CAPITOLO 13

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Ormai io e Kendall eravamo fidanzati da un mese circa. Passavamo insieme molto tempo, e avevo imparato ad amarlo sempre di più. Si era fatto Dicembre e il Natale era alle porte. Il 23 mattina, l' ultimo giorno di scuola, arrivai a scuola come al solito molto prima degli altri, quindi entrai, ma mi fermai qualche secondo all' entrata per leggere un cartello. Diceva: {PROGRAMMA GIORNATA: fino alle ore 11 lezione – 11: 00/ 11:15 pausa – 11:45/ 12: 50 attività di ascolto musicale e saluti finali}. "Okay" pensai "quindi era di questo che parlava Kendall quando mi ha detto che avrebbe suonato oggi". Salii le scale pensierosa e entrai in classe. Mi tolsi la giacca e presi i libri dall' armadietto, poi mi sedetti al mio banco e aspettai l' arrivo dei miei compagni. Entrarono 5 o 6 persone prima di Kendall, che si fermò qualche secondo al mio banco stampandomi un bacio sulla guancia. Durante la mattinata avemmo un' ora di matematica, due di inglese e una di storia, durante la quale leggemmo un testo molto particolare. Si chiamava "un amore incompreso" e parlava di un ragazzo egiziano innamorato, che aveva scritto alla sua amata una lettera di dichiarazione, ma purtroppo lei non conosceva la sua lingua, e dunque non seppe mai ciò che l' uomo provava per lei. Quella lettura mi aveva fatto sorridere, più che altro perché pensai "mah ... se io fossi stata quel ragazzo sarei andata dal lei e l' avrei baciata, sicuramente così mi avrebbe capito".

Appena la campanella suonò annunciando l' inizio della pausa, Kendall venne verso di me e velocemente mi disse:- Eloise senti io ora devo andare per fare le prove della canzone che canterò dopo, quindi visto che quando finirò l' esibizione dovrò rimanere nel retro del palco per aiutare gli altri a portare via gli strumenti, ti raggiungerò fuori da scuola appena finito, okay?- - Kendall calmati non c' è bisogno che ti agiti così, se vuoi posso anche aspettarti fuori dall' aula del teatro, oppure se i ragazzi della strumentale sono d' accordo potrei darvi una mano a riportare gli strumenti nell' aula di musica- -O ... okay ... se ti va ... okay - rispose lui sempre più nervoso. –Kendall cosa ti prende non ti ho mai visto così teso- - È ... è solo che ... che sono terribilmente agitato! Sai, ci eravamo messi d' accordo in modo tale da cantare in 2 oggi ... ma quel deficiente di Manuel è assente proprio oggi e quindi dovrò cantare da solo di fronte a tutta la scuola ... ho paura di sbagliare e fare una figuraccia ... - - Kendall, tu hai una voce incredibile, e inoltre non è la prima volta che ti esibisci davanti a molte persone!- -M ... ma ..- Senti, sai il testo della canzone a memoria?- -S .. sì ... perché?- - Allora se ti rende nervoso vedere gli spettatori basta che tu canti tenendo gli occhi chiusi e concentrandoti solo su te stesso e sulla tua voce-. Kendall mi guardò un po' dubbioso, ma poi mi sorrise e mi disse:- Grazie-. Quindi mi stampò un bacio sulla guancia e uscì dalla porta. Io sorrisi e lo guardai allontanarsi.

Appena la pausa finì le classi si riunirono nella grande sala- teatro. Lì la preside tenne un piccolo discorso di presentazione sul lavoro della strumentale, quindi uno dei rappresentanti della scuola chiamò ad una ad una tutte le canzoni, che vennero suonate di seguito. Il gruppo di Kendall era il penultimo, quindi appena il 13° gruppo finì l' esibizione, vidi lui, Dustin e altri 3 ragazzi di cui non conoscevo il nome spuntare da dietro le quinte impugnando le chitarre. Kendall sgranò gli occhi e guardò Dustin preoccupato, ma lui fece di sì con la testa, allora il gruppo si sedette e, prima di iniziare a cantare, Kendall fece un grande sospiro e mi guardò. Io gli sorrisi, allora lui chiuse gli occhi e iniziò. Portarono una versione a chitarra di Radioactive degli Imagine Dragons.

