Un'avventura scoiattolosa

Il tradimento

Non ci venne nulla in mente, nemmeno un'idea, un qualcosa da dire.

Il Drago sembrava sempre più impaziente di vederci fuori da casa sua.

«Quante possibilità abbiamo?» chiese Crip.

Il Drago ci pensò su per un momento, poi disse: «Tre vi bastano, anzi! Sono stato gentile.»

Mi preoccupai all'istante... cos'è che si rompe ma non si può più riparare? Non riuscivo a riflettere. Mi avvicinai a Susan e Crip. «Secondo voi cosa può essere?»

Susan era pensierosa e non disse nulla. Crip disse: «Secondo me è il cervello di Crap.»

Lo guardai furioso, ma mi offese molto. «Che bel fratello che sei!»

Mi fece un sorriso. «Suvvia, stavo scherzando.»

Diventai di nuovo serio. Ma Crip disse al Drago: «Secondo noi è il cervello di Crap.»

«Cosa?!» urlai. Andai da lui e gli diedi uno spintone. «Come fanno a venirti in mente delle idee così stupide??»

Il Drago tossì per avere la nostra attenzione e disse: «Risposta sbagliata. Avete solo due possibilità adesso.»

«Bravo. Sei contento adesso?» gli dissi. 

«Beh, almeno ci ho provato. Chiedi alla tua ragazza che idee ha.»

Guardai Susan, ma stava ancora riflettendo. «Non è la mia ragazza.» sussurrai.

«Ragazzi!» Susan si avvicinò velocemente a noi.  «Credo di sapere la risposta. Ci ho riflettuto molto e ciò che si rompe e non si può più riparare è il vetro!»

Mi si illuminarono gli occhi di gioia e l'abbracciai. Crip era ancora arrabbiato con me e rimase con le braccia conserte. 

Susan si avvicinò al Drago e gli disse: «Il vetro, è il vetro.»

Le sorrisi. Era davvero una scoiattola intelligente e gliene sarei stato grato per sempre. 

Il Drago fece un sorriso maligno. «No.»

«Come?» dissi.

«Non è la risposta corretta.»

Com'era possibile? Quale risposta era quella corretta? Ma in un lampo mi venne in mente un'idea fantastica pensando a Nonno Ciak. Il nonno sarebbe stato la mia salvezza e soprattutto anche la sua.

«L'uovo. Quando un uovo si rompe non si può più riparare. Nonno Ciak ci dice sempre così quando le galline fanno le uova.»

Il Drago sembrò così arrabbiato che sembrava gli uscisse fuoco dalle orecchie. «Va bene.» sbuffò. «Potete prendervi il rubino rosso.»

Saltai di gioia e mi diressi insieme a Susan e Crip verso il rubino.

Uscimmo dalla grotta e presi un profondo respiro dall'aria fresca dell'inverno. Finalmente potevamo salvare i nostri genitori e il nonno. Mancavano solamente due giorni per raggiungere la dimora di Yop e salvarli.

Si era già fatto notte. Tutto intorno a noi era buio e non riuscivamo a vedere in lontananza. Era necessario andare a dormire e intraprendere il cammino il giorno dopo.

Misi il rubino rosso nella tasca destra dello zaino e andammo a cercare un posto in cui dormire.

Mi sdraiammo nel terreno e ci addormentammo subito dopo una lunga e stancante giornata.

Il mattino seguente mi svegliai con la luce del sole. Mi godetti quel momento perfetto. Gli uccellini cantavano melodie scoiattolosamente rilassanti. Si sentiva la brezza fresca di quella giornata bellissima. Finalmente saremmo riusciti a salvarli e portarli a casa sani e salvi.

Mi girai verso Crip, ma non vidi Susan. Sarà andata a farsi un bel bagno, pensai.

Svegliai Crip. «Alzati pigrone, il sole è già alto!»

Crip brontolò e si alzò.

Dopo alcuni minuti di preparazione per il viaggio, Crip si avvicinò. «Crap, sono proprio curioso di vedere il rubino sotto la luce del sole.»

Era veramente un'ottima idea. Cercai nella tasca destra dello zaino, ma non trovai nulla.

Cercai meglio, forse l'avevo cambiato di posto, ma nulla. Dentro lo zaino non c'era traccia del rubino.

«Crip! Non lo trovo!» esclamai.

«Non è possibile, dallo a me.» prese lo zaino e gli infilò la testa dentro. Quando uscii disse: «Non c'è.»

Mi guardai intorno per vedere chi poteva aver preso e soprattutto chi sapeva il luogo esatto in cui lo tenevo e proprio lì sbagliai. Attorno a me non c'era il colpevole, perché era evidentemente scappata col rubino.

Susan.