Capitolo 9

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"Logan, non vieni?"
"Al momento no. Non so usare nessuna di quelle cose e quindi mi annoierei."

"Bè, io vado ragazzi."
Chad uscii.

"Io non accetto di mollarti qui dentro, chiaro?"

Iniziò a frugare tra le sue cose per poi afferrare un altro snowboard.

"Ne porto sempre uno di riserva. Una volta mi si è rotto e non volevo rischiare di rimanere senza. Ti insegno, vieni."

"Grazie dell'offerta ma... Non credo di esserci tagliato."

"Oh, cammina, idiota!"

Kendall, probabilmente senza farci caso, mi afferrò per la mano trascinandomi fuori e posando per terra i due snowboard.

"Non credo che sia il..."
"Chiudi il becco, okay?"

Sospirai e seguii passo per passo tutte le sue indicazioni e spiegazioni.

Dopo un'oretta buona, riuscii ad imparare a stare in equilibrio ed a percorrere un metro di strada senza finire con la faccia sulla neve.

"Stai migliorando."

"Mmh, se lo dici tu."

Riprovai a battere il mio record di un metro stando attento a non beccare qualche pietra visto che erano loro le artefici delle mie cadute per la maggior parte delle volte.

Guardando il pavimento per evitare disastri, sbattei contro una persona finendogli di sopra.
"M-Merda, scusami!"

Cercai di alzarmi ma, avendo i piedi bloccati, caddi ovviamente sulla neve.

"Va tutto bene. Vuoi una ma-... Logan?"

Alzai la faccia dalla neve e vidi di aver investito Tom, il ragazzo che avevo conosciuto al pub.

"Tom? Oh, sì, grazie. Scusa se ti sono venuto addosso."

"Figurati."

Mi sorrise e si alzò aiutando anche me prendendomi le mani.

"Anche tu qui, quindi? Quanto starai?"

"Ho affittato uno Chalet con dei miei amici e staremo qui per una settimana. Tu invece?"

"Io starò qui due giorni con Kendall  e suo cugino."

"Oh, capisco."
Mi resi conto di avergli tenuto le mani per tutto il tempo e questo mi fece arrossire.

In quel momento arrivò Kendall  che spinse Tom sulla neve costringendolo a lasciarmi le mani e facendomi quasi perdere l'equilibrio.
"E-Ehi, che fai?! Mi stava solo dando una mano ad alzarmi, accidenti!"
"Sì, so cosa voleva farci con quella mano!"

Tom si rialzò da terra togliendosi la neve che gli era finita tra i capelli.

"Felice di rivederti, Kendall. Vedo che sei simpatico come sempre."

"Succhialo a qualcuno e tappati quella fogna, frocio!"

Kendall  mi caricò letteralmente sulle sue spalle allontanandosi a gran passi da Tom che sembrò visibilmente irritato.

Non riusciva proprio a trattenersi dall'usare quei nomignoli irritanti.

"K-Kendall, lasciami!"

"Stai zitto!"

Mi sembrò davvero arrabbiato.

"Ehi, che ti prende?! Perché ti irrita tanto vedermi con lui?! Non mi ha fatto niente e non ha mai fatto niente nemmeno a te!"

Kendall  entrò nello chalet e mi gettò letteralmente sul letto mettendo via gli snowboard.

"Non devi vederlo mai più, sono stato chiaro?!"
"Tu non sei il mio padrone! Sono una persona libera di vedere chi vuole! Libera di essere gay, di andare dove vuole, di fare come vuole e di stare con chi vuole!"

"Ed invece non puoi se è pericoloso!"
"Cosa ci vedi di pericoloso in un ragazzo che nemmeno conosci?!"
"Appunto, che non lo conosci!"

"Ma cosa ti importa?! Anche se io mi mettessi a farmi inculare in mezzo alla strada o se mi mettessi a succhiarlo nei bagni dei bar, che ti importa?! Tu sei libero di scoparti qualsiasi ragazza, anche chi non conosci, mentre io devo sottostare a quello che dici tu? Perché?!"

"Perché-!"

Kendall  si interruppe ed io rimasi in attesa di una risposta che non arrivo.

Strinse i pugni ed uscii dallo chalet sbattendo la porta.

Socchiusi gli occhi che pian piano si riempirono di lacrime.


SpazioAutrice
Scusate davvero se il capitolo è cortissimo ma forse domani non aggiorno, quindi ho deciso di pubblicare un piccolo pezzo.
Ringrazio per tutte me visualizzazioni, ragazze/i siete eccezionali.

KoganDove le storie prendono vita. Scoprilo ora