É mezzogiorno. Non ricordo nulla di ieri, maledizione. C'è solo limone, già quell'odore non posso dimenticarlo. É limone, ma non solo. C'è un pizzico di cannella. Niente mi aveva mai attirato così tanto. Accanto a me c'è un ragazzo, non so chi sia. Ma dove sono? Questo mal di testa é insopportabile.
Ho bisogno di mangiare, devo trovarla.
Mi alzo lentamente, mi gira la testa.
"Ti va di rivederci?"
Lui è matto. Evidentemente non mi conosce."Dove sono i miei soldi?"
"Come?" Sembra scioccato, è sicuro, non sa chi sono.
"Lascia perdere"
Esco di fretta, il mal di testa non sembra voler passare. Come se non bastasse questa casa sembra un labirinto e io non so assolutamente dove andare.
"Alice, aspettami"
Eleonora? Che ci fa lei qui?
"Quando sei arrivata?"
"Ieri sera, ma eri troppo gonfia per accorgertene"
Eleonora potrebbe essere definita la mia migliore amica. Sa tutto di me. Forse quasi tutto. Non mi ha mai giudicato, nonostante abbia idee diverse dalle mie. Lei ha ancora la grande V, non che io l'abbia persa per mia volontà. E' una bella ragazza, ma non è mai piaciuta ai ragazzi, probabilmente troppo difficile da portare a letto. Menomale ha incontrato Matteo. E' già un anno che stanno insieme, e lui ancora non le ha messo fretta. Un po' la invidio, lei sa cosa vuol dire avere le farfalle nello stomaco, sa cosa vuol dire innamorarsi.
"Si scusa, devo aver esagerato. Sai dov'è la cucina? Devo assolutamente mangiare"
"La stavo cercando anche io, questo posto è un labirinto. Aspetta c'è qualcuno, potremmo chiederlo a lei"
Lei. E' lei. E' di nuovo di fronte a me, mi guarda. Mi riconoscerà?
"Sai dove possiamo trovare qualcosa da mangiare?" la voce di Eleonora mi tranquillizza, ha sempre avuto questo effetto su di me.
Non risponde, continua a fissarmi. Nemmeno io riesco a distogliere lo sguardo. Quel pigiama è ridicolo. Quando me ne accorgo scoppio a ridere. La cosa sembra svegliarla dal suo stato di trance.
"Ti faccio ridere così?" dal tono sembra quasi offesa.
"Hai dei conigli rosa sul pigiama" Arrossisce. Abbassa lo sguardo, no ma cosa ho detto. "Sei bellissima lo stesso" Adesso sì che sembra sconvolta.
Mi giro verso Eleonora che mi sta guardando con aria incredula ma spaesata allo stesso tempo.
"Insomma, andiamo a mangiare o no?" Devo sciogliere il ghiaccio, la situazione sta diventando troppo strana.
"Io so dove possiamo andare" la voce è calma, sembra molto timida "Seguitemi"
Dopo poco siamo in cucina, non so come faccia ad orientarsi in questa casa, sembra quasi che la conosca a memoria. Forse potrei chiederle il motivo.
"Come conosci Samuele? Non sembri proprio il tipo di ragazza che frequenta"
"Intendi dire che non sono una come te?" la sua voce è gelida "E' mio cugino"
Merda. Di sicuro le avrà raccontato tutto di me. Ma perché mi interessa?
"Ragazze io vado a farmi una doccia, ci vediamo dopo Lili" odio quel soprannome "e piacere di averti conosciuto...aspetta non ci hai ancora detto il tuo nome"
"Olivia"
Eleonora se ne va, e rimaniamo solo io e lei nella stanza. Gli altri probabilmente staranno dormendo. Ieri sera erano tutti devastati. Il silenzio è imbarazzante, devo in qualche modo rompere il ghiaccio.
"Allora, sei stata bene ieri sera?"
MI guarda, non mi risponde. Non capisco questa ragazza. Non so nulla di lei, ma ho così voglia di conoscerla.
"Ascolta non parlerò a nessuno di quello che è successo ieri sera. Te lo prometto. E' stato strano anche per me credimi"
Le si stanno distendendo i nervi del collo, non mi ero accorta fosse così nervosa.
Le prendo la mano, la ritira.
"Cosa stai facendo? E se qualcuno ci vedesse?"
"Non mi importa"
La sto baciando. Non so come sono passata dall'essere a dieci centimetri da lei ad avere la mia bocca sulla sua, ma la sto baciando. Non sembra respingermi. Mi allontano leggermente, voglio guardare quegli occhi. Mi guarda, e gli occhi le si riempiono di lacrime.
Cerco di prenderle il viso tra le mani. "Ma che..."
Non mi lascia finire la frase. Se ne è andata. E' scappata di nuovo, piangendo.
E' colpa mia. Sono un mostro.

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Lasciami andare
Teen FictionTutti gli adolescenti hanno problemi con i propri genitori, ma Alice vive in una famiglia particolare e quando si accorge del pericolo intorno a lei, è già troppo tardi.