5.

3.7K 245 19
                                    

Harry era stato tutto il giorno a pensare a Judith, anche mentre era con i suoi amici. Zayn gli aveva detto che Violet era incazzata nera con Judith perché non le aveva detto nulla sulla corsa e ovviamente Harry sapeva perfettamente che Judith faceva le cose senza pensare, sempre. Era successo anche a lui, spesso, di agire senza pensare, ma in quel momento non stava succedendo; Harry stava pensando così profondamente a quella situazione e a quella ragazza che anni prima gli aveva rubato il cuore, che non sentì nemmeno le chiamate insistenti di Zayn.

"Pronto" rispose dopo qualche minuto che il telefono stava squillando inavvertitamente.

"Dove cazzo sei finito?"

"Stai calmo, idiota. Sono a casa."

"Dove sei?!" urlò Zayn dall'altra parte del telefono.

"Dove dovrei essere, scusa?!" sbottò il riccio, alzando gli occhi al cielo e sprofondando maggiormente sul divano morbido.

"Al Recall, rincoglionito."

"Non mi va di correre stasera, Zay." Sospirò.

"C'è Judith." Rispose prontamente il moro.

"Arrivo."

Attaccò la chiamata e si alzò velocemente dal comodo divano per prendere le chiavi della moto e di casa e poi uscì con il casco in mano, pronto ad affrontare la sua ex-ragazza.


Judith non ci aveva pensato minimamente e aveva raggiunto il Recall dopo aver passato un intera giornata sulla sua moto, senza dare spiegazioni a nessuno (tranne sua madre, la quale se no l'avrebbe squarciata viva). Aveva fatto il giro del quartiere, della città, del mondo, chissà. Fatto sta che aveva ritrovato un legame con la sua moto, quel legame che era stato spezzato a causa della tragica morte di Thomas anni prima. Aveva dimenticato tutte le emozioni che si provavano sfrecciando lungo la strada, quelle emozioni che le facevano venire i brividi, che le facevano alzare l'adrenalina al cielo. Non sentiva più i sensi di colpa verso Thomas, perché lei avrebbe corso per lui. Anche se Judith non ci credeva, anche Harry correva per Thomas, che a differenza della ragazza, sentiva eccome i sensi di colpa divorarlo. Judith era arrivata al Recall anche prima dell'orario prestabilito e vedendo Zayn fumare nervosamente una sigaretta, poggiato alla propria moto, lo raggiunse, facendo una sgommata proprio ad un centimetro dal moro. Si tolse il casco, scuotendo i capelli come faceva sempre e lo poggiò al manico della moto, lasciandolo oscillare avanti e indietro più volte. Subito dopo si girò verso Zayn, che sorrise ampiamente notandola, ma comunque non si mosse dalla sua postazione.

«Judith.» disse compiaciuto, facendo un cenno con la testa. «Ci sei anche stasera?»

Jo annuì, guardandosi attorno e vedendo che la piazza era completamente vuota, non c'era nessuno (beh, ovviamente, calcolando che mancavano circa tre ore all'inizio della gara giornaliera).

«Cazzo, Judith, sei tornata fra noi, finalmente.»

Detto questo buttò a terra quello che restava della cicca, schiacciandola con un piede, mentre continuava a tenere lo sguardo fisso su quello della ragazza.

«Non prenderci l'abitudine, idiota.» roteò gli occhi la rossa.

Zayn si mosse velocemente verso di lei, mettendole un braccio attorno al collo.

Recall ||н.ѕ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora