagnia di Mika.
Mika svuotò veloce il proprio bicchiere e scoccando le labbra umide di vino rosso rivolse uno sguardo intenso a Federico.

"Beh, i tuoi Landlord erano proprio noiosi." , disse il riccio e Federico versò altro vino scuotendo la testa. La conversazione X-Factor era spuntata inevitabile perché entrambi amavano punzecchiarsi su quel piano.

"Si, credo che l'hai fatto capire pure a loro, Freud."

Mika sorrise ad uno dei tanti appellativi con cui il rapper era solito chiamarlo.

"È verità.", rispose semplicemente con quegli accenti messi a caso e che suonavano terribilmente eccitanti alle orecchie di Fedez che abbozzò ad un sorriso, mentre la mano andava prontamente a stringersi sul cavallo dei pantaloni.

"Sì, ma devi ammettere che hanno fatto belle esibizioni. Casette, bunker e gabbie a parte."

Mika bevve un altro generoso sorso e Federico seguì con lo sguardo il pomo d'Adamo che si muoveva ogni qual volta che il riccio deglutiva.

"Sì, insomma .. troppo smooth, senza passione.", disse con un gesto eloquente delle mani.

"Sai il fatto che tu dica le cose con quel visino carino non vuol dire che tu non sia un vero e proprio stronzo!"

Mika strabuzzò gli occhi.

"Io?!Brutto stronzo di merda!"

Federico scoppiò a ridere seguito a ruota da Mika e dal sapore di alcool che avevano ardente sulla lingua.
Non sapeva spiegare come, ma Mika lo faceva star bene in un modo semplice, senza troppi fronzoli giri di parole o imbarazzi e a Federico questo bastava e avanzava. Forse, la sera prima era .. confuso? E terribilmente eccitato, ma questo non voleva significare che voleva Mika. Forse quello era il suo momento 'omosessuale' che aveva bypassato durante l'adolescenza.
Si, doveva essere così.

Federico sbadigliò rumorosamente, mentre si sistemava meglio fra coperte e lenzuola: la cena si era conclusa tranquilla fra risate, chiacchiere e la promessa di non far passare altri mesi per uscire insieme. Si erano salutati un paio di volte sino a quando Federico non era salito in macchina e aveva allegramente strombazzato all'auto di Mika.

Sono stronzo?

Federico crucciò lo sguardo, non aspettandosi un messaggio da parte di Mika.

??

Tu hai detto .. che dico cose brutte e sono stronzo.

Federico sorrise piano allo schermo.

Si, sei stronzo.

Ma sono anche carino?

Federico si morse il labbro inferiore, indeciso su cosa scrivere. Forse doveva ignorare il messaggio, ma la curiosità si muoveva selvaggia nel suo petto. Perché quel tipo di messaggio? Lo prendeva per il culo?

Ti interessa ?

Mika ci impiegò un po di tempo prima di rispondere con un secco 'Si'.
Federico si passò una mano sul volto, non sapeva se le sue dita si muovevano sotto l'effetto dell'alcool, ma aveva già premuto invio e lanciato il cellulare sul lato sinistro del materasso, una volta occupato da Giulia.
Doveva dormire, aveva bisogno solo di quello .. non era il momento né l'ora per poter pensare a Mika. Era solo ubriaco e forse per questo aveva risposto a quel 'Si' che quasi risuonava come un ordine.

Sempre.

**
Eh, si .. sempre. Spero che questo secondo capitolo vi sia piaciuto. Al prossimo .. bye!

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