Capitolo 15

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Federico si sistemò meglio gli occhiali da sole, stiracchiandosi sul lettino. Il sole stava affondando nell'oceano, simile ad una perla dorata e il cielo era di un arancione indescrivibile. Qualche stella cominciava a spuntare, la brezza leggera e il frastagliarsi delle onde sul molo gli facevano desistere di alzarsi da lì.
Joe non l'aveva sentito né rivisto e questo gli andava benissimo: si era trattata di una scopata occasionale, soddisfacente, selvaggia e che gli aveva provocato un leggero dolore alla schiena, ma anche quello gli andava più che bene.

"Allora, frate oggi devi scopare."

"Mh?"

Federico lo guardò da sopra le lenti, crucciando lo sguardo, mentre Fabio si sporgeva dal lettino accanto e gli mostrava il cellulare.

"È mai possibile che ancora non ti sei fatto nessuna? Io me ne sono trombate già tre."

Federico sbadigliò rumorosamente, cercando di sembrare il più naturale possibile.
Non poteva certo dirgli che, il giorno prima, si era scopato un ragazzo sul tappeto di una stanza.

"Si, ti ho sentito. Oh, yeah fuck me..Com'era, scusa non ricordo?", rise il rapper beccandosi un pugno sul braccio.

"Ridi, ma intanto quella a momenti se lo divorava il mio cazzo"

"Sei proprio un signore, Rovazzi."

"Ah, eccola! Guarda!", disse euforico sbattendogli praticamente il cellulare sul naso e mostrandogli il profilo di una ragazza dai lunghi capelli blu.

"Ma .."

"Sì chiama TigerLily", rispose prontamente scorrendo le foto "È una DJ, una vera maiala. Devi scopartela, te lo dico come amico."

Federico roteò lo sguardo, ma Rovazzi gli aveva già afferrato il telefono e stava digitando freneticamente sulla tastiera.

"Esattamente cosa stai facendo?"

"Le ho inviato un tweet. Se ti risponde, te la limoni e mi ringrazi leccandomi le palle."

"Col rischio che possa piacerti?"

Federico arricciò il naso, guardandosi un paio di volte allo specchio: indossava dei pantaloncini neri, maglietta nera e collana d'oro. I capelli li aveva portati all'indietro, poco convinto, ma Fabio aveva approvato aggiungendo che se lo sarebbe scopato.
Mugugnò indeciso, ma un urlo dall'altra stanza lo fece saltare per aria. Non fece in tempo ad uscire dal bagno che Fabio si fiondò su di lui, brandendo il cellulare a mò di bandiera.

"Ti ha risposto!"

"Ma chi?!"

"Ma come chi?! TIGERLILY!", ululò con tutto il fiato in gola, il volto era così rosso che Federico pensò che gli sarebbe svenuto davanti.

"Fa vedere"

Non ci credeva, quella ragazza aveva risposto e gli aveva lasciato il suo numero in privato: sembrava molto interessata e così anche Rovazzi che, immediatamente compose il numero; Federico non fece in tempo a bloccarlo che un sorriso contento si estese sul volto di Fabio.
Niente, per lui era finita.

La musica era altissima, assordante e vibrante sulla pelle. Federico sentiva l'euforica sensazione dell'alcool avvolgerlo: i movimenti cominciavano ad essere lenti, la vista annebbiata e solo questo poteva spiegare il perché non avesse ancora allontanato il sedere di TigerLily che, praticamente, sembrava essersi attaccato al suo cazzo.
Si trovavano in uno dei locali in cui Tiger suonava, erano suoi ospiti nel privé dove l'alcool scorreva a fiumi; la pista era ghermita di persone e le luci colorate si dipingevano sulla folta chioma blu: Tiger l'avevano incontrata in un altro locale e in dieci minuti scarsi di conversione Federico capì che era totalmente fuori di testa: euforica, allegra, dalla risata alta e contagiosa.. colorata.

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