Le dita di Mika si muovevano fra i capelli corti di Federico che non riusciva a smettere di guardare il riccio: era ancora notte, erano ancora amanti.
Il silenzio era interrotto dai respiri regolari, dai baci e dalle parole sussurrate.
Federico si sentiva uno sciocco in preda alle emozioni, non riusciva a farne a meno, non voleva nemmeno tentare di allontanarsi e nell'egosimo del suo cuore non desiderava altro che avere Mika.
L'eccitazione di amarlo in segreto, di non far sapere a nessuno della loro passione cominciava a logorarlo."Cosa pensi?"
Federico gli baciò il collo e lo strinse maggiormente a sé, quasi aveva la paura di lasciarlo andare.
"Niente.", mentì e lo baciò ancora.
Mika crucciò lo sguardo poco convinto."You know .. saresti figo con la cresta alla moicana", scherzò il riccio arruffandogli i capelli.
"Beh, signora giraffa .. io sono sempre figo."
"Giraffa..", sbuffò divertito il riccio "Why?"
"Forse perché sei alto tre metri?", scherzò scoppiando a ridere. Mika mise su un broncio improponibile, beccandosi un altro bacio su quelle labbra che lo facevano impazzire.
"Maybe .. tu sei troppo basso.."
"Sì, ma tu continui ad essere comunque una giraffa."
Mika alzò lo sguardo al cielo, com'era solito fare e continuò ad a passare le mani fra i capelli del rapper che chiuse gli occhi, lasciandosi andare."Non andare..", sussurrò al suo orecchio.
"Devo.."
Federico lo strinse ancora di più, intrecciando le gambe nude alle sue e affondando il viso sul suo petto."Ti accompagno."
"Prendo il taxi, don't worry", sbadigliò stanco, ma Federico si era già alzato e si stava vestendo. Mika si issò sui gomiti e inarcò un sopracciglio, fissandolo con espressione incuriosita.
"Really.. davvero non c'è bisogno che tu accompagna me.", tentò ancora una volta con quegli accenti messi a caso che facevano impazzire Federico. In risposta, il rapper gli lanciò la camicia in faccia.
"Guardati, non sai parlare nemmeno l'italiano. Chissà dove finiresti."
"Fuck you."
La strada del ritorno fu silenziosa, Federico aveva i pensieri che gli vorticavano turbolenti in mente e dover accompagnare nuovamente Mika a casa, in quella casa dove c'era Andy, gli stringeva dolorosamente lo stomaco.
Si fermarono al semaforo e Federico si voltò verso il riccio: era bellissimo, pensò.
Mancavano un paio di isolati, doveva svoltare a destra, sinistra, superare lo stop ed infine .."Ho fame.", disse all'improvviso il rapper notando un furgoncino dei panini.
"Mh?"
L'odore di salamella gli arrivò sino al cervello, sterzò immediatamente in direzione opposta e parcheggiò a pochi metri dal furgone."Tu hai fame?"
"What?! A quest'ora vuoi mangiare quelle cose?!"
Federico scese dalla macchina lanciandogli un sorriso a trentadue denti.
"Prendo anche per te, allora. Tutto quel movimento mi ha messo fame, sai.."
Mika arrossì lievemente e roteò lo sguardo, mentre Federico si dirigeva quasi correndo verso lo sgangherato furgoncino colorato.
Già sentiva lo stomaco brontoalare quando risalì in macchina e scartò il panino.
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No Control
FanfictionFederico non era gay, ma quando il suo sguardo si posava sul culo sfacciato di Mika ogni sua certezza di eterosessualità se ne andava a quel paese.