Famiglia in pericolo

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Nostro cugino Yop era il più temuto di tutta la foresta. Era uno scoiattolo militare e aveva a disposizione tutte le armature necessarie per la caccia. Yop era stato sempre molto carino verso la nostra famiglia, non riuscii a capire il perché di tanta paura verso di lui.

Così chiesi a mio padre: «Yop è sempre stato il nostro cugino preferito. Perché dovrebbe avercela con noi?»

Nostro padre rispose: «Devi sapere che c'è una storia tra la nostra famiglia e Yop, stai a sentire. Dieci anni fa, prima della tua nascita e di quella di Crip, io e Yop eravamo amici per la pelle. Giocavamo, ci divertivamo a sparare alle pecore, sia per la carne, che per divertimento, e quando era possibile facevamo uno scoiattolo-party e ci raccontavamo storie di caccia. Tutto sembrava andare per il verso giusto quando un pomeriggio dovevamo andare a caccia di cavalli, e ne trovammo tantissimi nella fattoria,ma Yop disse di fare una gara: chi uccideva più cavalli vinceva tutta la carne.

Così iniziammo a sparare di qua e di là, ma non riuscendo ad uccidere nessun cavallo, scoppiò una rissa tra me e vostro cugino Yop. L'esito di tale rissa fu dividere definitivamente la foresta in due parti: la parte ovest era la nostra, e quella est la sua. Così ognuno di noi avrebbe avuto sia il proprio territorio, ma anche le proprie esche quando andiamo a caccia.

Quando siamo usciti per andare a caccia, abbiamo superato per sbaglio la linea scoiattolosa che divideva i territori, infatti Yop sparò in cielo facendolo diventare tutto rosso. E questo è il segno della vendetta. Dobbiamo stare molto attenti ai suoni che sentiremo, poiché se sentiamo  un altro sparo, dobbiamo andarcene subito da questa casa e scappare non so dove» quando disse questo, nostra madre si portò le mani in viso provando dolore. «ma se non sentiamo più nulla, dobbiamo considerarci scoiattolosamente fortunati.»

Non appena capii tutta la vera storia della nostra famiglia, mi venne un dubbio.

Girandomi verso mio fratello vidi che qualcosa non andava. «Perché mi hai detto che stavano arrivando. Come facevi a saperlo?»

Lui fece un passo indietro e si guardò intorno. Io, papà Zap e mamma Zup, attendevamo una risposta.

«L'altra notte mi sono alzato presto perché mi era venuta sete e allora mentre stavo scendendo dalle scale, ho sentito mamma e papà che parlavano di Yop. Non riuscii a capire bene tutto quello che stavano dicendo, ma capii solamente una frase. Ovvero che prima o poi sarebbero venuti a prenderci, ma non sapevo di chi parlavano..» disse gesticolando nervosamente.

Nonostante avessi voluto saperlo, chiusi un occhio e decisi di dare coraggio a mio fratello. L'abbracciai e ci sedemmo nel divano. Dopo circa mezz'ora non sentimmo più nulla, nemmeno una mosca.

 «Avete fame?» disse nostra madre guardandoci con uno sguardo dolcissimo che solo una mamma può avere.

Sorrisi. «Io si, tantissima!»

Mi girai verso Crip e mi accorsi che si era addormentato.

Mentre nostra madre ci stava cucinando il brodo di conchiglie (il mio secondo piatto preferito), arrivò nonno Ciak e cambiò canale del televisore, mettendo ciò che più odiavo vedere: i film west. 

Brontolai. «Nonno, daii! C'erano i miei cartoni preferitii»

Lui si girò velocemente aggrottando la fronte. «Tu dovresti essere a letto, è tardi. E poi ogni sera io mi posiziono qui per vedere "Alla conquista del West".»

Decisi di lasciar perdere, con nonno Ciak non potevi averla vinta. 

Non appena mia madre finì di cucinarmi il brodo, lo calai giù in un batter coda e feci un sospiro di appagamento. Alzando lo sguardo notai che mia madre mi stava guardando con occhi lucidi, ma non appena si accorse che la guardavo, distolse immediatamente lo sguardo, dandomi le spalle.

Così mi alzai e andai da lei.  «Mamma, stai bene?» chiesi preoccupato.

«Sì amore, stavo solo pensando a quanto ti voglio bene, non scordartelo mai. Mai!» esclamò abbracciandomi.

Dopo altri minuti decisi di andare a letto. Diedi la buona notte a tutti e andai nella mia stanza. 



La mattina seguente mi alzai senza esser chiamato da mio padre per la solita caccia mattutina. Crip stava ancora dormendo, anzi, russando! Controllai l'orologio ed erano le 11,15 passate! Era tardissimo, di fretta mi alzai e chiamai subito mio fratello. «Crip, alzati, è tardi!» dissi scuotendolo.

«Un altro po' di sugo mamma...» brontolò.

Vedendo che non si alzava, gli tolsi le coperte e iniziai a sbattere le scarpe tra di loro.

Si alzò di scatto. «Eh? Cosaa?» disse preoccupato.

«Tranquillo, sono io. Stamattina nostro padre non ci ha chiamato e si è fatto tardi. Andiamo a fare colazione, dai.» 

Ripensando a quello che avevo detto infatti, era davvero molto strano che nostro padre non ci chiamò. Vabbè, sarà stato impegnato a fare altro, oppure andò a caccia da solo, pensai.

Non appena stavamo scendendo le scale, mi resi conto di non sentire il solito odore di frullato di castagne. Scesi immediatamente e controllai la cucina. «Mamma?» chiamai.

Nessuna risposta. «Papà?... Nonno?» 

Nulla.

«Crip, non c'è nessuno!» esclamai preoccupato. Non era mai successo che la mattina non trovavamo nessuno in casa.

«Non è possibile, saranno in camera da letto, o in bagno. Io vado a controllare sopra, tu controlla qui.» disse.

Cercai in ogni stanza gridando i loro nomi, ma nulla. La paura si impossessò di me e le lacrime dei miei occhi. Non c'era nessuno. Eravamo solo io e Crip.



Un'avventura scoiattolosaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora