La situazione di lui e di lei

Una magica penna bic

Erano passate quasi 2 ore da quando Eriko aveva lasciato Zero.
《Maya, hai visto Eriko?》
《La mia ciambella? No non la vedo da un po', prima gli ho mandato un messaggio ma non mi ha risposto》
Zero ringraziò Maya e se ne andò a cercare l'amica.
A un tratto Zero passò davanti all'ufficio della vice preside e vide Eriko frugare nei cassetti della scrivania
《Eriko! Ma ti sei bevuta il colluttorio stamattina questo ti lavavi i denti?!》
《Ma va... sai che prima ti dicevo che avevo visto il prof Saito nascondere qualcosa in questa scrivania?! Bhe...voglio vedere cos'era! Il problema è che non trovò nulla, un cassetto è chiuso a chiave e gli altri sono vuoti. Senti...vai nel mio armadietto e recuperami un astuccino con disegnato sopra un panda》
Dopo una decina di minuti Zero tornò con una borsetta:
《Cioè...è questa tu lo chiami un astuccino?! Qua dentro ci può entrare seriamente il cadavere di qualcuno! E poi pesa una tonnellata!》
Eriko prese la borsa e la aprì completamente: all'interno vi erano pinze, forbici, cacciaviti e qualunque cosa potesse essere utile per scassinare .
《Ok... io non so che tu sei una poco normale, ma perché hai queste cose nell'armadietto?!》
《Che c'è? Tu hai i tuoi hobby e io ho i miei. Dai chiudi la porta a chiave》
Eriko prese dalla borsa una pinzetta e quello che assomiglia a un bisturi, iniziò a smanettare nella serratura del cassetto fino ad aprirlo...ma era completamente vuoto.
《Ma è vuoto! C'è sono il registro di classe!》
《Mio caro Yamada... si vede che non sei un esperto. Ti pare che la Kimura chiuda a chiave un cassetto solo con il registro? C'è qualcosa di più. Passami una penna bic》
Zero diede la penna a Eriko, lei la smontò e la infilò sotto al cassetto, a un tratto il fondo del cassetto si solevò.
《Doppio fondo...che banalità》
《Ma come hai fatto?! Anzi no...preferisco non saperlo》
《Come vuoi...ma ora andiamo prima che ci becchino》
《Come se non avessimo rischiato fino ad ora!》
I due ragazzi uscirono, Eriko aveva trovato nascosto nel doppio fondo una busta.
Eriko nascose la busta nel suo armadietto: 《Senri Zero, oggi pomeriggio dopo scuola andiamo nella biblioteca, voglio vedere cos'è questa busta!》
Il ragazzo fece cenno con la testa e se ne andò.
Il pomeriggio, dopo le lezioni, i due ragazzi si incontrarono in biblioteca.
Eriko aveva sempre con sé la sua borsetta da scassinatrice.
Prese un taglierino e aperì la busta.
《Ma che diamine...》
Zero iniziò a leggere a Eriko una lettere scritta dal ministero scolastico.
《Gentile professor Senri Saito, le ricordiamo che per poter partecipare alla riunione e per il nuovo incarico a preside, la invitiamo a raggiungerci nel posto prestabilito alle ore 18:30. Grazie il ministero scolastico》
《Quindi il prof Saito voleva diventare preside!》
Zero, a un tratto, tenendo il foglio in mano, si accorse che nel mezzo c'era un rigonfiamento d'aria e notò anche che il foglio era più spesso del normale.
《Eriko...guarda qua. Prova ad aprire le pagine.》
Eriko prese un taglierino e delicatamente scollo' le due pagine.
Quando i due ragazzi scoprirono il contenuto rimasero allibiti.
All'interno c'era una codice: A56b2G7t
《Ok...non ho idea di cosa possa essere》 disse Eriko.
《Secondo me era un robot!》
A quella frase di Zero, Eriko rimase sconcertata.
《Dai scherzo. Magari è il codice per il registro della sala professori》
《Non lo so, bisognerebbe entrare in sala professori... ma non possiamo farlo durante il giorno》
Eriko fece una faccia maliziosa verso Zero.
《No! Ma sei matta, non ci intrufoleremo di notte a scuola!》
《TROPPO TARDI!》
Urlò Eriko correndo via.
Senza pensarci due volte Zero le corse dietro, dopo di che i due si sedettero a terra con la schiena appoggiata a un calorifero.
Eriko tirò fuori dalla tasca degli auricolari e ne misero una a testa.
Eriko accese la musica e fece partire la canzone "21 Guns" dei Green Day.
Dopo un poco la testa di Eriko si poggiò sulla spalla di Zero, ma lui le tirò su il viso e le diede un bacetto delicato sulla bocca.
Eriko arrosì dall'emozione e sorrise.
《Va bene Eriko: domani ci nascondiamo negli spogliatoi della palestra e rimaniamo a scuola finché non chiude e ci occupiamo di quel codice》
《Ma sei sicuro di volerlo fare?》
《Se ci sei tu, per me è ok》
I due si sorrisero e continuarono ad ascoltare la musica tenendosi per mano.