L'arresto

2 1 0
                                    

Erano passati due gironi da quando i ragazzi avevano messo la chiavetta USB con tutti i fail incriminanti nella scrivania del preside Kiriu.
Quel giorno la polizia avrebbe perquisito l'ufficio del preside e se tutto fosse andato bene il prof sarebbe stato arrestato per il suo orribile crimine.
Erano le 10 di mattina ed Eriko era già in giro per i corridoi a cercare la polizia per vedere se avessero trovato la USB.
Finalmente arrivò il momento: l'ufficio del preside stava per essere perquisito.
Eriko era tutta un fremito, il suo piano geniale stava per funzionare e non aspettava altro.
D'un tratto la ragazza quasi non morì d'infarto, Zero l'aveva tirata a se e rinchiusa in un aula appena vicina a loro.
«Mio dio Zero! Ma sei stupido?! Se mi avessero vista?!»
Zero si mise a ridere e si avvicinò velocemente a lei stingendola per la vita
«Ma si bambolina, ho solo slavato il tuo bel sederino da due poliziotti che stavano arrivando dal corridoio a fianco»
Disse il ragazzo baciando Eriko, la quale fece un finto broncio.
I due sentirono dei passi fuori dall'aula ed entrambi si formarono, immobili.
I poliziotti stavano andando verso la segreteria.
Zero ed Eriko uscirono subito dopo dall'aula correndo in classe.
Quando la ragazza si sedette al suo posto Maya subito le si avvicinò
«Ehy Eriko... Hai fatto i giochini sporcaccioni con Zero? Perché un uccellino mi ha detto sabato sera avete dormito insieme»
Disse la ragazza con una faccia perfida e perversa.
«Si, il tuo uccellino ha detto bene, mi ha fatta urlare così forte che i vicini hanno chiamato la polizia»
Disse Eriko facendo scandalizzare la Maya. Era una bugia bella e buona ma la soddisfazione di mettere inquietudine alla sua migliore amica la divertiva come non mai.
La lezione continuò tranquilla per altre due ore fino a quando i ragazzi non furono interrotti da strilli e urla fuori dal corridoio.
Tutti si affacciano dalla porta per vedere, compreso il professore.
Eriko subito puntò gli occhi su Zero che ricambiò lo sguardo: loro sapevano perfettamente cosa era successo.
Due agenti di polizia stavano trascinando a forza il preside, il quale urlava e sbraitava cercando di liberarsi inutilmente.
Meno di venti minuti dopo il preside Kiriu fu caricato su una delle volanti della polizia e portato in centrale.
Tutta la scuola era sconvolta... Chi mai si sarebbe aspettato che il preside avesse mai potuto fare una cosa del genere?!
Le due ore successive passarono abbastanza in fretta, alcuni professori non fecero lezione per cercare di capire con chiarezza cosa fosse veramente accaduto, mentre altri fecero normalmente lezione.
Durante l'ora di inglese, nella classe di Zero ed Eriko entrò un poliziotto, il carissimo amico della ragazza, spiegando il perché dell'arresto del preside.
« Buongiorno ragazzi, so che prima avete Assistito a una scena orribile, ma sono qui per spiegare a tutti voi il motivo dell'arresto: sul computer del preside Kiriu sono state trovate innumerevoli prove a suo sfavore mostrando la sua colpevolezza.
Ora il preside è alla centrale di polizia e i miei colleghi si occuperanno del caso.
In oltre è stato catturato anche il suo complice, il dottor Tawara, il quale ha mandato i referti dell'autopsia al preside e ha contribuito al loro occultamento.
Noi agenti volevamo ringraziarvi del vostro aiuto e della vostra collaborazione»
Tutta la classe fece un applauso e prima che il poliziotto uscisse dall'aula chiamò un momento ad uscire Eriko.
«Allora uomo di poca fede... Ha visto che non ho ucciso io il professor Saito?!»
L'agente fece un ghigno e rispose
«Lo so ragazzina, ma conosco bene quelli come te e so che presto farai un passo falso e sbatteró anche te in prigione a marcire con tuo padre»
Eriko fece una fragorosa risata e si girò per tornare in classe, ma prima disse
«Ce ne vorrà di tempo prima di prendermi e sbattermi a marcire in carcere»
Dopo di che la ragazza si chiuse la porta della classe spalle.
Il pomeriggio, quando tutti uscirono da scuola Eriko, Maya, Zero e Bunshichi fecero come se nulla fosse mai successo: Eriko e Zero si avviarono come al solito verso casa facendo finta di non vedere il flirt tra Maya e Bunshichi, stessa cosa gli altri due amici.
Finalmente il caso era risolto e il colpevole arrestato.
Mentre i due ragazzi camminavano per strada, Eriko senza guardare Zero chiese
«Siamo stati bravi?»
La risposta arrivò immediata
«Più che bravi»

La situazione di lui e di leiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora