La mattina dopo mi sveglio con un mal di testa allucinante, ho pianto ancora un po' durante la notte.
Due giorni dopo siamo in centro per comprare il regalo a Giulia; decidiamo di fare un regalo in comune e le compriamo un paio di tacchi a cui sbavava da qualche tempo. La sera del 30 aprile arriva e alle 8 dovevamo essere da Giulia.
Dopo essere uscita dalla doccia mi infilo i pantacollant neri, la gonna, una camicia bianca con la cravatta stile grifondoro e un maglioncino sempre nero.
Controllo se ho tutto nella borsa, prendo le chiavi della macchina e mi avvio a casa di Giulia. Alle 8 arrivo insieme a Emi e a Sere e notiamo di essere vestite rispettivamente da Luna, Ginny ed Hermione: scoppiamo a ridere ed entriamo.
Giulia era bellissima, era vestita anche lei da Hermione ma versione ballo del ceppo.
-È stupenda.- mi giro e vedo Manuel imbambolato a guardare Giulia.
Sorrido e mi metto appoggiata alla parete. Di fronte a me c'è Stephan. Sono ancora imbarazzata per essere scoppiata a piangere davanti a lui l'altro giorno.
-Allora, così sei Hermione Granger!- dice.
Era arrivato di fianco a me e non me n'ero accorta.
-Ehm, si, in persona!- rispondo.
-Ti va un ballo?- chiede facendomi notare tutti i nostri al centro della pista.
-Ma io non...- mi tira e mi mette le mani sui fianchi.
Mi dondolo leggermente sui piedi cercando di non guardarlo. Sembravo un peperone. Non ballo mai lenti o robe simili; mi piace ballare altro.
-Non ti piace ballare?- mi chiede.
-Mi piace, ma non ballo musica del genere.- rispondo.
Fortunatamente la musica finisce, ci stacchiamo e vado di nuovo a fare compagnia alla parete. Mi raggiunge Serena.
-Non bevi niente?- chiede.
-Per ora no.- rispondo sorridendo.
-Daaai, la cucina è piena di roba da bere!- mi dice.
Sbuffo e la seguo in cucina. Prendo un bicchiere di jack e coca e ritorniamo in sala. Sorseggio piano la bevanda cercando di non pensare a niente di brutto; piano fallito.
-Sere tieni un attimo, devo andare a prendere una boccata d'aria.- dico andando fuori.
Prendo una boccata d'aria fresca e mi siedo sul gradino tenendomi la testa tra le mani. Dovevo bloccare quei ricordi, dovevo bloccare loro, eliminarle dalla mia vita, erano nocive per me, ma non ci riuscivo.
-Ehi tutto bene?- mi chiede Lulo.
-Si, solo pensieri brutti, tranquillo.- rispondo abbozzando un sorriso.
Entriamo insieme, era il momento dei regali. Appena vide il nostro rimase senza parole. Non se l'aspettava!
-Io vi amoooooo!- ci abbraccia.
Mangiamo la torta e poi decido di andare a casa. Saluto tutti e mi avvio verso casa con la macchina.
Non volevo ammettere a me stessa che era finito tutto, così da un momento all'altro e per uno sbaglio mio per di più! Per una parola di troppo avevo buttato all'aria 16 anni di amicizia.
Perché sono fatta così, stuzzico, stuzzico, stuzzico e poi me la prendo se la gente mi urla addosso.
Sono gelosa, troppo, e quella è venuta a frugare tra cose mie, cercando un mio momento di debolezza per fregarmi le persone più care che avevo.
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Due facce della stessa medaglia. |StephanElShaarawy|
FanfictionUn trasferimento all'improvviso. Un passato alle spalle. Un amore come un fulmine a ciel sereno.