"I'm waking up to ash and dust... I wipe my brow and I sweat my rust ... I'm breathing in the chemicals ...I'm breaking in, shaping up, checking out on the prison bus .... This is it, the apocalypse ...Whoa .... I'm waking up, I feel it in my bones ... Love to make my systems go ... Welcome to the new age, to the new age ... Welcome to the new age, to the new age.... Whoa, whoa, I'm radioactive, radioactive ... Whoa, whoa, I'm radioactive, radioactive ... I raise my flags, don my clothes... It's a revolution, I suppose ... We'll paint it red to fit right in ... Whoa ... I'm breaking in, shaping up, checking out on the prison bus ... This is it, the apocalypse ... Whoa ... I'm waking up, I feel it in my bones ... Love to make my systems go.. Welcome to the new age, to the new age ... Welcome to the new age, to the new age ... Whoa, whoa, I'm radioactive, radioactive .... Whoa, whoa, I'm radioactive, radioactive ... All systems go, sun hasn't died ... Deep in my bones, straight from inside .... I'm waking up, I feel it in my bones ... Love to make my systems go ... Welcome to the new age, to the new age ... Welcome to the new age, to the new age ... Whoa, whoa, I'm radioactive, radioactive .. Whoa, whoa, I'm radioactive, radioactive"

Durante tutta l' esibizione Kendall aveva tenuto gli occhi chiusi, ed infatti era stato fantastico. Appena finì di cantare fece un enorme sorriso e rise un po', ma si vedeva che era stupito nel sentire quegli applausi da parte di tutta la scuola. Quindi, dopo di lui salì sul palco una ragazza che portò due bellissime canzoni a pianoforte (Halleluja di Cohen e Read all about it di Emely Sande). Fu così brava che le chiesero addirittura il bis. Quando finì, la preside fece il discorso finale e, con l' augurio di passare delle bellissime vacanze ci lasciò andare. In quel preciso momento vidi Dustin uscire da dietro le quinte e venire verso di me. –Dustin?- -Ciao Eloise, vieni, Kendall mi ha detto di chiamarti- - Ahn ... okay- risposi un po' sorpresa (mi sarei aspettata che Kendall venisse da me e mi stritolasse in un abbraccio di felicità per come era andata l' esibizione, ma mi andava bene anche così).

Dietro le quinte feci conoscenza con gli altri 3 ragazzi del gruppo chitarre e aiutai nel trasporto degli strumenti fino all' aula di musica. Quindi, appena finito, Dustin e i ragazzi uscirono direttamente da scuola, mentre io e Kendall tornammo nell' aula di teatro per prendere la mia borsa che avevo dimenticato lì per sbaglio (no, in realtà la avevo lasciata lì apposta, in modo da avere una scusa per stare da sola con Kendall). Dopodiché, uscimmo dai portoni dell' edificio e andammo insieme fino alla fermata dell' autobus. –Allora, come sono stato?- -Incredibile ... ma forse non te lo dovrei dire, sennò poi ti gasi- - Aaaaahhh smettila di fare la stronza- -Lo sai che mi diverto così- -Ma sei crudele- -Lo so ... comunque scherzi a parte davvero sei stato fantastico- -Sai che ti voglio più bene quando mi parli così?- -Tu mi vorresti bene anche se ti mollassi schiaffi tutto il giorno- -Beh, almeno dovresti starmi vicino per prendermi a schiaffi- -Ottima logica Schmidt -. Dopo questa frase lo baciai e dissi:- Ora devo andare, questo è il mio bus- -Ma durante le vacanze usciremmo insieme vero?- -Forse Schmidt, forse- risposi facendo la misteriosa. Quindi gli stampai un bacio sulla guancia e salii sul bus. Lo vidi che mi salutava mentre l' autobus si allontanava. Pensai "cavolo ... che ragazzo incredibile ... è sprecato con una come me" ma subito dopo mi dissi "Ma che cazzo dici Eloise? Nessuno è sprecato con te!". Dopo questo pensiero la mia mente cominciò a vagare, mentre dal mio posto sul bus osservavo il cielo.

I look into your eyes and I believe in miracles [Kendall Schmidt]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora