La cena

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《MAYA YADO ZUKO! RIDAMMI QUELLE FOTTUTISSIME SCARPE!》
Eriko e Maya si stavano rincorrendo per casa da aquasi 10 minuto, Zero e Bunshichi ormai si erano arresi, erano seduti sul letto di Eriko con il telefono in mano aspettando che le due tornassero in camera.
Dopo poco le amiche tornarono :
《Zero, secondo te che mi devo mettere... un vestito o una roba più comoda?》
Zero alzò le spalle, e Maya nel frattempo si sedette in braccio a Bunshichi e disse:
《Provali entrambi, sia il vestito che la roba più easy》
Eriko si illuminò e corse subito nella sua gigantesca cabina armadio stracolma di vestiti e accessori.
Il primo look che provò era un stile semplice, shorts verde selva con una camicia nera a spalle scoperte abbinata a un cinturone nero con ingranaggi oro, inoltre indossava delle parigine a righe nere e verdi con delle scarpe altissime nere e oro.
Subito Maya fece una faccia quasi schifata commentando che non era adatto alla serata ed entrambi i ragazzi non ne furono granché colpiti.
Eriko tornò subito nella cabina a cambiarsi e scelse uno stile un po' più elegante, con un "Vestito da sera" semrpe nel suo stile.
Scelse un abito molto particolare: grigio a maniche lunghe di pizzo, con un bustino aderente e una gonna corta davanti e lunga dietro.
Il corpetto grigio scuro era decorato con catene di ingranaggi argento.
Le gambe Erano fasciata da parigine spaiate: una a righe grigio chiaro e scuro e l'altra grigia trasparente.
Le scarpe erano delle decoltè antracite scamosciate con tacchi vertiginosi.
Al collo portava un collarino argento decorati con don un paio di ingranaggi e intestata portava un cappellino a bombetta decorato con una veletta molto delicata.
Quando la ragazza uscì dalla cabina tutti rimasero a abocca aperta; la prima a commentare fu Maya
《O mio dio... sei bellissima》
Bunshichi fece una faccia soddisfatta commentando quanto le stesse bene il vestito.
Zero non commentò nulla... sorrise e basta perché vederla così bella gli faceva tornare quel calore al petto che non sapeva descrivere.
《Allora ragazzi, io vado a casa di Shin》
《Aspetta Eriko -disse Zero- se vuoi ti accompagno》
La ragazze annuì e i due uscirono.
Per tutto il tragitto non si parlarono, ma il silenzio tra loro non era un silenzio imbarazzante.
Appena arrivati a casa Tawara, Zero diede un bacetto sulla guancia a Eriko e le disse:
《Te lo ripeto, se hai problemi chiamami》
《Stai tranquillo, so quello che faccio》
Zero se ne andò ed Eriko suonò il campanello.
Dopo poco la porta si aprì e Shin si mostrò in tutta la sua bellezza.
《Wow Eriko, sei bellissima... questo colore ti sta veramente bene》
《Grazie tesoro》
Shin fece entrare la ragazza in casa.
Quando Eriko entrò rimase a bocca aperta... quella casa era stupenda.
《Wow Shin, casa tua è veramente bellissima》
《Grazzie bellissima, segumi e accomodati pure》
La sala da pranzo era veramente molto elegante, ma ad Eriko non interessava gran che, a lei serviva il computer dove il padre di Shin lavorava e dove teneva i fail delle varie autopsie.
Mentre Shin era in cucina a finire di preparare la cena, Eriko si inventò una scusa per lasciare la cucina e andare a cercare il computer dove il padre del ragazzo lavorava.
《Vai l'ho trovato!》 Esultò Eriko sotto voce.
Il computer era in uno studio infondo al corridoio del secondo piano.
La ragazza si avvicinò e lo accese. Fortunatamente non c'erano password e i fail erano tutti stranamente "facili" da aprire... infatti erano tutti vuoti.
Eriko cominciò a cercare ovunque, in ogni cartella, ma niente.
Dopo qualche minuto decise di tornare al piano di sotto da Shin, che nel frattempo aveva aperto una bottiglia di vino.
《Per lei mia sognora》
《Molto gentile, ma dimmi Shin, dovè che lavora tuo padre quando è a casa?》
Eriko sapeva che quella domanda era veramente stupida, ma perché non tentare.
《Bhe... non so a che ti possa interessare ma lui lavora sul suo portatile che sta nel suo studio, perché ti interessa?》
《Ma niente, così per curiosità》
《Senti Eriko, i tuoi genitori che lavoro fanno?》
A quella domanda alla ragazze venne da ridere, ma si trattenne per non fare figure da fessa e rispose
《Bhe mia madre "è andata da mia nonna" circa due anni fa e mio padre è in carcere》
Shin rimase a bocca aperta e si scusò.
《Stai tranquillo, non è un problema parlarne, piuttosto... io ti direi di gurdare quel pollo perché non penso sia normale che il fumo esca nero!》
《Cosa?!》
Shin si giró,dal coperchio della pentola usciva fumo grigio; subito il ragazzo corse ai fornelli per spegnere il tutto. il pollo che aveva preparato era ormai completamente bruciato e immangiabile. Eriko a quella scena non poté fare altro che ridere... rideva come una pazza e anche Shin non fu da meno. alla fine i due optarono per ordinare del sushi in un ristorante vicino. Anche se la ragazza si stava divertendo non poteva dimenticare il suo "lavoro" e così cominciò a pensare ad una scusa e ad un sistema per poter recuperare i dati del computer del dottor Tawara.

viva me!

Ciao ragazzi, scusate se ci ho messo gli anni ha scrivere questo capitolo, che per la cronaca fa proprio pena, ma mi serve per collegamento al prossimo... chissà cosa si inventerà la nostra Eriko... lo scoprirete nel prossimo capitolo.

La situazione di lui e di leiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora