«Grazie Zayn, veramente, ti devo un favore.» ripeté ancora Judith, scendendo dall'auto dell'amico, per dirigersi verso il capannone.
«Non devi ringraziarmi, te l'ho già detto.» ridacchiò lui, sbattendo lo sportello per poi affiancare Judith. «Tanto stavo comunque venendo qui.» aggiunse, facendo annuire la rossa.
«Come correrò senza la mia moto stasera?» sospirò lei, mordendosi il labbro inferiore.
Erano ormai arrivati al capannone, dove c'era già uno degli amici di Zayn ed Harry, che correva sempre con loro, ma di cui Judith non ricordava il nome. Era poco più alto di lei ma comunque basso per essere un ragazzo, gli occhi azzurri e leggermente piccoli, i capelli castani erano spettinati e un po' di barba era ben evidente, forse leggermente più folta di quella di Zayn.
Il ragazzo stava in piedi, rivolto verso di loro ma dietro quella che probabilmente era la sua moto, mentre con uno strofinaccio la lucidava. Quella era una gran bella moto: i colori che più spiccavano erano l'azzurro (simile al colore degli occhi del proprietario) e il bianco che era decisamente maggiore rispetto al colore detto in precedenza.
«Ciao Zayn.» salutò il ragazzo, facendogli un cenno la testa. «Ciao Judith.» aggiunse poi, portando lo sguardo sulla rossa.
A quel punto Judith aggrottò le sopracciglia e confusa più che mai si girò istintivamente verso Zayn che le sorrise leggermente. Subito dopo riportò lo sguardo sul moro a lei sconosciuto.
«Come conosci il mio nome?» chiese, alzando un sopracciglio.
«Ho corso con te all'ultima gara a cui hai partecipato, quando stavi ancora con Harry.» spiegò, facendo spallucce. «E poi qui ti conoscono tutti.» aggiunse, accennando un sorriso.
«Ah sì?»
«Hai battuto l'imbattibile Harry Styles.» recitò facendo una voce più profonda, per poi scoppiare a ridere. «Comunque, sono Louis.»
Detto questo il ragazzo alzò una mano per fare un cenno alla ragazza, la quale ricambiò con un sorriso.
«Beh, se l'ho battuto significa che non era poi così imbattibile.» scrollò le spalle lei.
«Prima che arrivassi tu lo ero eccome, piccola.»
Una voce roca rimbombò nel capannone, facendo girare subito Judith, la quale, vedendo Harry, alzò gli occhi al cielo scherzosamente, accompagnato da un sorriso.
«E' arrivato l'egocentrico.» sussurrò lei, per poi fingere un colpo di tosse, ridacchiando.
«Da che pulpito!» esclamò Harry, scuotendo la testa e, sorridendo, raggiunse Judith, mettendosi dinanzi a lei.
«Non approfittare della tua altezza, Styles dei miei stivali.» lo canzonò la rossa, sorridendo soddisfatta, per poi fargli una linguaccia.
«Sei tu che sei nana.» ribatté lui, facendo sgranare gli occhi e spalancare leggermente la bocca a Judith, la quale non ci pensò due secondi a dargli uno schiaffo sulla spalla.
«Sta' zitto, idiota.» alzò gli occhi al cielo.
«Grazie della considerazione ragazzi, veramente.» intervenne Zayn, facendo ridere ognuno di loro.
«Non c'è un cazzo da ridere, in realtà.» aggiunse, alzando le sopracciglia e ispirando fumo dalla sigaretta che Judith non aveva notato che il ragazzo avesse acceso.
Improvvisamente le tornò quella voglia di fumare e senza fare tante storie:
«Hai una sigaretta per me, Zayn?»
STAI LEGGENDO
Recall ||н.ѕ||
Fanfiction«Benvenuti tutti al Recall, che la corsa abbia inizio!» - «Ti ho vista, al Recall. Sei tornata per correre?» «Mi prendi per il culo?» «Non innervosirti, angelo, le tue mani stanno tremando.» «Ma chiudi la bocca.» "Distruggersi, e poi mancarsi. Per...