capitolo 20

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È stato l'ultimo abbraccio, ancora sento il suo calore sul mio corpo.
Lei mi promise che sarebbe riuscita a comunicare con me, sono passate 3 settimane, 4 giorni e 5 ore, ancora nessuna notizia di lei, fino adesso.

Scrivo l'ultima parola sul mio diario e lo sfoglio velocemente. Sospiro e guardo la professoressa di storia che ovviamente nessuno sta ascoltando, però non voglio che l'ora finisca perché vorrebbe dire entrare in macchina con quel porco di Austin e tornare a casa da mia madre.
I ragazzi dovrebbero essere felici di tornare a casa, la scuola la odiano tutti, per me adesso è il contrario, triste no?

Sento la campanella e sbuffo poi raccolgo tutta la mia roba molto lentamente e esco dalla classe e trovo subito Austin che mi aspetta con un sorriso, brutta testa di merda...

"Pronta?"
"Mhmh" gli dico e allora cominciamo ad andare verso il parcheggio della scuola. Camminiamo appena 5 metri quando Dinah si mette di fronte a me e guarda male Austin "Devo parlarti"
"Dinah spostati devo portarla a casa" dice lui prima che io possa intervenire.

"Ma stai scherzando? Tu adesso mi lasci parlare con la mia migliore amica, questo è un gioco malato, non potete fare una prigione della sua vita" urla Dinah molto arrabbiata.

"Vattene ho detto, sua madre non la lascia parlare con te" dice convinto che questa scusa sia abbastanza.
"Pensi mi importi" poi inaspettatamente spinge Austin per terra prende la mia mano e urla "scappa" cosa che praticamente sono costretta a fare visto che mi sta tirando dalla mano.

"Dinah dove stiamo andando?" Lei non mi risponde e io sono costretta a seguirla poi gira all'angolo di un corridoio e saliamo delle scale e mi ritrovo spinta in uno sgabuzzino, luce spenta, ho paura.

"Dinah ma che Cazzo.... come si accende la luce, Dinah rispondi, brutta stro-" le mie parole vengono interrotte da un paio di labbra, per due secondi rimango scioccata e Non ricambio il bacio, poi riconosco il profumo, riconosco le labbra e portando le mani nei suoi capelli sono sicura che si tratta della persona che non vedo da troppo tempo, Lauren.

A questo punto sono in estasi e comincio a piangere nel bacio, da troppo tempo non sento queste sensazioni, e non riesco a contenermi.
Mi stacco e l'abbraccio talmente forte che penso che potrei ucciderla mentre non smetto di piangere.
Lei mi tiene forte attaccata a lei.
"Ssh va bene, va tutto bene, sono qui"
Le sue parole non fanno altro che peggiorare la situazione, non so perché ma non riesco a smettere di piangere, provo felicità, gioia, sollievo ma anche paura, panico, ansia, non so come controllare tutte queste emozioni quindi piango.

"Camila, hey guardami" ma non lo faccio e la stringo più forte.
"Amore" a questa parola alzo leggermente la testa e la guardo negli occhi e piangendo le chiedo
"Come mi hai chiamato?"
"Amore, amore amore"
Non pensavo fosse possibile sentire così tanto in un solo momento
"Mi sei mancata così tanto" le dico in un sussurro, mi sono leggermente calmata anche se piango ancora.
"Anche tu ma ti ho detto che avrei trovato un modo, non è la prima volta che Dinah cerca di parlarti vero?"
Si è vero, è dall'inizio "dell'incubo" che cerca di farlo ma Austin in qualche modo riuscii a farla andare via, non oggi però, devo più di un favore a quella ragazza.
"Sono tre settimane che ti aspetto in questo sgabuzzino e sono tre settimane che Dinah entra dicendomi che te ne sei andata, finalmente ti ho di nuovo" dice dandomi un bacio a stampo
"Scusa, scusa, scusa" appoggio la fronte sulla sua e guardo i suoi occhi tanto intenso quanto il sentimento che provo per lei

"No no non è colpa tua, ti avrei aspettato altrettante settimane e mesi e giorni e ore"

"Ti amo" penso, ma non glielo dico, non è il momento adatto ne il posto, ma sento così tanto per lei.

"Camilaaaa!" Sento urlare qualcuno di molto arrabbiato
"No no non lui" dico in panico

"Adesso esco e gli faccio il culo a quella testa di Cazzo" fa una mossa per uscire ma la fermo, non posso permettergli di farsi del male ma neanche di perderla di nuovo.

"No no così mia madre mi manderà in un altra scuola se ci vede insieme"

"Non posso perderti"

"Non lo farai" la baciai e la guardai negli occhi "domani torna qui dentro alla pausa pranzo dirò che devo andare in bagno, mi mancherai"

"Ci vediamo domani mi disse" e mi baciò di nuovo, stavolta più intensamente e appoggiando le sue mani sul mio collo.

"A domani" poi uscii e andai incontro al ragazzo che ormai urlava come una gallina.

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Per la "corsetta", come l'ha chiamata Sinu, con Dinah mia madre Mi ha detto che non sarei potuta uscire, neanche con Austin per una settimana, più che una punizione è una benedizione, però mi ha detto che se scappo di nuovo mi manderà in un altra scuola a Cuba dai miei zii.

Però sono talmente felice che non riesco a pensare alle conseguenze delle cose che ho fatto oggi.

Speriamo domani vada tutto bene.

A/N

Ecco a voi gente di Internet, is it too late now to say sorry? Spero di no Ahahahaahahaha
Andate A guardare le mia altre storie se vi va e niente ve se ama

Ciao 👋🏻❤💘❤💘❤💘❤💘



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