Capitolo 8

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POV Logan

Aprii gli occhi e mi ritrovai sul divano a casa di Kendall  con una coperta che non ricordavo di aver preso. Forse ero troppo assonnato per ricordarmene. Era mattina inoltrata e sentii il rumore dell'olio bollente provenire dalla cucina. Mi misi in piedi con un po' di difficoltà strofinando gli occhi rossi. Rimasi sveglio tutta la notte, non riuscii a dormire a causa di ciò che era successo. Con tutte le mie forze, passai la notte a cercare di sentire se dalla camera di Kendall  provenisse qualche rumore che potesse farmi capire se stavano dormendo oppure no.

Mi alzai in piedi distrutto e seguii il rumore proveniente dalla cucina.

A friggere le uova c'era Chad che alzò lo sguardo quando mi vide entrare.

"Buongiorno dormiglione, sai che sono le 12.00?"

"Mi dispiace, non ho dormito molto bene stanotte."

Mi misi a sedere su una sedia e sbadigliai.
"Kendall?"

"Sta ancora dormendo. Anzi, sarebbe meglio se lo svegliassi."

"Uhm, va bene."

Salii al piano di sopra e bussai alla porta della sua camera.

"Kendall, dormi?"

Entrai in camera e trovai Kendall  che abbracciava il suo cuscino quasi come se fosse un bambino. Fu una scena molto tenera.

Mi sedetti sul letto accanto a lui ed iniziai ad accarezzare i suoi capelli biondi. Russava leggermente.

Sorrisi e nel frattempo lui si strofinò gli occhi. Ritirai la mano.

"Mmh, Logan?"

"Sì, sono io. E' tardi ed è quasi ora di pranzo. Chad la sta preparando."
"Mmh... Lasciami stare altri cinque minuti."

Kendall  si mise il cuscino sull'orecchio per non sentire le mie lamentele.

"Ehi, non ignorarmi!"

Spostai il cuscino e mi ritrovai faccia a faccia con lui. Un lieve rossore tinse le mie guance.

Rimanemmo in silenzio per qualche secondo a guardarci negli occhi.

Era uno di quei momenti in cui il regista ci avrebbe fermati urlando"Stop,stop!Questo non va bene!Tu devi baciarlo!",ma quello non era un film.Era la pura realtà.

Chad entrò nella stanza.

"Ehi, la colazione è pronta. Venite o no?"

Ci allontanammo uno dall'altro.

"S-Sì."

Ci guardò per qualche secondo in cagnesco prima di lasciare la stanza.

Kendall  si mise in piedi e guardò la finestra con aria sognante.
"Logan, cazzo, guarda!"

Corse alla finestra e mise le mani sul vetro guardando la neve che scendeva morbida e lenta. L'aveva sempre amata, sin da piccolo.

Lo raggiunsi e guardai insieme a lui quello spettacolo meraviglioso. Tutto fuori era coperta di morbida neve.

"Oggi si va in montagna!"

"Eh? Non ti sembra una decisione affrettata?"

"Perché? E' domenica, che importa! Mangiamo, su!"

Kendall  scese al piano di sotto e lo seguii. Propose la cosa a Chad che ne sembrò entusiasta. Bè, ormai era deciso.

Mangiammo con gusto le uova e la pancetta preparata da Chad e subito dopo ci cambiammo e ci attrezzammo per andare in montagna.

Fu deciso di usare la macchina del cugino – aveva 21 anni e guidava già da un po' - e caricammo il tutto al suo interno.

Per l'occasione fui ovviamente costretto a tornare a casa per cambiarmi e prendere l'occorrente. Indossai un maglione abbastanza pesante. Era rosso come anche il cappello di lana che mi aveva fatto mia madre.

Anche quello di Kendall  era rosso. D'altronde, era o no il suo colore preferito?

Salimmo in macchina e partimmo per il viaggio.

***

Arrivammo in montagna ed affittammo un piccolo chalet da usare per soli due giorni. Non era molto grande ma era comunque confortevole e, cosa più importante, c'era un camino. C'erano inoltre un letto singolo ed uno matrimoniale. Posammo le valige e Kendall  si affretto a prendere lo snowboard mentre Chad si attrezzò con degli sci. Io, non sapendo usare nessuna di queste cose, accesi il fuoco intento a rimanere lì dentro.

"Logan, non vieni?"
"Al momento no. Non so usare nessuna di quelle cose e quindi mi annoierei."

"Bè, io vado ragazzi."
Chad uscii.

Siamo rimasti da soli

-SpazioAutrice
Ciao ragazzeee
Scusate il capitolo un po corto, ma l'ho scritto in dieci minuti, il tratto da casa mia a casa di mia zia, vabbè dettagli.
Comunque volevo ringraziarvi per le visualizzazioni, siete fantastiche  

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