Il rubino rosso

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Non appena arrivammo alla grotta, dopo tanto tempo di cammino, eravamo stanchissimi, ma felici di averla trovata. 

Crip mi spinse verso la grotta. «Vai tu per primo, io sono dietro di te.»

Pensavo fosse lui il figlio coraggioso. «No, vai tu!» dissi spingendolo.

Crip mi guardò furioso. Scoppiai a ridere e dissi: «Sei un fifone!»

Susan urlò: «Smettetela, ci vado io per prima.»

Per fortuna che c'era Susan con noi. Prima di addentrarsi mi prese la mano. «Starai al mio fianco?» mi chiese con gli occhi dolci.

Non riuscii a non sciogliermi davanti quei bellissimi occhioni. «Certo. Lo farò per sempre.»

Sorrise e io sorrisi insieme a lei.

Entrammo (finalmente) nella grotta e la prima cosa che notammo era un ombra gigantesca, ma più avanti vi era un luce che diventava sempre più brillante. Questa luce era rossa e sembrava proprio che avesse la forma di uno scoiattolo. Stavo per gridare dalla felicità, ma Susan mi tappò la bocca con la sua zampa. La guardai senza capire, ma capii quando mi indicò da chi provenisse l'ombra: da un drago gigantesco. 

Cercammo di fare silenzio per non svegliare il drago. Aveva un aspetto dragosamente tenebroso. Era grandissimo, di colore rosso e aveva una coda così lunga che sembrava non finire mai. La sua bocca era grandissima e si intravedevano i denti affilati come il mio coltellino da caccia.

Quando andammo verso quella luce rossa, capii immediatamente che era il rubino di cui ci aveva parlato Yop. Crip cercò di avvicinarsi sempre di più, ma inciampò in un sassolino e cadde con il muso per terra. Fece un rumore così forte che si sentì l'eco dentro la grotta. Il mio primo pensiero fu quello di controllare se il Drago stesse ancora dormendo. Ma purtroppo non lo trovai più nel posto in cui era prima. Mi voltai lentamente verso Crip e vidi il Drago esattamente alle sue spalle. 

«Non muoverti!» dissi a Crip.

Lui si immobilizzò come una statua e lo stesso facemmo io e Susan. 

Il Drago si avvicinò a noi e disse: «Cosa ci fanno tre scoiattoli dentro casa mia?»

Susan rispose: «Nulla di che, volevamo solo rubarti il rubino.»

Mi girai di scatto verso di lei e rimasi sconvolto da quello che aveva appena detto. Perché le era venuto in mente di dire la verità?

Il Drago si arrabbiò sempre di più. Aprì le sue ali, si alzò in piedi e prendendo il respiro, fece uscire fuoco dalla sua bocca.

Riuscii a prendere in tempo Crip e farlo allontanare da quella camino vivente. 

Non appena finì, nell'aria c'era così tanta puzza di bruciato, che mi sembrava mi avesse incenerito. Sentivo così caldo che il mio pelo mi faceva sudare ancora di più.

«Uscite subito dalla mia casa, oppure vi bruciò e poi vi mangio in un boccone!» urlò il Drago.

Crip gli disse: «Stupido Drago! I nostri genitori e il nonno sono in pericolo e l'unica cosa al mondo che possa salvare la loro vita è questo rubino. Consegnacelo ora, prima che esca dal mio zaino il fucile da caccia. E tranquillo, lo so utilizzare per bene!» 

Mi stupii da tanto coraggio e ero più che sicuro che Crip avesse firmato la nostra morte. Chiusi gli occhi pronto per diventare un arrosto di scoiattolo. Ma tutto quello che sentii fu il pianto di qualcuno. Aprii gli occhi e vidi il Drago inginocchiato per terra che stava piangendo lacrime di fuoco!

Mi avvicinai a lui, ma poi indietreggiai per la paura.

«Va bene..» disse il Drago asciugandosi le lacrime. «Vi darò il rubino ad una sola condizione.»

Si alzò, prese un respiro profondo e continuò: «Dovete risolvere un indovinello. Ma si tratta di uno veramente difficile.»

Mi preparai. Ero sempre stato bravo con gli indovinelli. Mi schioccai le dita, il collo e dissi: «Sono pronto.» 

Il Drago iniziò l'indovinello. «Mi rompono, ma non mi possono più riparare. Chi sono?»

Io, Crip e Susan ci guardammo confusi.

Un'avventura scoiattolosaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora