28/08/2015

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HOME SWEET HOME

#Bella#
"Allora che ne pensate?" Chiese Ridley una volta arrivate all'attico.
"È stupendo" balbettammo. Il soggiorno era la Prima stanza che Si intravedeva aprendo la porta, poi la cucina con tutti gli elettro domestici in acciaio puro. Ridley mi prese la mano e mi trascino su una scalinata a chiocciola che portava su un altro piano. "Questo sono le vostre stanze...dovete sceglierle"
Mi girai ed entrai nell'ultima stanza alla fine del corridoio, mentre Kendra come se non fosse una vera stronza prese ed entro in quella accanto. La camera era luminosa, grazie alla grande finestra di vetro che si affacciava sulle strade illuminate di Manhattan. Alzai lo sguardo sul soffitto e vidi il bellissimo lampadario di cristallo che penzolava, emetteva così tanti colori che sembrava quasi una stella. Era perfetta. Dava quel tocco regale che mancava in una normale stanza di lusso. Chiusi gli occhi per un attimo e immaginai ogni piccolo dettaglio che avrei potuto aggiungere...i miei vestiti, l'armadio, uno specchio, il mio soffice letto...
"Allora che ne pensi?"
Mi girai e sorrisi, felice che qualcuno me lo avesse chiesto.
"È stupendo, hai fatto proprio un bel lavoro Rid."
Lei ricambiò il sorriso e scese giù le scale. A volte proprio non la capivo, sarebbe dovuta stare al settimo cielo, invece no si ritrovava li a fare un mezzo sorriso per poi andarsene.
"Questa stanza è mia" sussurrai.

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"Credo che dovremmo festeggiare per la nostra nuova vita" disse Kendra alzando il calice. Reece la fulmino con lo sguardo e riprese a mangiare il suo pollo fritto.
"Si hai ragione, a noi ragazze." E così fece lo stesso Ridley, poi io e infine Reece, che sembrava abbastanza annoiata.
"Io ho un idea perché non festeggiamo guardandoci un film?"
"A dir il vero domani avete scuola"
"Cosa?!?" Alzo la voce Reece.
"Scusami Rid, ma non ci vai anche tu?" Chiese delicatamente Kendra.
Rid abbasso lo sguardo e comincio a giocherellare con il suo bicchiere di vino. Sembrava che non volesse rispondere.
"Ma certo che no, vi pare che lei debba andarci" sbuffo Reece. "Siamo solo noi le stupide che devono continuare con lo studio"
"Ti sbagli scommetto che c'è un motivo se non ci può andare" Kendra prese le sue difese."vero?"
Ci girammo tutte verso di lei. Capendo che era osservata alzo lo sguardo. Aveva gli occhi lucidi e la mascella serrata, stava trattenendo qualcosa. Si alzò e ci guardo per un attimo, per poi lasciarci da sole al tavolo.
"Buona Notte, ci sono delle coperte giù in cantina usate quelle per dormire." Prese e se ne andò.
I minuti passarono ed una ad una lasciammo il tavolo. Reece se ne andò a fare una passeggiata, mentre Kendra una doccia e io a letto. Non volevo litigare con Rid, ma non volevo neanche andare a scuola così decisi che erano appena iniziate le mie lunghe file di bugie.

#Reece#

Dovevo corre più velocemente possibile. Non potevo farmi prendere. Non un'altra volta.
Le strade di New York erano deserte, non una persona passava e neanche mezza macchina.
C'era solo silenzio.
Riuscivo a sentire i miei pesanti passi e il mio respiro che si affaticava sembra di più. Presi e girai in un vicolo, mi nascosi dietro un cassonetto. Mi piegai e mi strinsi la vita. Avevo il fiatone.
E non riuscivo più a correre.
"Daii piccola, non avere paura." Disse un uomo.
"Fuoco, fuochino la mia mano è vicino"aggiunse un secondo.
Ormai mi avevano trovato non avevo più via di fuga. Gettai il cassonetto della spazzatura addosso ai due uomini e ripresi a correre. Girai lo sguardo per vedere se mi seguivano ancora, ma quando tornai a guardare dritta era ormai troppo tardi.
Mi prese le mani e mi avvicino al suo viso.
"Il gioco è finito."
Non era possibile, non lui, ti prego no.

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