Capitolo 13

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I giorni stanno passando in fretta; l'ultima partita di campionato è andata benissimo ai ragazzi che hanno vinto grazie a una doppietta di Boa.
Il mio esame è andato bene, potevo fare di più ma dettagli. Adesso mancano solo i risultati e poi sono libera!
È giovedì, io ed Emilia stiamo finendo di mettere le ultime cose in valigia per la partenza di domani: Giulia sarebbe passata per le 7, così per le 11 più o meno siamo dalle parti di Savona.
-Pronta per il mare?- mi chiede Emilia chiudendo la valigia.
-Terrorizzata! Lo faccio solo perché ci siete voi.- rispondo.
Mi guarda stranita. –Ti dico poi quando siamo tutti insieme, non ho voglia di spiegare due volte.-
Annuisce e finisco di sistemare le cose del bagno nel beauty case. Mi butto sul letto con le tempie che pulsano.
Stephan.
Pensiero fisso. È da quando ho visto lui e Ester sulla panchina del parco che non lo vedo; gli ho scritto domenica dopo la partita e non mi ha risposto. Ha visualizzato solo e stop.
Sento bussare. Giro la testa verso la porta e vedo spuntare Manuel.
-Si può?- mi chiede.
-Certo.- rispondo sedendomi sul cuscino.
-C'è stata la terza guerra mondiale qui dentro?- chiede ridendo.
-Abbiamo finito ora di mettere la roba in valigia ahahahahahahah.- dico.
-Come sta la mia futura cognata?- domanda guardandomi negli occhi.
-Stanca, tu?- chiedo a mia volta.
Poi realizzo le sue parole. Futura cognata le balle!
-Preoccupato per te.- dice.
-Cosa? Perché?- chiedo.
-Si vede che non stai bene e che non sei stanca. Lo noto dagli occhi.- risponde.
Abbasso lo sguardo: è il secondo che se ne accorge. Il primo in assoluto è stato Lulo. All'improvviso mi vengono in mente le giornate passate con Stephan: quella a Milanello, quando Emilia è stata male e sono andata con lui a prendere le ultime cose per la festa di Giulia, quando è venuto a prendermi in università...

-So che stai pensando a mio fratello. Si nota! Ok, ascoltami- alzo lo sguardo. –Lui vuole te. Non Ester. Chiaro? Questi tre giorni cerca di darti da fare.-
Annuisco leggermente e lo abbraccio.
-Vieni qui piccoletta.-
Cerco di tornare a respirare in modo normale.

-Posso?- sentiamo urlare una voce da fuori.

-Chiunque tu sia o ti spicci o resti fuori!- dico facendo ridere Manuel.

Entra Lulo seguito da Maui, Giulia ed Emilia.

-Sbaglio o ieri era il compleanno di una piccola scimmietta?- chiede Lulo.

-Io no di certo.- rispondo trattenendo le risate.

-Dai scema! Anche se in ritardo buon compleanno. Pensavi ce ne fossimo dimenticati, eh?- dice Emilia, appoggiando una torta sul letto.

-Siete i migliori. Sul serio.- dico.

Poi mi rendo conto che manca Ste e mi rabbuio un pochino.

-Se non prendete un coltello non la posso tagliare.- dico ridendo.

Devo cercare di nascondere il mio malumore.

Scendiamo tutti in sala e tagliamo la torta.

-Prima il desiderio però!- esclama Maui accendendo la candela.

-Vi odio.- dico.

'Spero solo di vedere presto Ste.' penso e soffio.

-Questo te l'avremmo dovuto dare domani appena arrivati, ma... È meglio che se te lo diamo oggi.- mi dice Giulia porgendomi un pacchettino.

-Ma non dovevate!- dico.

-Fidati che ci ringrazierai.- dice Manuel.

Inizio ad aprire il pacco quando iniziano a bussare insistentemente alla porta; Emilia va ad aprire e torna poco dopo con Stephan.

Due facce della stessa medaglia. |StephanElShaarawy|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora