Capitolo 17.

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Appena arrivati davanti casa di Lulo, scendo al volo dalla macchina; devo troppo vedere Lisa.
Quando la vedo le salto addosso.
-Ehi, ehi, ehi! Così contenta di vedermi?- mi chiede ridendo.
-Già, così contenta da lasciare il ragazzo in macchina.- dice Stephan entrando in casa.
Scoppio a ridere.
-Scusa tesoro, mi mancava troppo Lisa.- dico abbracciandolo.
-Paracula!- dice scatenando le risate di tutti.
Borbotto qualcosa di incomprensibile e ci mettiamo a tavola.
-A che ora ce l'hai il colloquio socia?- chiedo a Lisa.
-Subito dopo pranzo, tra 45 minuti. Mi fanno fare una settimana di prova e poi vedono se assumermi o no.- risponde.
-Ok, allora è lei la compagna di suonate?- chiede Bjordi indicandomi.
-Esatto amore, è lei.- risponde sorridendogli. –Approposito di suonate: tu ce l'hai ancora Alexandre?- chiede.
-Si, è a casa nella sua amata custodia.- rispondo.
-Ok, appena torno dal colloquio ci vediamo qui così suoniamo insieme, ok? Ok.- dice con un tono che non ammette repliche.
Alzo le mani come per dire 'mi arrendo' e finiamo di mangiare.
-Mi accompagni a casa così prendo Alexandre?- chiedo a Stephan.
Annuisce e andiamo verso la macchina.
-Vieni qui.- mi dice tirandomi verso di se e baciandomi.
Mi stacco e faccio sfiorare i nostri nasi.
-Mi prendi sempre di più.- gli sussurro.
-Anche tu.- dice. –E adesso, andiamo a prendere la tua chitarra.-
-Ha un nome.- gli dico ridendo.
-Amo la tua risata.- dice.
'E io amo te.' penso.
Ma non glielo posso dire, non ancora.
-Oi? Ci sei?- mi chiede passandomi una mano davanti agli occhi.
-Sisi scusa stavo pensando.- rispondo sorridendo. –Andiamo a prendere Alexandre.-
Mi prende per mano ed entriamo in macchina, diretti a casa mia.
-Aspettami qui arrivo subito.- dico lasciandolo in salotto.
Salgo, prendo Alexandre, la metto nella sua custodia con il libro delle canzoni e l'accordatore e scendo.
<Socia il colloquio è andato bene, domani comincio. Ci vediamo da Lulo tra 15 minuti.> mi scrive Lisa.
<Ok socia io ho preso ora Alexandre.>
-Andiamo.- dico prendendolo per mano.
Arriviamo nello stesso momento in cui Lisa e Bjordi escono dalla macchina.
-Socia! Io e te non abbiamo perso il nostro tempismo.- dice venendomi in contro.
-Perché siamo telepatiche socia.- rispondo citofonando a Lulo.
Entriamo.
-Adesso devi spiegare una cosa: perché Alexandre?- chiede Emilia mettendosi sul divano.
-Esatto. Perché?- chiede Manuel.
A quel punto mi sento gli sguardi degli altri presenti nel salotto addosso.
La tiro fuori dalla sacca, attacco l'accordatore e mentre l'accordo spiego.
-In realtà è una storia molto semplice: ho iniziato a suonare quando avevo 11 anni, in quel periodo stravedevo per Pato e ho deciso di chiamarla Alexandre.- dico.
-Sono geloso.- dice Stephan guardandomi.
-Di una chitarra? Dovresti essere geloso di Francesco.- rispondo stando al gioco.
Mi guarda stranito.
-Non c'è stato assolutamente niente, tranquillo. È solo un grande amico.- puntualizzo.
-Prima che scoppi la terza guerra mondiale, che suoniamo socia?- chiede Lisa facendomi distogliere lo sguardo da quello di Ste.
Consultiamo il mio libro e alla fine decidiamo di scaldarci con 'La canzone del sole' di Battisti per poi passare a 'I cowboy non mollano' di Max Pezzali.
-Non mi ricordavo che avesse tutti quei barrè quella di Pezzali.- dico alla fine della canzone.
-Bene, ora che facciamo?- chiede.
-Everlong?- chiedo a mia volta.
-Questa te la devi suonare da sola, non la so.- dice ridendo.
-Ma se t'ho fatto una testa grande quanto una casa in terza!- esclamo.
-Son dettagli socia.- dice facendomi l'occhiolino.
Sbuffo e inizio a suonarla.
Questa canzone mi ha segnata fin dalla prima volta che l'ho sentita; è parte di me ormai.
Finisco con le lacrime agli occhi.
-Vieni qui.- mi dice Ste.
Mi prende il viso tra le mani e mi bacia.
-Poche sconcerie, mi raccomando.- dice Emilia.
Scoppiamo a ridere.


**

I mesi passano velocemente; arriva dicembre, e con il suo arrivo arrivano anche le prime litigate con Stephan.
Due giorni dopo il concerto dei Foo, esattamente il 21 di dicembre, vado da lui per avvisarlo della mia partenza.

Due facce della stessa medaglia. |StephanElShaarawy|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora