Tutto è bene, quel che finisce bene

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                                                            3 MESI DOPO


Mi svegliai con il canto degli uccellini, del sole che mi riscaldava il pelo e dal dolce parlare della mia famiglia in cucina. Ero nel mio letto ed erano solamente le 9,30 di mattina e accanto a me Crip stava ancora dormendo. Feci un sorriso e mi alzai dal letto. Anche dopo 3 mesi non mi ero ancora abituato all'idea che riuscimmo a liberare i nostri cari. Tutto era migliorato da quel lontanissimo giorno che mi svegliai non trovando la mia famiglia in casa.

Papà Zap ogni mattina andava a caccia senza aver paura di dover rimanere entro i limiti del territorio, poiché nostro cugino Yop si scusò e riunì i due territori divisi come un unico territorio. I conflitti familiari erano terminati.

Anche Susan si scusò con l'intera famiglia. L'unico che ancora non l'aveva perdonata al 100% come tutti noi, era Crip. Ma col tempo riuscirà a farlo. Ne sono sicuro.

Mamma Zup, invece, era più felice che mai. Finalmente nella nostra famiglia regnava l'amore e la pace.

Nonno Ciak, si dedicava alle galline, come i vecchi tempi, ma le minacciava col fucile ogni volta che loro non facevano delle uova. Così ogni mese dovevamo comprare almeno 5 galline.

Io invece, scendendo le scale, mi godetti vedere Mamma, Papà, Nonno, Yop e Susan stare insieme senza alcun litigio. Ogni giorno pranzavamo insieme e tutto andava alla grande.

«Eh già caro Crap.» disse mio fratello spuntando alle mie spalle. «Tutto è bene, quel che finisce bene.»


                                                                  FINE

Un'avventura scoiattolosaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora