6. Pensieri

105 10 1
                                    

Siamo arrivati presto a casa.
Non ho ancora risposto a quel messaggio, penso che non risponderó. Anche perché cosa potrei rispondere? A me non interessa il giudizio delle persone, ma ho promesso a Olivia che nessuno lo avrebbe saputo. Ma perché mi interessa tanto la promessa che le ho fatto? Non è nessuno lei per me. Ci siamo conosciute ieri sera e non ha fatto altro che giudicarmi. Non dovrebbero interessarmi i suoi sentimenti, ma non riesco a fregarmene.
Devo fare qualcos'altro, distrarmi.
Spero stasera qualcuno entri dalla mia finestra, almeno non dovrò pensare a lei. Ma cosa posso fare fino ad allora ? Ho tutto il pomeriggio davanti a me. Vorrei uscire, devo costringere mamma a farmi uscire. Mi inventerò che devo andare a studiare da qualcuno. Potrei raccontare tutto ad Eleonora, mi fido di lei, spero solo che non sia con Matteo.
Proverò a chiamarla.

Squilla.

"Ele, sei a casa?"
"Lili, si, che è successo?"
"Avrei bisogno di parlarti, posso passare?"
"Sono con Matteo, possiamo rimandare a domani?"
"Si si certo, divertiti"
Maledetti, non ci sono mai nel momento del bisogno. Dovrei farmi dei nuovi amici, ma chi? Non posso avere amici maschi, finirei per portarmeli a letto. E le femmine sono tutte delle oche.
Devo distrarmi. Forse dovrei accendermi una sigaretta.
"Mamma, papà, inizio a studiare"
"Va bene tesoro"
Quando dico che sto studiando non mi disturbano mai. É il miglior modo per rimanere sola.
Marlboro Gold, le mie preferite.
Nonostante tutto ciò che sono, non sono mai andata male a scuola. Scommetto che non ve lo sareste mai immaginati. Pregiudizi, come al solito. In realtà ho sempre avuto buoni voti, sopra la media. Non voglio fare la puttana per tutta la vita, da grande vorrei fare il medico. In realtà la psichiatra. O la psicologa, ancora non so. Mi piace aiutare le persone e mi piacerebbe aiutare chi ha avuto dei traumi, come me.
Forse avrei potuto essere diversa, avrei potuto prendere strade diverse se qualcuno mi avesse aiutato. Forse avrei dovuto dirlo a qualcuno. Forse avrei dovuto chiedere aiuto, e non aspettare che arrivasse dal cielo. Forse è un po' anche colpa mia. D'altra parte non posso rischiare che mia sorella soffra di nuovo, non me lo perdonerei mai.
Hanno bussato alla porta, cazzo.
"Si mamma, dimmi"
"Amore, é pronta la cena!"
La cena? Ma che ore sono? Ho assolutamente perso la concezione del tempo.
"Arrivo mamma, finisco questo problema di matematica"
Alle 10 inizia la serata. Finestra aperta significa libero, finestra chiusa significa occupato. Forse vi starete chiedendo come hanno fatto i miei a non beccarmi mai. Semplice, una volta che dico che vado a dormire, non osano mai disturbarmi. Sanno bene che se non dormo abbastanza divento nervosa, e che il sonno aiuta il cervello a riposare. Per avere i migliori risultati bisogna avere il cervello riposato. Per questo non mi hanno mai beccato. Sarà meglio che scenda, ho un certo languorino.
I miei genitori sono già a tavola. Stanno aspettando me. E' strano vedere il posto di Sofia vuoto, é come se mancasse una parte della famiglia, non siamo mai stati separati.
"Ti ringraziamo Dio per questo pane, proteggi le nostre figlie ed aiutaci ad essere buoni genitori. Amen"
É ridicolo. Credo in Dio, nonostante non mi abbia dato una vita perfetta. Ma lui, questo orco, che prega perché Lui mi protegga e perché sia un buon padre. Questo é ridicolo. Non so come faccia a fingere, giorno dopo giorno, con gli amici, la mamma, i vicini, che vada tutto bene, che siamo una famiglia felice, perfetta. Brucerà nelle fiamme dell'inferno. Avrà quel che si merita.
"Amen".

Lasciami andareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora