Ritorno

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Un anno dopo...

Come si fa a non dimenticare il proprio liceo ? Eccolo li... davanti a me... me lo ricordo benissimo. L'edificio scolastico migliore di tutto il nostro comune. Lo guardo e abbozzo un mezzo sorriso. "Ancora in piedi stai, scuola mia?" penso tra me e me.
 Sono passati sette anni  da quando misi piedi per la prima volta in questa struttura.
Avevo paura... il mio primo giorno di superiore...le ragazze piu formate e piu grandi di me...un mondo tutto nuovo, insegnati nuovi... e mille domande che aspettavano solo le mille risposte.
Provavo la stessa agitazione che ogni ragazzino prova il primo giorno di superiore.
Ma oggi è completamente diverso. Salgo i gradini che portano all'entrata principale della scuola. Entro dentro e nell'atrio i professori ad aspettarmi, un tappetto rosso a terra come se fossi la regina Elisabetta in persona. Davanti a me la stessa porta che conduce all'aula magna, la presidenza allo stesso posto, non è cambiato molto.
Lo stesso disegno sul muro, lo stesso logo...tutto uguale.
Mi sento a casa in questo posto che mi ospitò per ciqnue anni. In questo istituto dove maturai la mia personalità, questo posto che vide la mia metamorfosi.  
 "Ah scuola mia quanto ti ho odiata in passato, ma adesso rivederti e ritornarci mi riempie il cuore di gioia...c'è da dire che è grazie a te se sono diventata la persona che sono oggi..." dico tra me e me.

Poi una sento una mano dietro alla mia spalla e una voce : -"Mi scusi gli alunni la stanno aspettando dentro l'aula  magna... "- mi invita un uomo sulla cinquantina ad entrare. Lo guardo e faccio un cenno col capo come per dire va bene adesso arrivo.
Mentre mi dirigo  verso la porta ripenso a quello che per me aveva significato l'aula magna ...L'aula magna ...che bellissimi ricordi... uno spazio che poteva contenere piu di 800 alunni.
In quell'aula feci il mio primo discorso per candicarmi a rappresentate d'istituto. Passavamo le ore li dentro a fare assemblea, a fumare fuori dalle scale.di emergenza, ad ascoltare le conferenze... ed oggi a distanza di sette anni io sto per tenere la mia prima conferenza.
Entro nella sala. L'aula è strutturata come un'aula d'università.
Gli alunni si alzano, mi salutano con un applauso. Ad accoglimi ci sta la  stampa locale, pochi giornalisti scelti direttamente dalla mia casa produttrice, e la preside del liceo. La stessa di sette anni fa. Il tempo è passato anche per lei. I suoi corti capelli biondi, adesso hanno dato posto a delle ciocche bianche grigie . Sul suo viso i segni delle rughe sono più marcati rispetto a sette anni fa. Lei mi guarda si avvicina e mi abbraccia. Si ricorda ancora di me, lei è rimasta ancora molto materna e umana.

-"Beatrice...quanto tempo ...come stai cara? sei sempre più bella con questi capelli ricciolina...ho sempre pensato che saresti diventata una scrittrice...-  mi abbraccia, mi stringe come se fossi un figlio che dopo essere scappato di casa ritorna sui propri passi. Prende il microfono e mi presenta.  La stessa voce  calda di sette anni fa che prendeva parte alle nostre discussioni durante le assemblee. E' incredibile  si ricorda ancora il mio nome di battesimo, che per motivi di privacy per i miei parenti ho dovuto cambiarlo. Ho lasciato davvero un segno indelebile a questa donna, la quale con tanto amore finisce il suo discorso e passa la parola a me...:-"...adesso ragazzi con il vostro consenso cedo la mia parola al nostro ospite...alla scrittrice possiamo dire di fama internazionale Viola Tulip...-"

Il brusio delle voci dei ragazzi svanisce e al suo posto ci sta solo un battere di mani incessante.  Prendo il microfono e dicendo  grazia li invito a stare calmi.   L'aula è piena di ragazzi che vanno dall'età dei 15 ai 18 anni, forse ragazzi di svariate classi.   Wow vederli così in tanti mi fa paura, fissano tutti me e io sono piccolina.   Un po' mi sento a disagio ma mi faccio coraggio e inizio a parlare

"Buongiorno a tutti ragazzi, wow siete davvero in tanti , non me l'aspettavo proprio di avere un pubblico cosi vasto di lettori... spero tanto che il mio libro vi sia piaciuto e che oggi avrete tante domande alle quali spero di rispondervi nel miglior modo possibile..."

violet tulipDove le storie prendono vita. Scoprilo ora