In biblioteca

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Erano le 17:20, Zero era davnti alla porta della biblioteca, camminava avanti e indietro, pensando a cosa fare per farsi notare da Eriko:non gli andava giù l'idea che una ragazza come lei, non cadesse ai suoi piedi!
Eriko stava salendo le scale, aveva un po' di ansia a stare sola con Zero, conoscendo la sua fama da playboy. Arrivò in cima alle scale e lo vide che la guardava con unafaccia un po' stupita: 《Ehy Yamada》
Salutò lei.
《Ciao Ishii, sei arrivata finalmente》Zero era stupito, non si era mai reso conto di quanto fosse carina Eriko, quel pomeriggio indossava degli shorts bronzo, con una cintura fatta di ingranaggi, una camicia con maniche a 3/4 a sbuffo, un corpetto di pelle tutto lavorato, delle parigine a righe bianche e marroni, con ai piedi degli stivaletti.
Portava inoltre dei guanti di pelle senza dita, e in testa aveva degli strani occhialini da saldatore anni 20 color oro che usava come cerchietto.
Questo look così insolito affascinava Zero, ma non poteva permettersi di darlo a vedere.
I due entrarono in biblioteca, era deserta, neanche la bibliotecaria si accorse dei due ragazzi.
Si sedettero al tavolo più lontano, uno difronte all'altro.
《Allora... guarda, ho preparato una animazione di come mi immagino il progetto del sistema solare. Pensavo di fare il sostegno di plastica con all'interno un meccanismo per farlo girare , e i pianeti farli in polistirolo.
Che ne pensi Yamada? Yamada? Qui terra chiama Zero Yamada, rispondete! ZERO SVEGLIA! 》
Zero si "risvegliò" di colpo e vide subito che Eriko lo stava guardando con un'espressione interrogativa.
《Sisi, perfetto sono d'accordo!》
La verità era che Zero non aveva capito nulla, e si era reso conto che anche Eriko se n'era accorta.
I due iniziarono a cercare libri sull'argomento per tutta la biblioteca. Alla fine si ritrovarono con una decina di libri polverosi, iniziarono a sfogliarli, fino a quando Zero non trovò un bellissimo disegno settecentesco stampato su un libro e li si illuminò:《Senti Eriko, per la presentazione orale perché non parliamo della differenza tra l'astronomia del 1700 e quella di oggi?》
《SÌ! È un'idea semplicemente fantasterrima, cioè fantasti》
《Fantasterrima?! Non immaginavo che una ragazza che parla il linguaggio dei segni per non farsi capire dagli altri, usasse "terminologie" di questo tipo》dopo di che Zero scoppiò in una fragorosa risata.
Eriko era diventata rossa in viso un po' imbarazzata e con un filo di voce disse 《Per favore Zero, non dire a nessuno di queste parole che invento, mi vergognerei troppo》
Il ragazzo tornò serio, e rimase un po' sorpreso dalle parole della compagna, ma sopratutto rimase quasi sconvolto per il fatto che era la prima volta che lo chiamava per nome: lo aveva sempre chiamato Yamada, tranne quella volta.
Zero fece un sorriso e rispose 《Non preoccuparti Eriko, non lo saprà nessuno. Ora però torniamo al progetto》
Eriko annuì, e il ragazzo continuò a parlare: 《 Allora, sai che io sono molto bravo a disegnare, potrei rifare io su tela questo disegno, tu farai il progetto meccanico e poi scriveremo insieme la presentazione orale》
I due parlarono ancora per un po' quando sentirono sette rintocchi di campane, Eriko si voltò verso la finestra e vide che il campanile della chiesa, segnava le 19:30.
《Oh no! È tardissimo,I miei saranno in pensiero, per di più a quest'ora non ci sono più autobus... ci impiegherò un'ora a tornate a piedi》
Eriko si mise mani tra i capelli e poggiò la fronte sul tavolo.
《Se vuoi ti posso portare a casa io in macchina, i miei non ci sono e se ritardo un po' no se ne accorgerà nessuno》
《 Davvero lo faresti?》
《 Certo, recupera le cose che andiamo》
I due ragazzi si avviarono vero il parcheggio della scuola, non si parlarono per il breve tragitto, ma entrambi sorridevano.
《Ecco, sali pure》
Eriko rimase a bocca aperta, una bellissima decapottabile bianca con profili oro li stava aspettando.
Salirono in macchina e Zero riportò a casa Eriko.
A un tratto, mise su un cd, e una delicatissima musica jezz di Annie Lennox iniziò a diffondersi nell'aria, e iniziò a cantare... Aveva una voce bellissima. Eriko chiuse gli occhi e iniziò ad ascoltarlo.
Lui se ne accorso e continuò a cantare per Eriko fino a che la macchina non si fermò:《Bimba...siamo rivati》le disse Zero. Eriko aprì gli occhi e si girò verso il ragazzo 《Grazie per il passaggio Yamada》
Eriko scese dalla macchina ma mentre si girava per andare Zero la fermò 《Senti Ishii, questo è il mio numero, così ci possiamo sentire per il progetto, Ah si un'altra cosa...chiamami Zero》
Eriko prese il bigliettino, lo gurdò e sorrise; senza guardare il giovane si girò e prima di andarsene disse sollevando la mano 《Allora buona notte...Zero Yamada》 ed entrò nel cancello di casa.

La situazione di lui e di leiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora